Movieland: obviously no spoiler – Tatami
Hello ragazze e ragazzi, scusate l’assenza, purtroppo non sono potuta fisicamente recarmi al cinema in quest’ultimo periodo, ma sono pronta a tornare con il nostro Movieland: obviously no spoiler, più carica che mai!
L’ultima volta che mi sono trovata davanti il grande schermo risale a qualche settimana fa e ho visto, senza dubbio, uno dei film più belli degli ultimi anni, come avete potuto leggere dal titolo sto parlando della pellicola Tatami – Una donna in lotta per la libertà.
Quando Tatami è finito, il primo pensiero che mi è passato per la mente è stato: “Io da qui non mi muovo”, tanta era l’emozione per un film di tale potenza, infatti mi sarei incatenata alla poltrona per vederlo di nuovo e, ovviamente, dalla sera stessa è partita la ricerca compulsiva di poster, locandina e DVD, perché nei momenti di difficoltà, un film che lascia una così bella sensazione come questo è difficilissimo da trovare.
Il film è tratto da una storia vera, ma attenzione, non esiste davvero una Leila Hosseini judoka, ma le vicende di questa pellicola sono successe talmente tante volte, in talmente tante discipline che la protagonista è semplicemente un prestavolto di tante storie di soppressione.
Leila, dopo anni di allenamento, vede possibile la medaglia d’oro ai campionati mondiali di Judo. La possibilità che questa però si possa scontrare con un’atleta israeliana è molto sgradita alla repubblica islamica.
Non servono effetti speciali o grandi giri, un film essenziale, in bianco e nero e girato in 4:3 che è nettamente superiore al 99,9% di qualsiasi film dell’industria multimiliardaria americana. Una storia fantastica, una tensione palpabile e la sensazione perenne che sul tatami (la pavimentazione dei praticanti di Judo) insieme a Leila c’ero anche io. Alla fine del film ero stremata perché ho lottato insieme a lei, sopratutto mentalmente ma anche fisicamente.
Un film che spiega il pensiero di tante donne (ma anche uomini) islamiche e quello del regime, un film che fa alzare la testa e che fa venire voglia di urlare e lottare. Per il bene del cinema mondiale, guardatelo, amatelo, riguardatelo e amatelo anche di più.
Sara