The Flash – Recensione 5×18
Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in questa nostra nuova recensione di The Flash!
Ho iniziato a vedere “Godspeed” a notte fonda pensando: “Tanto la recensione la scrivo domani”, ma poi quando non hai nessuno con cui condividere l’entusiasmo di un episodio bellissimo, scrivere la recensione è un vero e proprio bisogno, per questo all’alba delle 2.15 inizio a parlarvi del diciottesimo episodio di THE FLASH.
“Godspeed” è stato un episodio bellissimo ed interamente dedicato alla new entry della quinta stagione, proprio la piccola Nora West-Allen.
Partiamo dal presupposto che io e questa ragazza siamo entrare in sintonia fin dal primo episodio, quindi potete immaginare quanto triste sia stato per me vederla nella cella per meta-umani aspettare un qualche cenno di vita da qualche membro del team.
A differenza di Barry, la mia fiducia in Nora non è stata affatto tradita, anzi, il mio amore per il suo personaggio è cresciuto vertiginosamente.
Le ragioni che portano Barry a non ragionare quando si tratta di Reverse Flash le conosciamo tutti, e nessuno può affermare che il nostro velocista abbia torto, ma come ha detto Cecile, non serve la capacità di leggere la mente per capire che Nora, non solo è pentita delle scelte che ha preso, ma ogni singola decisione l’ha presa per incontrare il padre.
Arrabbiati per anni di bugie, con le capacità di farlo e con un famigliare che non abbiamo mai avuto la fortuna di incontrare che ci dice chi ci vuole bene, chi non sarebbe sceso a patti con il diavolo per tornare indietro nel tempo?
L’errore più grande di Nora, secondo me e anche secondo Flash, è stato quello di tornare a trovarlo dopo che era venuta a conoscenza di quello che aveva fatto al padre, ma se ci ricordiamo bene, Nora era tornata proprio per chiedere all’unica persona ancora in vita che credeva non le avesse mai mentito, perché l’avesse tradita.
Anche lo stesso Barry dopo aver riportato Nora nel 2024 è andato da Eobard a chiedere spiegazioni, tale padre tale figlia solo che non se stanno accorgendo.
Mi rendo conto di aver iniziato dalla fine, ma adesso facciamo un passo indietro e parliamo della vita della piccola Nora prima della partenza per il passato.
Mi ripeto, tale padre tale figlia, anche Nora lavora nella scientifica e si occupa di rintracciare
meta-umani. Al suo fianco troviamo Lia, quella che sembra essere la sua migliore amica e collega, insieme le due hanno scoperto la vera natura di Nora e proprio la ragazza ha parlato alla velocista del chip impiantato da Iris per nascondergli la sua natura di velocista.
Per sconfiggere quello che si è fatto chiamare “Godspeed”, ma del dio non aveva proprio nulla, Nora si era appoggiata all’aiuto di Lia, brutalmente uccisa proprio dal villan dell’episodio, solo allora ha letteralmente elemosinato l’aiuto di qualcuno.
Sarà che Reverse Flash ha il volto di Wells, ma vederlo aiutare la piccola Nora mi ha riportato ai primi episodi per non parlare della storica frase rivisitata:
RUN NORA RUN.
Flash ha sempre pensato che tutti possono cambiare e in passato aveva detto che credeva possibile anche il cambiamento dello stesso Eboard, credo che sia ormai giunto il momento di capire se quelle parole erano solo aria fritta.
NON SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO con la scelta di Berry di rispedire Nora nel 2024 senza coinvolgere il team ma in primis Iris, che per quanto odiosa possa essere, È LA MADRE della ragazza e nel futuro l’ha cresciuta sola senza di lui, che sicuramente si sarà sacrificato per il bene di tutti ma, dato di fatto, non c’era.
Questo per dire che se portassero via da me mia figlia senza avermi informata, io trovo il modo di staccarti le gambe anche se sei un velocista.
Sicuramente questo è un momento di debolezza per il nostro Berry e sono sicura che prima di quanto pensiamo tornerà in se con tanto di scuse modello.
Per quanto tutto quello che ho scritto si schiera dalla parte della piccola Nora, non è immaginabile quello che in questo momento stia provando il nostro Berry. Possiamo però con certezza affermare che la delusione è proporzionale all’importanza della persona, quindi la gravità delle decisioni prese è proporzionale all’amore che Berry prova per la sua bimba.
Detto questo, ragazzi e ragazze, siamo giunti ufficialmente al termine della recensione ed io come sempre vi do appuntamento alla prossima settimana!.
-Sara