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Supernatural – Recensione 14×17

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del diciassettesimo episodio della quattordicesima stagione, Game Night, in cui il ritorno di Lucifero ci ha spaventato, abbiamo scoperto chi detiene un’anima e chi non ce l’ha più, mentre i sentimenti fraterni ci hanno spezzato il cuore.

Ma ora riavvolgiamo il nastro e parliamone per bene!

Una preghiera per Dio

Parto dicendo che quest’episodio mi è piaciuto molto. C’era tutto, dall’amore fraterno alla tragedia, ogni personaggio aveva un ruolo ben preciso, sono apparsi tutti quanti, la storia è andata avanti… insomma, è stato perfetto. E poi, alla fine, mi ha spezzato il cuore.

Cominciamo parlando della strana coppia, ossia Castiel ed Anael. Castiel le chiede aiuto, perché la donna conosceva Giosuè, il quale parlava con Dio. Alla fine della giornata, Castiel ritrova il mitico Samulet, la collana che Sam aveva regalato a Dean da piccoli che è una specie di telefono con cui si può chiamare Dio. Castiel prova quindi a raggiungere Chuck, ma invano. Secondo Anael, il motivo per cui Dio non risponde è che non gli importa di niente, ma Castiel non è d’accordo.

La moglie di Jensen ha detto davvero un gran lavoro nel caratterizzare l’angelo, perché Anael è antipatica al punto giusto, ma nel momento giusto, in cui riesce a spiegare uno sei suoi più grandi misteri, ovvero il motivo per cui fa davvero ciò che fa. Anael non ruba banalmente dei soldi ai mortali solo per il gusto di comprarsi un paio di orecchini nuovi, no, lei in realtà vuole aiutarli, perché Dio li ha lasciati da soli a morire e questo è sbagliato. Ora, questo è solo uno dei punti di vista, una delle sfaccettature di Chuck, perché non ha lasciato gli umani ad ammazzarsi fra di loro, ma li ha lasciati da soli per non influenzarli, per fare in modo che fossero liberi di scegliere. Purtroppo, come diceva il filosofo Leibniz, per godere del libero arbitrio, bisogna accettare la presenza del male. Inoltre, Castiel le risponde dicendo che ognuno di noi ha l’altro, quindi non è vero che siamo da soli.

Il primo colpo di scena dell’episodio arriva qua, secondo me, quando Anael dice a Castiel di raccontare la verità ai Winchester: Jack non ha più un’anima. Se fino ad ora abbiamo avuto un dubbio, direi che adesso possiamo solo dare per assodata la teoria di Anael. In effetti, essa viene provata poco dopo, ma di questo ne parleremo meglio sotto.

Ti spezzerà il cuore

Spostiamoci ora sull’altro versante della storia. Dall’altra parte, Nick, il tramite di Lucifero, ha incastrato i fratelli Winchester con l’aiuto dei demoni, facendogli credere di aver avvelenato Donatello, mentre in realtà era solo un subdolo piano per avvicinarsi a Jack. Nick tende loro una trappola, si procura il sangue di Jack, mette fuori gioco Sam e scappa per cercare di riportare indietro Lucifero dal Vuoto. A questo punto, arriva la scena che mi ha davvero spezzato il cuore più del finale, ossia quella in cui Sam sussurra a Dean Mi hai sempre messo al primo posto, prima di chiudere gli occhi.

Niente paura, però, perché Jack per fortuna lo cura (e la reazione di Dean mi ha procurato una piccola morsa al cuore). Mary gli dà il permesso di usare i suoi poteri e lui agisce per il meglio, tranne quando uccide Nick. Ebbene sì, Nick non riesce a riportare indietro Lucifero grazie all’intervento di Jack, per poi venire ucciso perché era una minaccia. Il punto è che Jack l’ha bruciato vivo, facendolo soffrire, non l’ha semplicemente ucciso (dimostrazione del fatto che non ha più un’anima). Quindi, parla con Mary chiedendole se sia tutto a posto e lei gli risponde che lo aiuteranno, perché evidentemente lui non sta bene e niente è a posto. Questo mette chiaramente in bilico Jack, che fino ad ora aveva cercato di comportarsi bene, seguendo il modello dei Winchester e fa fuori di testa. Ora, nel finale si sente solamente la sua voce che chiama il nome di Mary, perciò non sappiamo cosa sia successo, ma potrebbe esserle accaduto qualcosa di veramente spiacevole (fra l’altro, sono portata a pensare questo per via di tutte le belle parole che ha pronunciato la donna nell’arco dell’episodio, come se fossero un addio al suo personaggio).

Insomma, ansia ne abbiamo? Io direi che ne abbiamo da vendere.

Vi lascio con il promo del diciottesimo episodio di questa stagione, intitolato Absence:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.