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The Shannara Chronicles – Recensione 1×06

[SPOILER ALERT]

PYKON

 

Salve miei avventurieri!

 

 

Non è divertente quando una Serie TV riesce a scatenare tutti i sentimenti del fandom, partendo dagli appassionati dei libri?

 

La maggior parte delle volte non si riesce a raggiungere un compromesso che soddisfi entrambe le parti, ma è bello confrontarsi e leggere pareri diversi, no?

 

Credo che The Shannara Chronicles sia, in questo senso, diventata la serie dell’anno in quanto a polemiche/pareri negativi/rifiuto totale e mi rendo anche conto che, fossi io stessa stata una grande appassionata dei libri (che non ho ancora iniziato, ahimè), tutto questo sconvolgimento per la Serie TV mi sarebbe parso assolutamente normale, tuttavia, da neofita quale sono sempre stato e mi sono semore proclamato fin dall’inizio di questa avventura , ritengo che dovremmo goderci la Serie per quella che è, libri o meno e cercare di guardarla con occhi innocenti, non già esperti del mondo creato da Brooks con la serie cartacea.

 

L’ho già ripetuto in premesse ad un’altra recensione di questa serie, ma ripetersi sarà noioso, ma non è un peccato, perciò ho ritenuto anche mettere un po’ le mani avanti, sotterrando l’ascia di guerra (mai presa in mano, in realtà) e volgendomi con un segno di pace verso gli appassionati della Saga cartacea che non hanno visto le loro aspettative rispecchiarsi in questo adattamento, perché io lo trovo molto godibile sotto tutti i punti di vista. Non è una Serie perfetta, ma nessuna lo è e recensire i vari episodi mi ha insegnato anche questo: ogni singola scena contiene un potenziale difetto, qualcosa che ci piace e qualcosa che non ci va proprio giù, il tutto sta nell’osservare quello stesso difetto da un’altra prospettiva, per renderci conto se vale davvero la pena condannarlo come tale fino alla fine, oppure accettarne semplicemente l’esistenza e amen.

Io faccio parte della seconda categoria, come avrete notato, ma chapeau a chi sta dall’altra parte della sponda e la pensa diversamente da me.

 

 

Premesse a parte, direi di lasciare spazio alla recensione vera e propria, finally!

 

Se l’episodio della scorsa settimana si è rivelato un esercizio di flashback e passaggi temporali, Pykon,l’episodio di questa settimana, si è rivelato essere di natura horror/fantasy.

Siete avvisati, non amanti del genere: You cannot pass (Gandalf dixit) a meno che non abbiate a portata di mano un cuscino con cui oscurare la vista durante le scene più cruente.

La Serie si è ufficialmente divisa in tre plot distinti: la ricerca dello Scrigno per salvare l’Ellcrys; l’avan-scoperta di Ander al Confine e lo spirito killer del Mutaforma a Palazzo. Ogni singola plot contiene al suo interno notizie bomba (o corpi-bomba, a voi la scelta), che rendono l’episodio denso di informazioni.

Per pietà nei confronti di chi ha appena cenato, cominceremo con la sete di sangue del Mutaforma.

 

Nessuno si aspettava un cambio di rotta del Demone dopo l’assassinio di Eventine dello scorso episodio, vero? Bene, perché non c’è stato… Il Mutaforma, ha non solo deciso di continuare a fingere di essere il vero Eventine, ma è riuscito anche a scagliare Arion contro Allanon. Diciamolo, in realtà Arion aveva solo voglia di uccidere qualcuno e rendersi importante per appropriarsi della Corona, quindi forse in questo il Mutaforma gli ha fatto un favore.


La Morte in questa Serie non è mai quella che sembra, quindi non ci resterà da scoprire se Allanon è davvero morto, oppure è soltanto finito in una sorta di Purgatorio dei Druidi,sebbene ci fosse un mucchio di sangue sul corpo del Mago mentre scompariva nella nebbia scintillante, il che non è che sia di buon auspicio.

 

 

A questo punto, direi che l’agenda del demone possa segnare una serie di incredibili traguardi con tanto di spuntine verdi. Il Re è stato ucciso, il Druido è stato messo fuori gioco per un po’ (se non ucciso direttamente) e le forze demoniache sembrano pronte ad entrare in gioco non appena il Dagda Mor sarà libero dal poter dell’Ellcrys.

 Le cose non procedono altrettanto bene per Amberle e compagni, che decidono di procedere per una strada alternativa attraverso le montagne per raggiungere le MaleTerre, fermandosi presso una fortezza conosciuta con il nome di Pykon, Baluardo, insomma quella che è.

 

 

Cephelo li ha condotti qui, quindi incolpiamo lui per la splendida riuscita di questa visita, visto che è lui il cattivo della situazione, diciamocelo.

 

Suddetta visita ha tutti i connotati per essere un film horror di serie B:

 

– Una bambina spaventosa e un altrettanto spaventoso custode della fortezza (e uno stupratore, per giunta, perché certo, non potrebbe essere diversamente).

 

– Sotterranei bui e spaventosi.

 

– Cibo avvelenato per far capire ai visitatori di essere finiti dritti in una trappola.  (Wil, quante volte dovrai passarci ancora per capire la lezione, eh?)

 

 

Poiché l’esperienza di Amberle si limita a quella vissuta a Palazzo, è sufficientemente ingenua da offrirsi volontaria nel nome di Principessa degli Elfi, credendo che ciò avrebbe intimorito Remo (il custode), convincendolo a lasciarli andare.

