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Teen Wolf – Recensione 5×16

[SPOILER ALERT]

LIE ABILITY!”

Bentornati ragazzi al nostro consueto appuntamento settimanale con la recensione della puntata di Teen Wolf andata in onda Martedì notte sull’emittente americana MTV.

 

Devo dire che questa volta ho impiegato più tempo del solito nel raccogliere le idee, perché le emozioni che questo sedicesimo episodio ci ha regalato, sono state molto intense. Più di una volta, nel corso dei 40 minuti, ho dovuto cercare un fazzoletto, le lacrime scendevano copiose.

 

 

In questa puntata abbiamo ricevuto, inoltre, più di una informazione riguardante quanto ci possiamo aspettare per le restanti 4  puntate che mancano al finale di stagione. Ma procediamo come sempre partendo dai punti più importanti.

Torniamo al momento dello scontro fra Jordan Parrish ed il branco di chimere di Theo.

 

 

Ogni puntata abbiamo qualche nozione in più riguardante quella straordinaria creatura che è l’ Hellhound! Ora sappiamo per certo che lui e la BANSHEE sono collegati e che il Segugio è immune ai poteri delle chimere…ma non ai tubi di acciaio scagliati da un arrabbiatissimo Theo!!!

 

 

Questa sua non consapevolezza del suo potere e delle sue capacità, lo hanno reso “indifeso”. Peccato! Io stavo già pregustandomi la morte di Theo e di quei cretini che lo seguono. Sarà sicuramente per la prossima volta.

 

 

Kira, non salta nemmeno a questo giro. Ormai non riesco a trovare più le parole per esprimere il mio nervoso verso questa situazione di stallo in cui versa la Yukimura (maledetti autori!!!). Come se non bastasse una Banshee sul punto di implodere, abbiamo fra le scatole anche una Kitsune che, come al solito, non sa che pesci prendere (o friggere, vedete voi). Addirittura per cercare di uscire dal casino che sta creando, Malia è costretta ad allearsI, probabilmente solo per questa occasione, con il branco delle Chimere.
Josh assorbe l’ elettricità di Kira e Malia il dolore di Corey, per fargli iniziare la guarigione.

 

 

Scott e Liam cercano e trovano Meredith, che, nonostante le sue condizioni, non esita a rischiare il suo ultimo soffio di vita per salvare Lydia. Non appena la carne della Banshee viene lacerata dagli artigli di Scott, si stabilisce quella linea di contatto che permette al True Alpha di rendersi conto – a suo malincuore – di quanto sia al limite Lydia e di quale sia il prossimo passo da compiere per portare a termine la fuga da Eichen House.

 

Meredith mette al corrente Scott di cosa voglia Valack: stiamo parlando della risposta che tutti stanno aspettando, ovvero chi sia la Bestia.
Lydia non lo sa ancora: “non fino a che le urla nella sua testa saranno abbastanza forti da ucciderla”. Per raggiungere Lydia si deve superare la barriera del Mountain Ash e solo un Hellhound (Parrish) può farlo!

 

Anche Theo e Stiles sono alla ricerca di Lydia, seppure per due motivi completamente diversi. Theo vuole trovarla, per poi trovare Parrish, che poi lo porterà alla Bestia. Chi di voi ha creduto ad una sola parola di Theo, in questa puntata (e nelle precedenti)? Credo proprio nessuno! Ma per un breve lasso di tempo, ho avuto un dubbio: e se nel racconto della morte della sorella, ci fosse un fondo di verità?

Io credo che tu l’ abbia spinta. E che ti sia anche piaciuto”.

 

Stiles ha sempre ragione, è vero! Ma quando Theo gli dice : Forse non sembro uno dei buoni, ma potrei salvarvi tutti”, i miei dubbi sono tornati.

 

Il passato di Theo è tremendamente affascinante e sono più sicura che rimarremo a bocca aperta, quando sapremo come sono andate veramente le cose, quella notte su quel ponticello. I due antagonisti mettono da parte il loro odio reciproco e continuano la ricerca di Lydia, dato che non è che abbiano proprio tutto questo tempo per punzecchiarsi! Dietro suggerimento di Stiles, Theo sfonda uno dei condotti per trovare la direzione delle grida e mettersi sul percorso giusto.

“Così, ascolterai, meglio, idiota! Sfondali!”

 

Nel laboratorio di Valack continua l’ incubo di Lydia Martin.

