Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di The Flash!
Oggi parleremo di “Failure is an Orphan”, episodio indiscutibilmente bello ma che ha fatto esplodere il mio cervello.
Io non tollero The Cicada come nemico e lo abbiamo capito tutti, ma se c’è una persona che sopporto meno di lui probabilmente è la “povera” Grace che, dopo un’iniziale simpatia è diventata, per quanto mi riguarda, la bambina diavolo.
Comunque, volendo essere precisi, c’è solo un’altra cosa che detesto più di Orlin e anche più di Grace e sono:

GLI STRAMALEDETTI VIAGGI NELLO STRAMALEDETTISSIMO TEMPO!

BASTA.
Nora che altera 52 volte in un episodio la linea temporale non era sufficiente?
Far avere a Barry e Iris una figlia di 20 anni prima ancora della gravidanza, non era soddisfacente?
Evidentemente no se Grace bambina è in un letto d’ospedale in coma e dalla finestra degli STAR LAB appare una Grace adulta che, in stile Cicada, si riprende lo zio che aveva appena assunto la cura.

Io di linea temporale ne ho una sola e devo pure seguirla sennò rischio di perdermi, quindi respiriamo profondamente e ricominciamo dall’inizio.

Partiamo dal futuro, dove il nostro Reverse Flash sta informando Nora che neanche la linea temporale ci sta capendo più qualcosa e fatica ad elaborare nuovi dati. Viene comunque mostrata a Nora una foto di Flash e Cicada in quello che sembra il loro ultimo scontro.
Ad ogni modo, XS torna al presente e quasi subito riconosce le tracce di un meta-umano come quelle che erano nella foto che, nel 2046, Eobard Thawne gli aveva fatto vedere, capendo così che presto avverrà l’ultimo scontro tra Cicada e Flash.
Il meta-umano è stato catturato con facilità, il vero problema è stato convincere Orlin a prendere la cura sintetizzata da Cisco e Caitlin. Una prima volta Flash ha fallito nonostante il discorso ispirato dalla figlia fosse degno di nota, ma alla seconda possibilità, che Joe e Cecille si erano procurati grazie alla dottoressa, Orlin ha accettato di assumere la cura per sua nipote e il discorso da padre a “padre” di Flash è stato emozionante, anche se io continuo a sostenere che non dovrebbe togliersi la maschera per qualcuno con la media di una volta a stagione.

Tutto sembrava andare per il verso giusto, e nonostante la sua voce odiosa e i modi bruschi, Cicada aveva assunto la cura ma proprio mentre stavano per ricucirlo arriva THE CICADA 2.0.
Incredibile ma vero, proprio mentre stavano ricucendo il taglio di Orlin dalla finestra appare la nipotina che, anche senza il pugnale, riesce ad essere completamente inarrestabile.
In un primo momento ho pensato che potesse essere Reverse Flash ma poi, da un lato del cappuccio, si vedevano dei capelli biondi e li non c’è stato più dubbio, poteva essere solo e soltanto lei: Grace del futuro.
La piccola non più piccola si è ripresa suo zio e senza una ragione valida ha ucciso anche l’infermiera che ha sempre cercato di proteggerla. Okay che era antipatica, ma stiamo decisamente esagerando.
Il team Flash non è mai stato tanto nei guai quanto adesso, Grace è inarrestabile, spietata e adesso ha anche preso il pugnale.

Per concludere la recensione, io mi chiedo quando Nora parlerà alla sua famiglia del suo segreto o, ancora meglio, quando Sherloque lo scoprirà e tutti insieme potranno veramente lavorare come un team unito.
Nora, per quanto la adori, ha in testa di fermare Cicada da sola o quasi, ed è ovvio che questo non può succedere senza che questa ci rimetta le penne, quindi è proprio giunto il momento di svelare tutte le carte in tavola, anche se si tratta di parlare di parlare a Flash che Nora collabora con chi ha assassinato la sua infanzia.

Bene ragazzi, anche per questa recensione è davvero tutto. Come sempre vi aspetto sempre qui la prossima settimana per parlare di un nuovo episodio!

-Sara