Teen Wolf – Recensione 6×13
Ciao ragazzi, bentornati al nostro appuntamento di routine con la recensione del tredicesimo episodio di Teen Wolf, “After Images”.
Quest’oggi ci sarò io, Federica, a sostituire la nostra cara Sara e a commentare la puntata appena citata che, seppur carica di tensione, continua a procedere abbastanza lentamente verso la meta finale.
Un ferito Brett, con due cacciatori alle calcagna, richiama l’attenzione dell’intero branco a seguito della richiesta d’aiuto di sua sorella Lori. Ogni personaggio si rimbocca le maniche per trovare e salvare il licantropo, vediamo in che modo!
MASON, COREY E LYDIA
Ancora una volta, la meravigliosa Lydia Martin è stata messa da parte e ridotta a semplice ”persona che può rintracciare il pericolo”. Mason e Corey, nel momento in cui vengono a conoscenza della scomparsa di Brett, si rivolgono a lei per farsi aiutare e tutto quello che fanno per la maggior parte dell’episodio è aspettare che Lydia abbia una premonizione, spesso distraendola. Capisco benissimo che Lydia, in quanto banshee, può fare cose straordinarie e la adoro in questa veste ma spesso e volentieri viene sfruttata solo per i suoi poteri, senza darle una storyline con significato. Questa cosa, devo dirlo, mi infastidisce abbastanza!
Tralasciando il non-aiuto che hanno dato alla Martin, i due fidanzati sono protagonisti di una scena alquanto significativa che ci introduce bene il tema della stagione: i ragazzi del liceo di Beacon Hills cominciano ad assaggiare l’ormai familiare sensazione di paura quando Corey viene ferito da Nolan ma guarisce immediatamente davanti agli occhi di tutti.
Il misterioso ragazzo, nonché amico di Mason e Corey, viene indotto a compiere un gesto del genere da Aaron, o meglio dall’essere che si è impossessato di lui, che ha chiaramente approfittato dei dubbi e dei timori di Nolan. Il ragazzo, tra l’altro, ha come numero della maglia di lacrosse il 68, l’unico indizio che le visioni di Lydia le/ci hanno dato, con un significato ancora tutto da scoprire.
LIAM, LORI, SCOTT E MALIA
Avendo i sensi super-sviluppati, il quartetto composto da Liam, Lori, Scott e Malia si precipita immediatamente nel bosco e da lì comincia la caccia agli indizi per ritrovare Brett possibilmente vivo.
Non sono però gli unici a cercarlo: il cacciatore più odioso della storia, Gerard Argent, e la sua nuova allieva, sono pronti a tutto e non solo per uccidere un singolo licantropo, ma per farne fuori quanti più possibile.
Seppur Scott e Malia, da perfetti veterani, tentano di frenare l’impulsività di Liam e Lori, falliscono miseramente nel tentativo e cadono in una delle trappole piazzate dai cacciatori: Scott, per proteggere la biondina, viene ferito e avvelenato al suo posto. Ciò li costringe a dividersi, seppur l’Alpha non sia contento della cosa, insistendo sull’importanza di rimanere uniti.
Quale miglior momento di inserire interazioni Scalia se non questo? La coppia sta, episodio dopo episodio, gettando le sue basi e nonostante non sappia ancora decidere se questi due personaggi mi piacciano insieme oppure no, c’è da dire che la chimica tra i due è innegabile.
Malia non intende mollare un secondo trattandosi di Scott, ha paura di perderlo e non permetterà a niente e nessuno che ciò accada. Insiste così tanto che, dopo una serie di tentativi falliti, riesce a prendere un po’ del suo dolore, facendolo sentire meglio. Entrambi stanno realizzando a loro modo i sentimenti che provano l’uno per l’altra, ne è un esempio la conversazione incentrata su Stiles che, apparentemente, riguardava il non averlo chiamato per non metterlo in pericolo ma, realmente, stavano parlando di quel che sta nascendo tra loro e di come l’amico, nonché ex ragazzo del coyote mannaro, avrebbe potuto prendere la cosa.
