The Batman - Recensione
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The Batman – Recensione

Il 3 marzo 2022 è approdato al cinema The Batman, film diretto da Matt Reeves con protagonista Robert Pattinson e questa è la nostra recensione! Il tutto, ovviamente, senza spoiler. Siete pronti? Cominciamo!

The Batman: la recensione

The Batman di Matt Reeves è un film che si compone di luci e ombre, tanto nella fotografia – in cui spiccano il nero e il rosso – quanto nella trama. Tutti i personaggi, a partire da Bruce Wayne (Robert Pattinson) sino ad arrivare a Selina Kyle (Zoë Kravitz), vagano nelle sfumature di grigio, perché non sono mai del tutto campioni di moralità o esempi di malvagità pura. Questo, oltre a una trama che riesce a coinvolgere lo spettatore per tre ore di fila, in cui spiccano un paio di rilevanti colpi di scena, alle musiche di Michael Giacchino, alle ricerche investigative di Batman per scoprire l’identità dell’Enigmista, hanno reso estremamente emozionante questo film.

Le recensioni positive che avevo letto prima di entrare in sala erano state veritiere, perché ho apprezzato questa pellicola più di Batman Begins di Nolan, anche se meno de Il Cavaliere Oscuro, ma credo che sia davvero arduo realizzare un film di Batman migliore di quello. Ora giustamente vi spiegherò anche il motivo di un’affermazione del genere ed è questo: ho davvero empatizzato con lui. Questo era un film in cui si vedeva davvero che Batman è la vera essenza di Bruce Wayne, mentre Bruce Wayne è la maschera. Pattinson ha dichiarato in un’intervista per l’Entertainment Weekly che ha interpretato il suo personaggio pensando a Bruce come un ragazzino vulnerabile che si è costruito un alter ego per sopravvivere a se stesso, al senso di colpa provato per non essere riuscito a salvare i genitori da piccolo. Ho amato vedere che il film si concentrava su di lui, sul suo rapporto con gli altri – Alfred, Selina, l’Enigmista, Gordon -, sulle sue capacità, sulle sue abilità investigative, ma soprattutto, sulla sua paura di non essere abbastanza e di essere rimasto solo un ragazzino indifeso, impaurito, intrappolato nel corpo di un uomo adulto. Non è un dettaglio irrilevante e certamente neanche nuovo, ma mi è piaciuto il modo in cui è stato costruito, perché Bruce appariva genuinamente come un uomo che cerca di fare del suo meglio e non solo qualcuno che si è allenato duramente per diventare un supereroe, risultato irraggiungibile dalla maggior parte delle persone. Un uomo qualunque, come lo spettatore. Ed è questo il suo punto di forza, è questo il motivo per cui è stato così acclamato sia dal pubblico sia dalla critica.

Prima del finale, prima della scena dopo i titoli di coda, dico solo che c’è stato un momento veramente da brividi che ho apprezzato moltissimo e che spero venga affrontato in un possibile sequel. Oltre a questo, vorrei solo fare una menzione speciale per i nostri doppiatori italiani, che ammiro sinceramente da sempre, per come hanno gestito il doppiaggio. In particolare, voglio ricordare Stefano Crescentini (sì, Dean Winchester in persona), la voce ufficiale di Robert Pattinson, che abbassava il tono quando Bruce era Batman e lo alzava quando era Bruce.

In sostanza, se ne avete modo, anche solo per curiosità, andatelo a vedere.

Trailer

Qui sotto potete vedere il trailer di The Batman:

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Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.