How To Get Away With Murder – Recensione 3×12
Con “Go Cry Somewhere Else” è ufficialmente iniziato il mese che ci porterà dritti verso il finale di stagione di How to get away with murder, e se il buongiorno si vede dal mattino, ennesimo sconvolgimento traumatizzante ci aspetta dietro l’angolo.
Con un Frank quotato altissimo come innocente e una Anna Mae che non avrebbe MAI e poi MAI fatto del male, volontariamente, al suo cucciolo, l’interrogativo su questa morte cresce episodio dopo episodio.
Falsissima la pista che che incrimina Nate, Laurel completamente fuori controllo e Oliver in preda all’isteria ,abbiamo un quantitativo di argomenti di cui parlare che rotoloni regina VE STO A DI FERMATEVE.
#SaraEIlRomano
Finalmente Annalise è tornata un minimo in se stessa, e come volevasi dimostrare, avesse voluto uscire dal carcere fin dall’inizio ci sarebbe riuscita a mani basse, anche se questo le ha procurato una faccia da far concorrenza ad un inesperto che si è trovato su un ring Tyson.
Più che per se stessa penso che abbia deciso di passare all’offensiva per prendersi cura della madre, che ormai con il cervello inizia a vacillare, poi la scarsa fiducia che ripone nel padre l’ha aiutata a far riaccendere una lampadina in quella testolina completamente fulminata dalla morte di Wes.
In un mare di cavolate dette proprio dal padre come “Sei un egoista” una cosa buona da quella bocca gli è uscita:
Grazie per averci aiutato!
Passiamo a Laurel che appena dimessa dall’ospedale dovrebbe essere internata in un manicomio, un po’ tutti abbiamo passato la sua fase, ma nonostante questa uscita folle l’ho adorata nel suo delirio.
E-P-I-C-A.
Penso che siano le parole che tutti noi vorremmo sputare fuori ad un funerale quando salta fuori il classico parente disperato che non si vede e non si sente da secoli, quindi GRANDE LAUREN.
Ultimo ma non certo per importanza: Oliver.
Stiamo scoprendo tanti lati di questo personaggio, e dallo stinco di santo che credevamo, scopriamo un bugiardo molto credibile.
Connor non ha tutti i torti, prima il college, poi questa capacità di mentire davanti ai federali, per non parlare della scoperta della copia dei tabulati telefonici di Annalise.
Questo personaggio si sta fingendo innocente per non destare troppi sospetti?
Potrebbe darsi ma se così fosse, lo scopriremo presto, tutta questa tensione sulle sue spalle lo sta facendo crollare, tra attacchi d’ansia e crolli nevrotici per quanto ancora potrà andare avanti?
Tra i miei dubbi non posso negare di averlo amato in questa scena:
You are a horrible person and you need to leave
Grande Oliver, sei meritevole di tutta la mia stima!
Bene ragazzi, anche per questa settimana è davvero tutto, noi ci torniamo con il tredicesimo imprendibile episodio!
-Sara
How to get away with murder Italia