Nel frattempo, Liam e Lori continuano a cercare un Brett sempre più in fin di vita. L’istintività dei due licantropi li porta ad agire in maniera sconsiderata e a cadere in ogni tipo di trappola pianificata da Gerard.
Seppur Lori riesce a trovare il fratello mentre Liam la copre e a correre verso l’uscita di quei tunnel, non riescono comunque a mettersi in salvo. Un auto colpisce violentemente i due fratelli appena usciti dal tunnel che, di colpo, muoiono. Liam non riesce a salvarli, si rende conto troppo tardi del piano dei cacciatori e, quando riesce a raggiungerli trovandoli in fin di vita, manda all’aria l’autocontrollo e si trasforma in licantropo dal dolore e dalla rabbia.
In men che non si dica, la strada si affolla di persone e tutte hanno modo di vedere il terrificante licantropo che giace dinnanzi ai due ragazzi morti.
Il soprannaturale è stato mascherato, la paura aleggia forte nell’aria, e un soddisfatto Gerard è pronto ad approfittarne avendo ottenuto esattamente quel che voleva: quelle persone spinte dalla paura saranno il suo perfetto esercito. Non vi sembra un chiaro parallelismo rispetto a quello che noi, in questo mondo fatto di terroristi e stragi, stiamo vivendo da qualche anno a questa parte?
MELISSA E CHRIS ARGENT
Anche se estranei alla storyline riguardante il (non riuscito) salvataggio di Brett, è impossibile non dedicare un angolino di questa recensione a Melissa e Chris, una coppia che non mi sarei mai aspettata ma che, alla fine dei conti, si fa adorare. Si ritrovano insieme perché Melissa lo chiama per farsi aiutare ad esaminare uno strano essere presente nell’obitorio dell’ospedale e che, ogni qual volta una persona gli si avvicina, viene pervasa da un’insostenibile e forte sensazione di angoscia e paura. Neanche Chris, conosciuto per il suo sangue freddo, riesce a reggere tali sensazioni, il che è alquanto preoccupante.
Non abbiamo la minima idea di chi o cosa sia quell’essere e del perché provochi determinate emozioni nelle persone, spero tanto che approfondiranno l’argomento e che non sia stata una semplice scusa per far avere ai due personaggi delle scene insieme. Direi che ne abbiamo abbastanza di vicende misteriose senza una valida strutturazione e spiegazione!
Tralasciando il lato soprannaturale del loro incontro, scopriamo che l’iniziale flirt nato tra i due e di cui non avevamo più avuto notizia è semplicemente cessato perché né Melissa né Chirs hanno avuto il coraggio di chiamarsi, pur volendo. Mi è sembrata una motivazione un po’ debole, potevano sicuramente inventarsi di meglio ma spero che, dopo aver ammesso il ”problema”, i due possano cominciare una seria frequentazione.
MASON E LIAM
Piccola parentesi anche per Mason e Liam: seppur la conversazione tra i due sia avvenuta ad inizio puntata, ho preferito inserirla alla fine per concentrarmi sulla storyline principale di questo tredicesimo episodio. Mason traumatizzato dalle ultime esperienze vissute, continua a vedere intorno a se il corpo senza volto che avevano trovato e, facendo delle ricerche, scopre di soffrire probabilmente di palinopsia, una rara illusione ottica che fa vedere un’immagine costantemente anche quando questa è lontana o uscita totalmente dal campo visivo.
Il suo sfogo con Liam, a mio parere, non è da sottovalutare: credo che la questione tornerà a galla e sarà più importante di quanto si creda. In più, devo ammetterlo, mi ha intenerita tantissimo vederlo in quello stato e volevo solamente abbracciarlo.
Probabilmente, arrivati a questo punto, avrete notato che sono molto più prolissa di Sara, sta a voi dirmi se in bene o in male!
Con la speranza che venga data risposta ai nuovi interrogativi e che il prossimo episodio sia elettrizzante quanto questo ma più significativo in relazione alla trama generale, vi do appuntamento alla prossima settimana con la recensione di ”Face-to-Faceless”.
– Federica.