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Supernatural – Recensione 14×09

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del nono episodio della quattordicesima stagione, The Spear, in cui qualcuno ha perso se stesso, qualcun altro ha attuato il proprio piano e tutto è andato male.

Ma adesso torniamo un attimo indietro e parliamo per bene dell’episodio!

Una felicità rara

L’episodio si è aperto con una scena familiare fra Cas e Jack che ho trovato molto dolce, ma allo stesso tempo triste per via di quello che si sono detti. Mi è venuta una stretta al cuore, quando Cas ha detto che il Vuoto non verrà a prenderlo molto presto, perché in questa vita è molto difficile concedersi d’essere felici. In effetti, nel suo caso, con Michele a piede libero sarà arduo arrivare ad una situazione di stabilità e serenità, ma è anche ingiusto pensare di non arrivarci mai solo perché altrimenti il Vuoto verrà a prenderlo. Fra l’altro, lasciando questo da parte, le parole di Castiel possono comunque essere ricondotte alle nostre esperienze, al fatto che quando ci concediamo di respirare per un secondo, il mondo comincia a crollarci addosso. Forse quello che bisognerebbe fare è cercare di godersi le luci che troviamo in questo buio perenne mentre siamo attorniati dall’oscurità.

Cosa non si fa per la famiglia

Ci sono state delle scene esilaranti in questo episodio, come quella con Ketch in cui egli spiega che ha dovuto mandare ai Winchester l’Uovo per posta. I Winchester hanno infatti pensato ad un piano per sconfiggere Michele, piano che alla fine si rivelerà purtroppo fallimentare: Sam e Jack andranno a prendere l’Uovo, mentre Dean e Cas chiederanno a Kaia l’unica arma in grado di ferire l’Arcangelo. Nel frattempo, Garth (e qui ho gioito, perché il suo ritorno è stato favoloso) farà loro da spia per cercare di evincere qualche informazione in più da Michele.

Quando Dean e Cas vanno da Kaia a chiederle l’arma – senza usare la forza, quindi -, veniamo a sapere che lei vuole tornare nel proprio mondo e che ha delle persone da proteggere. Non sappiamo chi siano queste persone, ma sono curiosa di scoprirlo. Dean la convince usando questo come punto in comune, ovvero il fatto che si farebbe di tutto per le persone che amiamo e che comunque l’umanità è in pericolo, perciò, se ha un briciolo di cuore, dovrebbe aiutarli ed in effetti lei cede loro l’arma.

Ora, a questo punto mi aspetto che le cose vadano male di nuovo, perché Jack ancora non ha i propri poteri, quindi non è detto che riuscirà ad aiutare Kaia nella sua impresa ed a quel punto, quando capirà che Dean l’ha ingannata – oltre al fatto che la sua arma ora è stata distrutta -, si vendicherà sicuramente di loro.

L’ultima battaglia

Purtroppo, il piano va storto: Michele si sbarazza dell’Uovo, cerca di convincere – invano – Jack ad unirsi a lui, prepara un esercito di mostri che distruggerà Kansas City, distrugge l’arma ed usa Garth come spia contro i Winchester (il quale ha nel frattempo dovuto bere quella specie di filtro magico che gli ha dato Michele). Vorrei inoltre parlare un attimo del fatto che è stato doloroso dover vedere Sam e Jack lottare contro Garth e temo molto per il suo destino.

Il Team Free Will assieme a Jack, insomma, perde alla fine, quando sembrava che le cose sarebbero potute andare più o meno bene. La cosa peggiore è che Michele riprende il possesso del corpo di Dean, grazie allo spiraglio che aveva lasciato aperto per ritornare ed ora la situazione si fa davvero tragica.

Alla fine, Michele dà il segnale per attaccare la città schioccando le dita – copiando Thanos – e lasciandoci nello sconforto, perché non sapremo cosa accadrà fino a gennaio.

Vi lascio con il promo del decimo episodio di questa stagione, che andrà in onda il 17 gennaio, intitolato Nihilism:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.