Ciò non fa altro che renderla la prima da torturare a suo piacimento, minacciandola con una serie di spaventose armi, prima di strapparle quasi le unghie, se non fosse per l’intervento di Wil. Lei e la sua manicure, se la cavano abbastanza bene, tutto sommato.

 

 

 

La battaglia termina con la bambina spaventosa, che si rivela essere nient’altro che una povera vittima che si sacrifica al posto di Wil, beccandosi una freccia nella schiena. Per Wil è un duro colpo, ma ciò dà la forza e il coraggio ad Amberle di mietere la sua prima vittima, cosa che probabilmente rafforzerà il cambiamento che subisce il suo personaggio al fine di completare la missione, trasformandosi in una guerriera.

 

 

La crisi esistenziale dell’aver ucciso un uomo viene rimandata, perché il Demone che credevano aver ucciso nello stagno avvelenato, è riuscito a raggiungerli ed è tempo di scappare.

 

L’unica via di fuga è una sorta di funivia senza sedili: i primi ad attraversarla sono Cephelo ed Eretria, che hanno anche la possibilità di fuggire, lasciando Wil ed Amberle a cavarsela da soli contro il Demone. Inaspettatamente, Eretria compie la coraggiosa decisione di ritornare indietro, affinché anche gli altri possano mettersi in salvo.
Anche per il suo personaggio questo è un punto di svolta, perché per la prima volta sceglie cosa è meglio per il gruppo e non soltanto per sé stessa.

 

 

Per la serie “Ecco, finalmente ci sei arrivato!”, Ander riesce a raggiungere il Confine soltanto per scoprire che Allanon aveva ragione, i Demoni si stanno riunendo e sono davvero in molti. Finalmente sembra essersi convinto che gli Elfi e le Quattro Terre stanno per affrontare qualcosa di mai visto prima e non sarà così semplice guidare le Guardie Nere in battaglia.

Fortunatamente, il più saggio dei Principi degli Elfi ha già cominciato a tessere una qualche forma di alleanza: permette, infatti, a Santer, lo Gnomo/guida di eseguire gli ultimi riti sui corpi dei suoi simili trovati sulle montagne e questo atto di rispetto è sufficiente a far in modo che Santer ritorni da loro, una volta avuto prova di un esercito di Demoni pronti ad attaccare. È solo il primo passo verso il riunirsi di tutte le Razze contro un nemico comune. Ci saranno anche voluti due decenni, ma Ander sta diventando il tipo di Re di cui Eventine sarebbe fiero, se solo fosse vissuto abbastanza a lungo da esserne testimone.

 

Insomma, questo episodio ha fatto grandi passi avanti in termini di crescita dei personaggi. Amberle sta diventando più cazzuta, mentre Eretria si sta ammorbidendo, Wil sembra cosciente del suo potenziale solo quando le ragazze sono in pericolo, sebbene dovrebbe imparare ad adottare questo atteggiamento anche nelle decisioni di tutti i giorni e per Arion… beh, speriamo solo che arrivi la redenzione anche per lui.

Quello di cui hanno bisogno tutti, al momento, è un piano, un ottimo piano, oppure una sorta di pausa, in modo da fare il punto della situazione. Chiunque, adesso, stando così le cose, punterebbe sulla vittoria dei Demoni.

 

NOTE AGGIUNTIVE

 

– I fan della coppia Amberle/Eretria hanno probabilmente goduto durante la scena del bagno nei sotterranei (sì, anche nei Palazzi della Tortura c’è tempo per un’intesa sessuale tra ragazze di tutto rispetto, eh), ma probabilmente la scena ha calcato un po’ troppo la mano sul fattore sorpresa. Amberle si fa beffa delle tecniche seduttive di Eretria, ma la Nomade decide allo stesso tempo, di rivelare qualcosa in più sul suo passato da schiava.

 

 

– Bandon è ancora prigioniero del Dagda Mor, ma riesce comunque, in qualche modo, ad avvertire Allanon della situazione, prima che Arion lo uccida con la Spada Demoniaca. Che sia avvenuto uno scambio tra Bandon e Allanon?

 

– La morte di Aine, il padre di Amberle, è alla base della separazione tra Ander e il Comandante Tilton. Ma adesso che lui è diventato più responsabile e ha ormai superato la fase dell’ubriacone inconsolabile, la scintilla del vecchio Ander arde ancora. Dobbiamo aspettarci un triangolo nei prossimi episodi?


– Eretria decide di rischiare la propria vita tornando indietro per recuperare Wil ed Amberle, ma il peso di tre persone è insostenibile per la funivia rudimentale per portarli in salvo. Mentre il Demone riesce a raggiungerli, con la conseguente morte di Crispin, Wil cerca di sconfiggerlo usando le Pietre.

Il Demone viene ferito, ma non è ancora morto, quindi Cephelo taglia la corda (e non solo metaforicamente parlando), mandando il Demone, Amberle, Wil ed Eretria giù per il burrone.
Si salveranno?


E voi? Cosa ne pensate di questo episodio di The Shannara Chronicles?
Siete soddisfatti della Serie?

Prima di darci appuntamento alla prossima settimana, perché non date un’occhiata al promo del settimo episodio, Breakline?

 

Alla prossima recensione!

Gabriele

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