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Supernatural – Recensione 14×15

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del quindicesimo episodio della quattordicesima stagione, Peace of Mind, in cui abbiamo capito che scappare dai problemi è inutile, ci siamo chiesti cosa sia davvero un’anima e come facciamo a sapere quale sia la scelta più giusta da compiere.

Ma ora riavvolgiamo il nastro e parliamone per bene!

Un’illusione di felicità

Scappare dai problemi serve davvero? Forse all’inizio sì, perché ci dà una parvenza di pace. Ce li fa dimenticare per un attimo. Però è solo un’illusione, perché quelli tornano e mordono ancora più forte. Non ha senso evitare di affrontarli. Perché, per quanta paura possiamo avere, superarli ci rende sempre un po’ più forti di prima.

Sam e Castiel in quest’episodio collaborano e si ritrovano invischiati in un caso particolare: la città in cui si trovano s’ispira agli anni ’50, è tutta bella e colorata e pare che siano tutti felici. Dopo la morte dei cacciatori a causa di Michael, Sam si fa incantare da tutta questa bugia ed inconsapevolmente si unisce agli abitanti. La sua trasformazione in un uomo che non dice parolacce e fa lo smielato con la moglie mi ha fatta molto ridere.

Comunque, Castiel riesce a risolvere il caso, scontrandosi poi con il sindaco della città, che ha ridotto tutti sotto il suo controllo. In realtà, a salvare la situazione è Sunny, la figlia, che lo intrappola nella sua mente in cui regna una bolla di felicità, tramite i suoi poteri psichici, simili a quelli del padre. La scena migliore è stata sicuramente quella in cui Castiel ha ricordato che Dio ha la barba, quindi il sindaco non può essere Dio, per quanto egli possa sentirsi potete (un altro modo per ricordare anche che noi uomini siamo solamente uomini ed è inutile giocare ad essere Dio, perché non è questo il nostro ruolo).

Vorrei porre l’attenzione su di un paio di cose. La prima è questa: è giusto sacrificare la propria felicità per una promessa fatta alla madre morente? Sunny rimane incastrata in quella città perdendo anche il fidanzato, per la promessa fatta alla madre, ma rimane anche in un posto che non le piace assieme ad un padre malvagio. Quanto conta quindi tenere fede a quella promessa, se dev’essere infelice? Questo è uno spunto di riflessione molto importante a cui pensare. Diciamo che adesso, perlomeno, Sunny ha risolto la situazione, quindi è libera di fare ciò che vuole, dopo aver salvato la città e neutralizzato il padre.

La seconda è il dolore di Sam. Castiel ricorda a Sam che anche lui ha perso, come leader, dei soldati e sa come ci si sente, ma purtroppo bisogna andare avanti e crogiolarsi nell’idea di una finta felicità non l’aiuterà a superare questo lutto. Dall’inizio alla fine dell’episodio, Sam accenna alla vicenda (vede i cacciatori dappertutto nel bunker, ad esempio), ma personalmente, per quanto sappia che nella serie di alcuni argomenti se ne parla poco, avrei forse preferito che ne dicessero qualcosa in più. Magari Sam e Castiel avrebbero potuto discuterne seduti su di una panchina, rivivendo qualche avventura passata dell’angelo, giusto per venire meglio a patti con quello che è successo e sapere qualcos’altro del suo passato in prima linea.

Senz’anima

Il modo di Dean per capire se Jack sia ancora buono o meno è molto elementare, ma significa molto poco, come poi si vedrà: scegliere fra un dolce “angelico” alla vaniglia ed uno malefico al cioccolato, non indica che si è buoni o cattivi a seconda della scelta più ovvia, perché i gusti sono soggettivi (ciò non toglie che abbia riso moltissimo durante la scena ed abbia sperato che Jack scegliesse il dolcetto alla vaniglia).

Dean porta Jack da Donatello per capire se abbia ancora un’anima o meno. Il verdetto di Donatello è che probabilmente c’è ancora qualcosa dentro di lui – come pensava Cas -, ma non si sa ancora quanta anima gli sia rimasta. Jack dice di aver bisogno di spazio per capirlo, una delle due persone che in quest’episodio chiederanno tempo per elaborare gli accadimenti passati. Sembra che sia ancora abbastanza empatico verso gli altri, ma non ci è ancora chiaro se sia davvero così o se si stia solo sforzando per non far preoccupare gli altri (ricordiamo che Donatello ha detto questo: quando manca l’anima, mancano anche pietà, empatia ed umanità).

Alla fine dell’episodio, accade qualcosa che mi ha fatta preoccupare molto, ossia la morte di Felix il serpente per mano di Jack. Il ragazzo ascolta il consiglio di Donatello e fa ciò che crede compirebbero i Winchester, ovvero una buona azione per aiutare l’animale, quindi lo uccide per farlo riunire al padrone in Paradiso (anche se era un semi – dio, quindi non è chiaro dove sia finito), sotto gli occhi di Castiel nascosto dietro la porta. Ora, questa in teoria è una buona azione, ma non in pratica, perché uccidere quell’animale non ha risolto la situazione. Inoltre, mettere qualcun altro su di un piedistallo ed averlo come esempio è giusto fino ad un certo punto ed in questo caso non va bene (oltre al fatto che Sam e Dean avrebbero probabilmente cercato di aiutare in qualche modo il serpente, non di ucciderlo). Mi spiego meglio: Sam e Dean sono le persone migliori che esistano per Jack, ma sono pur sempre umani e possono sbagliare, quindi non è detto che quello che loro ritengono giusto lo sia davvero. Sono degli esempi, ma siamo noi che dobbiamo anche avere lo spirito critico per capire cosa sia meglio fare. Il fatto che Jack sbagli in questo modo, può significare che abbia perso la propria umanità o che non abbia recepito bene il consiglio di Donatello.

“Questa è casa mia”

Abbiamo già parlato un po’ della situazione di Sam, quindi non mi dilungherò troppo. Dico solo che questa perdita è stata devastante per lui, perché era il capo dei cacciatori, avevano lavorato insieme, alcuni erano molto giovani per morire (Maggie) e questa disfatta gli pesa molto. Ciò he può fare ora è cercare di superare il lutto ed andare avanti, come gli ha detto Castiel, sperando che avere un po’ di tempo per assimilare la faccenda lo aiuti un po’.

Bonus: parallelismi

Scommetto che questa scena vi ha ricordato il combattimento fra Dean e Cas nella 10×22. Be’, adesso potete riviverlo al meglio grazie a queste immagini.

Vi lascio con il promo del sedicesimo episodio di questa stagione, intitolato Don’t Go In The Woods:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.