The Town
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Riverdale – Recensione 6×08 “The Town”

“The Town” ovvero quando l’episodio dovrebbe essere incentrato sulla città e, invece, ci si ritrova nelle stesse, identiche e precise dinamiche di potere che lasciano sullo sfondo Riverdale e mettono in evidenza, ancor di più, la natura egoista, menefreghista dei cittadini che, tramite la città, vogliono riscattarsi.

The Town

Escludo da questo discorso Jug, Tabitha e Kevin visto che mi sembrano gli unici ad essere preoccupati di voler risollevare un luogo che sta cadendo a pezzi.

Vi starete chiedendo:

E perchè non stai escludendo anche Toni?

Perchè Toni si sta preoccupando di non far passare i Serpents come un gruppo di criminali organizzati, le sue azioni sono interessate e questo piccolo grande dettaglio mi porta automaticamente a considerarla falsa e doppiogiochista.

Jug, ad esempio, ha delle idee brillanti ma non le sponsorizza come proprie perchè vuole scoprire i pensieri delle persone che lo circondano per capire se corrispondono a quello che poi realmente dicono e fanno e perchè non gli importa che gli venga riconosciuto qualche merito, vuole salvare Riverdale, non la propria faccia.

E, giustamente, chi si appropria dell’idea delle mini case?

Archie, l’Eroe, sorry, il Supereroe che costruisce case gratis pur di salvaguardare la propria cittadina.

Ma chi ti crede, scusa?

Non ha mai un’idea che sia una o che sia funzionale e adesso in “The Town” scalcia per non riuscire a trovarne una? Spremiti le meningi che forse ce la fa…no okay non ce la farà, inutile riporre speranze.

The Town

Tabitha si è innamorata di Riverdale e ha voluto a tutti i costi proteggere il lavoro del nonno e, automaticamente, la cittadina si è trasformata in un’estensione da difendere e migliorare, senza se e senza ma.

La prova del non essere semplicemente interessata a se stessa arriva nel momento in cui la ragazza decide di continuare con il progetto nonostante l’aggressione a Kevin mentre Toni subito si tira indietro per non essere associata alla violenza dato che già la reputazione dei Serpents è quella di criminali.

Decisione saggia e razionale, è vero ma altamente interessata visto che, sostanzialmente, non avrebbero rischiato un aggressione come banda.

Per quanto riguarda Kevin non credo ci sia da aggiungere molto, è un ragazzo che si è sempre speso per il posto in cui è nato e vive e non si è mai dimostrato egoista, anzi, è l’pressione massima della disponibilità e dell’ingenuità che in molti casi l’hanno danneggiato.

E come se non bastasse ora è anche vice sceriffo, di certo non per un interesse personale.

L’assenza di Betty ce la meritavamo?

The Town

Forse no, decisamente no e, per fortuna, è ritornata alla fine di “The Town”...il motivo?

Per farmi reggere meglio la presenza di Archie, mi pare ovvio.

Dovete sapere che già faccio fatica a vedere i Barchie ma è ancor più uno strazio dover sopportare Archie da solo, la nota positiva è non vedere scene tra i due, ho bisogno di diluire i loro superpoteri e i loro baci per riuscire a guardare gli episodi.

A proposito di superpoteri, abbiamo un nuovo superdotato in città…Percival Pickens.

Riverdale si è trasformata nella succursale di una Scuola di Magia a tutti molto nota di cui non farò il nome perchè non permetto alle mie dita di digitare associazioni simili.

Tra esseri invulnerabili, occhi in grado di vedere aure, letture del pensiero e manipolazione mentale ci mancano soltanto le streghe…ah no, abbiamo Abigail.

Superpoteri e magia sono due argomenti in grado di coesistere?

Se entrambe le trame sono costruite e intrecciate bene non vedo dove possa esistere una limitazione simile ma non è questo il caso anche se spero riescano a trovare una spiegazione plausibile in grado di connettere le due cose e farle risultare coerenti anche se, forse, pretendo davvero troppo dopo “The Town”.

Pickens, a quanto pare, riesce a controllare e manipolare le persone come ha ben intuito Jughead e, nell’anormalità della trama, si tratta di un superpotere in grado di essere il punto di debolezza per Jughead che legge nel pensiero.

Credo abbiate pensato tutti all’Occlumanzia e se non l’avete fatto…beh, fatelo, ho la sensazione che ci tornerà utile a breve.

The Town

Voglio parlare di Abigail/Cheryl e di Veronica prima di concludere la recensione.

Come ha fatto Cheryl ad apparire in sogno a Brittania?

Naturalmente la ragazzina ha potuto entrare nella mente di Abigail perchè aveva contenuto lo spirito dell’antenata dei Blossom ma quello di Cheryl no quindi o son riuscite a creare un collegamento e un legame mentale o non si spiega.

Come finirà secondo voi? Abigail e Pickens si uniranno per contrastare la cerchia dei buoni nella conquista di Riverdale

Lotta del bene contro il male…quanto mi sembra ridicolo tutto ciò ma tant’è.

Poi Veronica ovvero le dolentissime note.

Sono combattuta perchè so che le sue azioni sono una reazione al considerarla una bruttissima persona solo per il suo cognome e non è assolutamente giusto, nemmeno lontanamente, una figlia non può pagare per le colpe del proprio padre solo perchè è sua figlia e quindi la capisco benissimo.

Ha provato ad essere diversa da Hiram ma se tanto mi da tanto perchè devo sforzarmi per essere una persona migliore quando comunque verrò sempre considerata negativamente per colpa di mio padre? A questo punto ricomincio a truffare e tanti saluti.

Eh no, io capisco la rabbia, la frustrazione, il nervosismo, la voglia di rivalsa, la necessità di vendicarsi ma…non accetto che Veronica rinunci così facilmente perchè ciò mi porta a pensare solo una cosa:

Veronica si sta prendendo in giro da sola, non vuole davvero essere diversa da suo padre, vuole solo apparire diversa per poi poter fare quello che le pare all’ombra.

Un atteggiamento che proprio non mi piace e che, sinceramente, non mi aspettavo da lei proprio perchè ha sempre costruito la propria persona alla larga dal proprio padre e ora cosa succede?

Prima vuole appeso il ritratto di Hiram per ricordare cosa non devono diventare lei e Reggie e poi ricadi sul “sono o non sono la figlia di mio padre”?

Posso capirla ma non posso giustificarla e né condividere le sue azioni perchè la forza di volontà è alla base di tutto e Veronica è sempre stata testarda, volitiva, caparbia e non si è mai arresa, se decide di seguire le orme del padre non è per mancanza di forza di volontà ma perchè è la strada più facile e no, non è da lei assolutamente.

Spero si salvi in qualche modo ma, al momento, il suo personaggio mi sta deludendo molto.

Voto all’episodio “The Town”: 7, non mi è piaciuto per niente.

Vi lascio al promo del prossimo episodio “The Serpent Queen’s Gambit” e vi auguro buona continuazione di settimana.

The Town

Un bacio.

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.