Il dottore è deciso a portare a termine il suo folle piano, vuole sapere chi è la Bestia, ed è deciso ad usare ogni mezzo per avere questa risposta. Non importa se la ragazza rischia di morire, lui deve sapere e deve andare avanti nella sua vendetta contro i Dread Doctors.

I Dread Doctors mi hanno rovinato, voglio che mi aiuti contro di loro!La maschera ti aiuterà a vedere chi è la giovane chimera che vive dentro la Bestia”

La Bestia prima era una persona, un assassino vissuto 300 anni fa ed è una creatura ancora in fase di completamento. E’ ancora collegata al suo ospite, un giovane uomo o una giovane donna, magari qualcuno che conosci”

Il teenager, una volta recuperata la memoria (Damnatio Memoriae) sarà perso per sempre e la trasformazione sarà terminata.

Valack afferra la maschera, sicuro che facendola indossare a Lydia, avrà il nome che cerca. Ma pochi secondi prima che Theo e Stiles irrompano nella stanza e che Valack rischi di ucciderla, Lydia mette in pratica per la prima volta gli insegnamenti di Meredith ed usa la sua voce come un’ arma. Il grido è talmente forte da fare saltare metà cranio a Valack!

 

Ed eccoci arrivati al momento che ha portato, il 10 Febbraio 2016, Teen Wolf ad essere prima tendenza su Twitter e che ha fatto gioire tutti gli Stydia shippers sulla faccia della Terra!

Pochi secondi dopo la morte di Valack, Stiles finalmente trova Lydia.

 

 

Credo che le grida di giubilo siano arrivate fino in California, sicuramente anche alle orecchie di Jeff Davis, che con un po’ di fortuna e di pietà cristiana, ci darà ciò che sognamo da anni : Stiles e Lydia insieme.

 

 

Nella corsa verso l’ uscita, Lydia ha una crisi e rischia di uccidere Stiles, ma proprio quando non riesce più trattenere il grido, Parrish salva entrambi: spinge via con forza Stiles e stringe nel suo abbraccio di fuoco Lydia, raccogliendo tutta la sua potenza distruttrice .

 

Se ci avete fatto caso, quando Lydia ha visto arrivare Parrish, ha capito istintivamente che poteva lasciarsi andare. E’ stato un momento epico che ho rivisto tante volte. Assolutamente fantastico.

 

Mason ed Hayden riescono a sbloccare il sistema di Eichen House, garantendo la fuga a tutti, ma anche mamma Martin da il suo contributo con una bella scarica elettrica a quella stronza di Tracey, che come al solito non si lascia scappare un’ occasione per rompere! Non se ne può più di quella!

 

 

I 10 minuti che mi separavano dalla fine della puntata erano letteralmente interminabili! Lydia continuava a stare male, le marce della Jeep non entravano ed uno dei timpani di Stiles aveva già fatto ciao come le caprette di Heidi.


Ma dove c’è Deaton, c’è speranza: arrivati alla clinica, a Lydia viene iniettato del vischio direttamente nel buco che ha in testa (che puntata splatter), causandole una reazione violentissima che non solo rischia di mandare all’ aria mezza clinica, ma che sembra averla uccisa.

 

 

Quando Stiles le prende la testa fra le mani e le chiede disperatamente di svegliarsi, ero letteralmente in lacrime!

E vogliamo parlare degli sguardi di Scott e di Deaton? Il tempo sembrava essersi fermato e pensavo:
“Ecco, anche loro pensano che sia morta!
Se questa muore, smetto di guardare questo telefilm (che fra l’ altro mi ha anche rovinato la vita) e chiudo la pagina.

Ma il lieto fine ci aspettava ed infatti la nostra gingerina si risveglia ed abbraccia la mamma, che finalmente consapevole dei poteri della figlia, ascolta queste parole : ”Mi hanno salvata, mamma! Stiles, mi ha salvata..”

 

Arrivati a questo punto, credo che da parte di Jeff Davis sia davvero un delitto, nonché un passo molto stupido, fare dietrofront nel proseguimento della relazione di Lydia e Stiles.

 

Nessuno di noi si fida del nostro produttore esecutivo e facciamo bene: godiamoci solo questi piccoli attimi di beatitudine e di fangirling. D’altronde, da uno che si è ribattezzato “SATAN”, possiamo solo aspettarci delle beghe.

 

Vi lascio con il trailer della 5X17 e vi do appuntamento alla prossima recensione!

https://youtu.be/17THzqDR-Oc

Gabriele

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.