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Supernatural – Recensione 14×10

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del decimo episodio della quattordicesima stagione, Nihilism, in cui c’è stato un ritorno al passato, la scoperta del piano di Michele ed una rivelazione inaspettata.

Ma ora riavvolgiamo il nastro e parliamo per bene dell’episodio!

Il piano di recupero

Dean è prigioniero della sua mente, ma Michele non l’ha immerso in un bagno di dolore, bensì in una vasca piena di felicità. Servono allora misure drastiche per riportarlo indietro, così Sam e Castiel fanno uso di uno strumento che un tempo è appartenuto agli Uomini di Lettere e riescono ad entrare nel subconscio di Dean.

Ebbene, quando arrivano in questo spazio vuoto ed oscuro – che mi ha ricordato tano quello in cui si trova proprio il Vuoto -, cominciano a sentire delle voci, le quali sembrano quasi ripercorrere tuto il passato di Dean, all’inizio nel male e successivamente nel bene. Ciò su cui vorrei porre l’attenzione è un dettaglio che mi è piaciuto molto, ossia che le voci non sono state riprodotte, ma sono quelle vecchie, cioè quelle appartenenti alle stagioni precedenti (o almeno, così mi è sembrato) e questo mi ha fatto fare un piccolo salto nel passato.

Dopo aver ricordato quanto Dean sia una persona forte per aver superato dei gravi traumi, Sam capisce che Michele deve averlo intrappolato in un ricordo felice, uno però mai esistito ed è a questo punto che trovano il pub. Quella del pub poi, per me, è stata davvero una bella trovata, perché era divertente da vedere ed anche verosimile. Ciò che fa sempre spezzare un po’ il cuore è che Dean non ha mai potuto godersi questi piccoli attimi di spensieratezza, perché gli sono sempre stati tolti.

“Anche Dio può morire”

Arriviamo ora ad uno dei momenti migliori dell’episodio, quello rivelatore: Michela finalmente svela il proprio piano ai Winchester. Egli fa un discorso in cui ho individuato dei punti salienti da considerare: l’affetto di un padre mancante, il desiderio di essere Dio (della serie che “Nietzsche mi fa un baffo”), la decisione di uccidere Chuck. Dio viene essenzialmente descritto come uno scrittore, che ha creato molti universi paralleli, copie, l’uno dell’altro, ma fallimentari, ecco perché non si è più ripresentato. Ora, ciò che vuole fare Michele è radere al suolo tutto, finché Chuck non si ripresenta, per poi ucciderlo (Anche Dio può morire).

Alla fine di tutto questo, però, cosa ci rimane? Il motivo, in un certo senso più “umano” che spinge Michele a fare tutto questo? Secondo me deriva tutto dal fatto che Dio viene presentato un po’ come il padre dei Winchester, cioè un uomo che ama davvero i propri figli, ma che alla fine si dimostra assente ed i figli finiscono per odiarlo. Allora Michele non se la prende con Dio solo perché vuole conquistare il mondo come solo i veri cattivi fanno, no, lui non vuole essere Dio perché brama il potere (o perlomeno, non solo per quello), lui vuole essere Dio perché vuole dimostrare d’essere migliore di lui, quando in realtà, non è così.

Bruciare l’anima

Nel frattempo, i cacciatori cercano invano di trattenere i mostri dall’entrare nel bunker, ma falliscono. Così, Jack è costretto ad intervenire per salvare i Winchester, che intanto stanno cercando di recuperare Dean ed usa i suoi potere angelici. Il punto è che usare questi poteri brucia un po’ della sua anima e Castiel gli spiega, successivamente, che lui deve cercare di rimanere se stesso ed in questo modo, perderebbe solo l’anima.

Questa cosa può sembrare molto superficiale, perché affrontata velocemente, ma io credo che sarà un punto cruciale invece, perché adesso Jack si troverà in difficoltà, dato che è praticamente un umano ma con dei potere angelici di cui non può fare uso per aiutare gli altri e si sa che il proibito ha sempre un fascino particolare.

Un sogno lucido

Sam e Castiel, intanto, spiegano a Dean che è bloccato in una specie di loop temporale (vi ricordate la 3×11, Mystery Spot? Ecco, io lì ho pensato a quell’episodio) e deve tornare in sé per aiutarli a sconfiggere Michele. A parte la parola Poughkeepsie (Molla tutto e scappa, già usata tempo fa, ulteriore elemento che ci fa risalire con la memoria alle vecchie stagioni), ciò che fa capire a Dean che è tutto finto è la presenza di Pamela, donna capace di vedere il futuro, accecata per aver visto la vera forma di Castiel e poi uccisa da un demone.

Ho pensato a lungo il motivo per cui ci fosse proprio lei in quel pub con Dean e mi sono data solo un paio di risposte: secondo la prima, serva una persona che non potesse trovarsi fisicamente lì, perché morta; la seconda è che lei è un emblema della quarta stagione, una stagione improntata sugli angeli, in cui Castiel è apparso per la prima volta, rivoluzionando tutta la serie, nonché il modo di vedere gli angeli nell’immaginario collettivo.

La profezia della Morte

Arriviamo ora al finale dell’episodio. Dopo che Dean ha intrappolato Michele nella sua mente come fosse la Gabbia, arriva Billie, la Morte. Billie dice di averli aiutati come rischio calcolato, non tanto perché dovesse loro qualcosa, ma non è questo l’importante. Il punto è che, nei libri in cui è scritto il finale di Dean, si dice che Michele raderà al suolo tutto, uccidendo ogni singola persona, usando il suo corpo come tramite. In tutti i libri, tranne uno. Billie mostra a Dean il libro e lui lo legge, mostrando un’espressione che mi ha fatto davvero venire i brividi.

Non ci è dato sapere cosa ci sia scritto in questo libro, ma probabilmente è qualcosa di davvero negativo che vedremo accadere nel finale di stagione. Ansia ne abbiamo?

Vi lascio con il promo dell’undicesimo episodio di questa stagione, intitolato Damaged Goods:

Alla prossima!

Erica

Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.

2 Commenti

  • barby

    dall’espressione facciale di dean e da uno dei numerosi annunci che da qualche anno a questa parte gli autori di ogni singola serie amano fare(da denunciarli,a parer mio,rovinano le sorprese),credo che in quel libro ci sia qualcosa che riguarda john winchester. tra l’altro,in un episodio di anni fa ,c’era il giovane john(figo pure da piccino)che era il vessel di michele. forse,dico,forse,dovranno riportare john e far trasferire michele in lui,e poi …..boh. in ogni caso,scenario epico….e ultimamente avevano omaggiato negan con la mazza ,chissà se la ritireranno fuori LOL

    • Erica De Matteo

      Ciao!
      Dunque, io penso che il ritorno di John nell’episodio 300 sia più un omaggio, una chiusura vera dell’arco narrativo del personaggio o perlomeno, così mi è parso di capire dalle parole di Dabb nelle varie interviste. Comunque non avevo pensato a quest’ipotesi, che è pur sempre una possibilità, perché ormai si sa che in Supernatural tutto può succedere ahah. Per quanto riguarda la mazza: era sicuramente un omaggio che non credo rivedremo, ma sarebbe divertente se succedesse di nuovo o facessero qualche battuta su TWD per il ritorno di Morgan 😀
      Grazie per il tuo commento!
      E.