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Supernatural – Recensione 14×13

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del tredicesimo episodio della quattordicesima stagione, Lebanon, in cui abbiamo visto il ritorno di vecchi personaggi che ci avevano detto addio, ci siamo emozionati assieme ai Winchester ed abbiamo fatto un salto nel passato.

Ma adesso parliamo bene del trecentesimo episodio, perché merita davvero d’essere visto!

Quello che il tuo cuore desidera davvero

L’avreste mai detto? Avreste mai pensato che il cuore di Dean desiderasse, più di tutto, riavere il padre indietro? Forse no, nemmeno io ero di quest’idea, ma a pensarci bene, è sempre stato il suo sogno: non tanto rivedere il padre, quanto avere la sua famiglia riunita, tutti seduti attorno d un tavolo che chiacchierano amabilmente ed è ciò che ha effettivamente avuto. Questo desiderio, radicato nel suo cuore, ha superato persino quello che voleva nel presente, ossia che Michele andasse via dalla propria testa. A questo punto, vediamo quindi il ritorno di John Winchester, uomo dalle mille sfaccettature, personaggio peculiare che vale la pena analizzare un attimo.

La scena in cui Sam e John parlano mi ha distrutta emotivamente parlando, dallo sguardo di Sam, che mi ricorda quello che aveva da giovane, così sofferente da non riuscire nemmeno a parlare, alle sue parole di perdono rivolte verso il padre. Sam si riappacifica con John, in qualche modo, dicendogli che sa quanto egli volesse loro bene e che ha fatto di tutto per i figli.

A questo punto, vorrei aprire una parentesi: negli anni, la figura di John è stata sempre vista in maniera negativa, ma secondo me bisognerebbe cercare di essere più obiettivi. John ha sbagliato e l’ha ammesso, si è lasciato andare alla vendetta, si è curato poco dei figli, ha caricato Dean di troppe responsabilità sin da quando era piccolo e li ha rovinati agli angoli, ma loro hanno trovato il modo di trasformarsi in un capolavoro. John, però, li ha amati e l’ha dimostrato immolandosi per Dean nella seconda stagione, lo dimostra adesso, chiedendo loro perdono per quello che ha fatto e riconoscendo i peccati commessi. Non lo sto difendendo, ma ciò che ha detto Sam è vero: li ha amati, nonostante tutto e questo bisogna riconoscerglielo.

Infine, John dice a Dean di essere orgoglioso di lui e lo sguardo di Dean penso che dica tutto: era questo ciò che ha sempre voluto, sente il padre pronunciare quelle parole nei suo confronti. Inoltre, Dean rivela al padre di avere una famiglia, formata non solo da legami di sangue, ma anche d’affetto, che a volte è più forte di tutto il resto. Il fatto di voler poi cenare con lui, di voler avere una piccola parte di quel rapporto vero che gli è sempre stato negato, credo lo debba più che altro al Dean del passato, quel ragazzino terrorizzato dal padre, ma che stimava profondamente e che è dovuto crescere in fretta.

La cena in famiglia

Alla fine, il sogno dei Winchester si realizza, quattordici stagioni dopo, perché in questa serie tutto è possibile: Sam, Dean, John e Mary riescono finalmente a cenare insieme come una vera famiglia e penso che almeno un attimo di felicità fosse loro dovuto, dopo tutto ciò che hanno fatto per il mondo.

L’addio al padre

Uno dei momenti più toccanti dell’episodio è stato sicuramente questo, in cui Dean ha spiegato a Sam due cose: la prima è che devono sacrificare ciò che hanno per salvare il mondo e loro stessi, dato che quella linea temporale sta cambiando e non possono permettere che Mary svanisca o di diventare altre persone; la seconda è che a lui piace ciò che sono diventati. Nel bene o nel male, loro sono diventati in un certo modo adesso, a causa di tutto ciò che hanno passato o grazie a quello che è successo e sono delle brave persone. La cosa più difficile di tutte è accettare se stessi ed è qualcosa che matura con noi, una consapevolezza che si apprende col tempo e lui ci è arrivato, alle soglie dei quarant’anni in pratica. Quindi, cancellare tutte le scelte prese fino a questo momento, significherebbe anche cambiare le persone che sono diventate e non sarebbe giusto.

Credo che qui sia racchiuso il messaggio di tutta la serie: prendersi cura delle persone a noi care, in questo caso, prendersi cura del proprio fratello, che è anche l’essenza di Supernatural.

Anche l’addio fra John e Mary è stato commovente, perché sono comunque due persone che si sono amate tanto in passato, prima che accadesse tutto ciò che di negativo è successo e che non si sono mai dimenticati l’uno dell’altra e solo gli anelli che portano ancora addosso lo dimostrano.

Infine, John saluta entrambi i figli e si dicono tutti e tre di volersi bene. Le espressioni dei due ragazzi mi hanno davvero fatto stringere il cuore. Finalmente hanno potuto chiudere un capitolo davvero intenso ed importante del loro passato e credo che ne avessero bisogno per andare avanti (anche Dabb, lo sceneggiatore, ha dichiarato lo stesso in un’intervista). Hanno affrontato il padre dopo sedici anni, dopo che il tipo ha un po’ attenuato ciò che è successo, dopo aver metabolizzato tutto, ma era rimasto ancora qualche pezzo da rimettere a posto e loro hanno avuto la possibilità di poterlo fare. Se la meritavano.

L’angelo del Signore

Nel frattempo, non dobbiamo dimenticarci di Castiel e Zaccaria, tornato apposta per questo episodio giusto per una breve apparizione. Ho adorato il ritorno alla quarta stagione, oltre a tutti i vari parallelismi con le altre stagioni di cui parlerò dopo. Persino i vestiti di Cas sono gli stessi, oltre al suo carattere freddo da soldato e le sue movenze più rigide, in un certo senso (da soldato, per capirci). Loro due rimangono essenzialmente sullo sfondo, così come gli abitanti della città che cercano di dare una visione dei Winchester differente da quella dello spettatore, ma hanno comunque un ruolo importante, perché ci riportano indietro nel tempo, alle prime stagioni della serie. Devo dire che tutto ciò mi ha fatto riflettere molto, perché si vede davvero quanto sono cresciuti tutti e quanto si sia rafforzato il legame familiare tra di loro.

Bonus: parallelismi

Castiel pronuncia qui le stesse battute della 4×01, episodio che ha ha cambiato per sempre la visione che abbiamo degli angeli: Sono un angelo del Signore Non capisco quel riferimento.

La scena in cui Cas e Dean lottano mi ha ricordato la 5×18, assieme alla 8×17.

In conclusione, è stato un episodio molto emozionante, ma credo di aver preferito il duecentesimo (10×05).

Vi lascio con il promo del quattordicesimo episodio di questa stagione, intitolato Ouroboros, che andrà in onda il 7 marzo negli USA:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.