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Teen Wolf – Recensione 5×15

[SPOILER ALERT]

AMPLIFICATION

AMPLIFICAZIONE

 

 Amplification: Salva la Banshee, salva il mondo! 

Okay ragazzi, adesso siamo veramente in pari con i flashback.
Amplification concentra tutte le sue attenzioni sul piano #FreeLydia dalla Casa dell’Eco ed in particolare sulle dinamiche ritrovate all’interno del nostro pack.

 

Non tutto, però, procede come previsto.


 

Salvare Lydia da quel posto da brivido era già il primo punto all’ordine del giorno, ma è diventato l’unico nel momento in cui un fidato amico e conoscitore del soprannaturale ha messo in guardia il dream team sulle terribili torture, perché chiamarle esperimenti sarebbe un eufemismo, a cui il Dr. Valack ha sottoposto numerosi pazienti nella Casa dell’Eco tanti anni fa. La trapanazione del cranio è un denominatore comune nelle rarissime foto risalenti a quegli anni conservate da Deaton ed era a suo dire necessaria affinché il potere di Banshee e creature di vario genere accrescesse a tal punto da uccidere loro stesse e chiunque gli stesse intorno; un gioco da ragazzi se parliamo di qualcuno in grado di rompere un vetro antiproiettile con la sola forza della voce.

 

 

Il folle ed illegale piano per liberarla sembra rischioso, ma fattibile. Si basa tutto su abilità e coordinazione, perché la forza di un licantropo in un luogo circondato da polvere di sorbo è pressoché inutile.

 

 

Tuttavia, Scott e gli altri si ritroveranno a dover improvvisare prima che Theo e la sua gang possano fare il loro teatrale ingresso.

 

“Non sto cercando una Banshee, ma un Segugio Infernale.”

 

Il quindicesimo episodio della quinta stagione di Teen Wolf dimostra grande equilibrio tra comicità e suspense, dando largo spazio ad interazioni di qualità come non se ne vedevano da tempo.

 

 

 

Gli interrogativi, però, non accennano a diminuire:

  Valack, in primis, non sembra avere buone intenzioni. È lui il creatore dei Dread Doctors? Se sì, ha intenzione di crearne di nuovi semplicemente facendo indossare quelle inquietanti maschere a gente random o il caso di quella donna è stato isolato e servirà solo ad individuare dove si trovino le sue papabili vecchie creazioni, allo stesso modo in cui Malia ha individuato sua madre?

•  Dal breve scambio di battute tra lo sceriffo Stilinski e Natalie, appare chiaro che la madre di Lydia sappia più di quanto non dia a vedere. Ma allora perché sceglie di chiudere gli occhi di fronte a situazioni che insospettirebbero persino Brett Talbot? Posta di fronte all’evidenza, qualcosa dentro di lei scatta e si rende presto conto che quella casa di cura (decisamente non a norma) non è un luogo sicuro per sua figlia. Forse, e dico forse, non è Stiles la persona dalla quale Lydia deve essere protetta.

• Deucalion, quando essere ciechi non conta. Perché rivelare ad Hayden che quegli artigli che Theo intende utilizzare come clip per assorbire il potere della Bestia lo uccideranno? Se si fosse trattato di una sequenza sensata e non totalmente scollegata dal resto, probabilmente a quest’ora lo saprei; invece posso solo supporre che si tratti di un blando tentativo di ingraziarsi Hayden, incapace di voltare le spalle a chi la vede solo come uno strumento per raggiungere i propri scopi.

 

Se i misteri sono tanti, le certezze non sono mai troppe: dalle più marginali Kira e Malia, protagoniste degli eventi clou degli scorsi due episodi, fino ad arrivare a Lydia e Stiles, passando per Scott e Liam.

Malia non ha mai abbandonato veramente il suo lato solitario, proprio di chi ha trascorso anni nella foresta da solo, guidato unicamente dall’istinto animale; vederla nuovamente in pista assieme agli altri, ma soprattutto con Kira, è stato davvero bello ed ha provato quanto effettivamente ella tenga ai suoi amici, nonostante le apparenze. È stato significativo, inoltre, come sia stata Lydia a salvare Malia dalle grinfie della Lupa del Deserto e come Malia stia ora spronando Kira a fare lo stesso per Lydia.

Per quanto riguarda Scott e Liam, io non so se si possa vivere un’esperienza più traumatica del tentato e, riuscito  omicidio da parte del proprio Beta, eppure Scott non ha mai perso il proprio istinto protettivo verso Liam. Ha trovato la forza di reagire nelle urla di dolore dell’altro, mentre veniva pestato a sangue davanti ai suoi occhi. Se qualcuno dovrà dargliele di santa ragione, quello sarà lui e soltanto lui.

 

 

Cosa c’è di meglio di un po’ di pane e ansia, condito con un pizzico di paura e cosparso di umorismo? La quinta stagione di Teen Wolf ha lasciato a lungo da parte un aspetto fondamentale dello show, ma con Amplification sembra ormai essere pronto a restituirci quel tipo di comicità, di sarcasmo, che possa alleggerire situazioni altrimenti insostenibili, alla riscoperta di personaggi che non hanno visto altro che buio per troppo tempo.

GRANDI, EVVAIIII!!! VIVA IL SARCASMO!

 

 

Vi lascio con il promo della prossima puntata, mamma mia che ansia ragazzi!!!

Alla prossima recensione!

Gabriele

 

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.