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The Shannara Chronicles – Recensione 1×10 (Season Finale)

[SPOILER ALERT]

ELLCRYS!”

 

Buona sera popolo Elfico, come ve la passate? Siamo giunti alla fine della prima stagione di The Shannara Chronicles… *lungo sospiro*

 

 

 

Dovrei essere arrabbiato, deluso, triste, felice? Non ne ho idea, perché la verità è che questa serie mi stava piacendo, davvero!

 

 

Ma procediamo con ordine: ho già ribadito in una precedente recensione che The Shannara Chronicles era stata creata appositamente per un pubblico teen, forse con la speranza che puntare ad un target più giovane sarebbe stato più vantaggioso per una serie fantasy, insomma una sorta di Game of Thrones dei poveri per i poveri. No, quando dico poveri, non intendo quelli che economicamente non possono provvedere a loro stessi, no quando parlo di poveri, parlo dei poveretti a cui questa serie è indirizzata che, cambiando canale e finendo erroneamente su MTV, hanno assistito a dieci puntate di un fantasy, che se all’inizio poteva essere interessante e invogliare al proseguio, con il finale di stagione si è giocata tutto e ha lasciato i poveri teenmorti stecchiti sul divano.

Di certo non potrebbe mai competere con serie fantasy di livello come Game of Thrones, proprio perché è chiaro che ha giocato troppo sulla difensiva e non ha utilizzato lo slancio dell’inizio come spinta emotiva necessaria per un finale di stagione degno di questo nome.

 

 

Sacrificio. Potrebbe essere questa la parola da associare a questa decima puntata, con Amberle che compie la coraggiosa decisione di donarsi all’Ellcrys per salvare il mondo.

È stata una fine molto poetica per concludere il viaggio di un’eroina, oltretutto, interpretata toccando tutte le note giuste: lo shock, quando ha scoperto quale fosse il suo vero compito; la paura di non farcela; la rabbia per ciò che avrebbe perso; la tristezza per dover dire addio; e l’accettazione che quello era il suo destino. Vorrei sentirmi arrabbiato come Wil per il fatto che Amberle ha dato la vita in cambio di quella di tutti gli altri, ma non lo sono. La verità è che non me ne è importato poi molto e di certo non per colpa di Amberle, ma proprio perché, come dicevo prima, il finale non ha saputo suscitare quelle emozioni che avrebbe dovuto, facendo sembrare tutto scontato.

 

 

The Shannara Chronicles, lo abbiamo imparato nel corso delle puntate, è una serie in cui le regole non hanno alcun valore, specialmente quelle che riguardano la vita e la morte. Nei primi episodi, uccidere Elfi era quasi uno sport e i demoni erano stati dipinti come i più terrificanti tra gli avversari. Giunti al quinto episodio, lo show ha cominciato a vacillare in merito al significato di morte. Allanon è resuscitato un paio di volte, Eretria anche. Scommetto quasi che il Troll che Eretria riconosce proprio negli ultimi istanti di questa decima puntata, possa essere Cephalo, magari con Tye come braccio destro, chissà. Persino Arion trova il modo per togliersi la maschera da demone e dire addio come si deve al fratello. Quindi, è difficile credere che Amberle sia davvero morta. Persino Allanon dice, “Parlerà quando sarà pronta”, il che sembra voglia significare che l’Ellcrys troverà il modo di sputarla di nuovo in mezzo agli Elfi.

 

 

Se non fosse già sufficientemente strano così, è il Re Ander che provvede al momento più potente del finale:  Arion ritorna ad Arborlon come servo/demone del Dagda Mor. Per il Comandante Tilton, lo shock di vedere il proprio ex fidanzato in una condizione simile, ma è lo scambio tra Arion e il fratello che ci dà la mazzata definitiva: chiaramente, Arion non può combattere il controllo del Dagda Mor, tuttavia, è ancora lucido abbastanza da capire cosa sta facendo.

Ander lo colpisce con la spada e Arion approfitta dei suoi ultimi momenti di vita per pregarlo di ucciderlo, di dargli pace, di liberarlo, come se ammettesse finalmente, di aver fallito come uomo, come principe e come futuro Re. Mi è piaciuto molto di più in questi ultimi momenti, che non in quei frammenti che ci sono stati mostrati quando era ancora in vita. Speriamo che almeno si goda il Paradiso Elfico insieme ad Eventine e che finalmente abbiano modo di discutere come pari.

 

 

Probabilmente, comunque, il vero crimine che circonda l’idea di sacrificio e morte è stato il fatto che costruisce davvero poco in prospettiva di una seconda stagione. Tutto pesa sulle spalle di Bandon, che continua a vincere il premio come personaggio meno caratterizzato dell’intera storia. C’è ancora da chiarire quanto la sua malvagità derivi dall’influenza del Dagda Mor e quanta dalla sua naturale personalità. Non sembra affatto posseduto quando devasta il corpo della guardia con le catene che lo hanno tenuto prigioniero fino a pochi momenti prima, ma per quanto questa uccisione possa essere stata uno shock, non fa altro che rendere Catania, ancora una volta, stupidamente ingenua.

Perché fidarsi di qualcuno che sai essere posseduto da uno dei più potenti demoni del mondo e che ha cercato di strangolarti l’ultima volta che l’hai visto? C’è un briciolo di logica in tutto questo? Fatto sta’ che un soldato è morto e Bandon è diventato il Boss del Male.

 

 

Se davvero The Shannara Chronicles avrà una seconda stagione, dovrà sicuramente porre una qualche sorta di paletto al suo universo. Cosa è e cosa non è possibile fare? Da cosa è impossibile sfuggire? Il gioco è bello se ci sono delle regole e delle sfide che ti portano al limite di quelle stesse regole. Lo show ha sicuramente (sebbene talvolta in maniera dolorosa) fatto un bel lavoro dal punto di vista dei personaggi e del coinvolgerli per altre future avventure, ma ha comunque ancora bisogna di concretizzare la loro missione, se vuole competere con altri giganti fantasy.

 

 

E voi, cosa ne pensate di questo finale di stagione? Ve lo aspettavate diverso?

Guardereste una seconda stagione, se la possibilità si concretizzasse?

Alla prossima recensione ragazzi!

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