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This Is Us: Milo Ventimiglia parla della morte di Jack e rivela che per lui non è la fine

Più passano i giorni e più penso di aver avuto una reazione esagerata guardando l’ultimo episodio di This Is Us. Sto anche ovviamente scherzando, solo perché se penso a come è morto Jack mi rimetto a piangere in tempo record. In un’intervista con Entertainment WeeklyMilo Ventimiglia ha parlato proprio della morte del suo personaggio, e io sono qui apposta per riportarvela e commentarla con voi, non siete felici? Sì, lo so, probabilmente entro la fine di questo articolo gli occhi talmente appannati di lacrime da non vedere più lo schermo.

Nell’intervista con EW, Milo ha parlato del perché alcuni eroi devono morire. Quando gli è stato chiesto come sia stato girare la scena della morte di Jack, ha risposto:

Non dico che abbia provato sollievo, ma una sorta di accettazione. Innanzitutto, dovevo stare fermo immobile sul letto d’ospedale, perché la povera Mandy Moore non sapeva che fossi lì. Credo pensasse di entrare in una stanza vuota, e non che avrebbe trovato me, finto morto, e che nell’inquadratura si sarebbe visto il riflesso del cadavere di Jack. È stato un momento molto forte. Potevo sentirla star lì a piangere, a reagire alla morte di suo marito, mentre dovevo starmene immobile, quasi senza respirare e con gli occhi fissi sul soffitto.

Povera Mandy, trovarselo lì disteso immobile in quel letto d’ospedale senza averne idea deve essere stato traumatico. Colgo l’occasione per sottolineare quanto sia stata fenomenale: la sua recitazione in tutto l’episodio ha contribuito a farmi venire la pelle d’oca e a coinvolgermi ancora di più nella vita (o morte) dei Pearsons.

Una cosa che Milo ha trovato difficile è girare le scene dell’incendio:

La parte più difficile è stata la logistica dell’incendio. Abbiamo lavorato in tutta sicurezza con le fiamme, ma era pur sempre fuoco. Quindi mi preoccupavo di mettermi sempre tra il fuoco e gli altri attori, un po’ come avrebbe fatto Jack. Ci sono stati molti momenti in cui ero col Randall o la Kate adolescente, ed ero preoccupato. Due giorni di riprese di un incendio controllato… volevo solo che tutti tornassero a casa sani e salvi.

Quando dice cose del genere mi viene difficile distinguere Milo da Jack, forse perché c’è un po’ di Jack in tutti noi. Comunque, un altro aspetto difficile del girare quella scena è stato il dover fingere di stare più o meno bene una volta uscito da quella casa in fiamme. Gli autori volevano che pensassimo che non sarebbe morto di lì a poco, e hanno detto a Milo di tossire il meno possibile. Ci hanno dato una piccola speranza, e poi ci hanno dato la mazzata finale. Come se la morte di Jack di per sé non fosse drammatica e crudele abbastanza.

Ho dovuto mostrare un minimo di disagio, ma non si doveva pensare che sarei morto di lì a poco. Tuttavia, le statistiche dei veri incendi dimostrano che la realtà è un’altra. In un incendio del genere, sarebbero bastati due respiri profondi e sarebbe stata la fine.

Gli è poi stato chiesto se, secondo lui, Jack sapesse che qualcosa non andava. È una cosa che mi sono chiesta anche io sinceramente, e conoscendo il personaggio penso che sia più che possibile. Sicuramente non avrebbe voluto far preoccupare Rebecca, ma dalle sue espressioni e dai suoi gesti secondo me si capiva che lui sapesse di non stare bene come diceva il dottore. Anche Milo la pensa così:

Credo lo sapesse. Era lì, in quella stanza, con sua moglie, ma nel profondo non voleva che lei fosse con lui quando sarebbe successo. Non so se lo sapesse davvero, ma penso di sì.

Nemmeno il cast sapeva fino all’ultimo come sarebbe morto papà Pearson. Quanto Ventimiglia ha scoperto che il suo personaggio sarebbe sopravvissuto alle fiamme e morto in ospedale, ha detto di essere rimasto sorpreso e di essersi congratulato con l’autore Dan Fogelman:

Dan non ci dà mai una risposta ovvia, ma non rende nemmeno le cose troppo complicate o difficili da capire e accettare per noi attori. Il modo in cui ha creato questi momenti è meraviglioso. Sono perfetti. È difficile dire che qualcuno abbia avuto una “morte perfetta”, ma è stato un momento estremamente reale. Insomma, sua moglie sta mangiando un Mars quando scopre che è morto. Chi altri potrebbe scrivere una cosa del genere se non il nostro Dan? E’ stata una fine straziante, ma anche bellissima.

Direi più straziante che bellissima, Milo. Il mio cuore spezzato ne è una prova.

Milo Ventimiglia parla del futuro di Jack in This Is Us

È strano scrivere un titolo con le parole “futuro di Jack” dopo che abbiamo visto la sua morte. Ma come sappiamo This Is Us è formato da tanti flashback, ed ora anche da flashforward, quindi non dobbiamo dire addio all’uomo perfetto che abbiamo conosciuto. Sempre parlando della scena della sua morte, Milo ha detto:

È stato un sollievo, ma non finirà il peso che questa disgrazia getta sulla serie. Però posso dire che, per me, è un sollievo che finalmente sappiate tutti com’è morto. Non devo più custodire questo segreto. E posso dirvi una cosa: non è la fine, per Jack. C’è ancora molto da scoprire, su di lui.

Questa cosa un po’ mi rincuora, lo ammetto. E mi fa piacere anche sapere che il cast ha guardato l’episodio insieme. Milo ha pure confermato che hanno pianto tutti:

Appena è finito, ci siamo abbracciati tutti. E anche se era l’episodio della mia morte, il peso lo portavano Mandy (Moore), Sterling (Brown) e tutti gli altri. Per non parlare della scena con Tess, dello sguardo al futuro di Randall e di sua figlia. Un episodio davvero stupendo.

L’intervista si è poi chiusa con una domanda molto delicata riguardo a Kate. Lei si sente in colpa per la morte del padre, perché sente che se non avesse pianto per il cane lui sarebbe ancora vivo. Secondo Milo dovrebbe perdonarsi:

Non dovrebbe affatto sentirsi in colpa. Jack non è morto perché lei piangeva e voleva il suo cagnolino. È stata una scelta del padre, così come quella di portar fuori i tesori della famiglia, i ricordi che rischiavano di andare persi nell’incendio. Kate deve solo perdonarsi. E il momento in cui confessa a Toby che sarebbe piaciuto molto a suo padre e che l’ha salvata, è stato bellissimo.

Se siete arrivati alla fine dell’intervista senza commuovervi, vi meritate una medaglia. La morte di Jack Pearson è qualcosa che non dimenticheremo facilmente, e che ci perseguiterà per un po’. Almeno per me sarà sicuramente così.

Martina

 

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