Toy Story 4
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Toy Story 4 – Recensione

Lo abbiamo atteso per ben nove anni e finalmente, il 26 Giugno sbarca nelle sale italiane uno dei film d’animazione più amata di sempre: Toy Story 4.

Noi Redheads abbiamo avuto la fortuna di vederlo in anteprima esclusiva a circa una settimana dalla sua distribuzione e vogliamo parlarne -senza spoiler-, con voi!

Toy Story 4

Toy Story 4: un film per tutti gli Andy che non sono mai cresciuti

Toy Story 4 è, sì, un film per bambini ma anche e soprattutto per tutti i fan che lo attendono da nove anni e che, in sala, durante la visione, si sentono di nuovo gli stessi bambini di un tempo, come se questo non fosse mai davvero trascorso.

Ed è infatti proprio da nove anni fa che Toy Story riprende a raccontare la sua storia, riportando sul grande schermo un personaggio di cui avevamo sentito la mancanza nel terzo film: Bo Peep.

Dopo un breve ma importante salto nel passato, la pellicola ci raggiunge, arrivando sino ai giorni nostri dove, conservando tutti gli aspetti che abbiamo sempre amato nella storia straordinaria di questi giocattoli che ormai sono un po’ anche i nostri, e non solo di Andy e Bonnie, si adegua ad un pubblico cresciuto, con un senso dell’umorismo diverso.

Un senso dell’umorismo che ci accompagna per tutta la sua durata, facendo esplodere la sala in un boato di risate in svariate occasioni.
I nuovi personaggi sono un mix di dolcezza e risate, e Forky riesce subito a farsi voler bene. Un ‘giocattolo’ su cui forse non avremmo scommesso ma che non perde tempo a far breccia nel cuore di grandi e piccini.
A contribuire all’ironia del suo personaggio è senza ombra di dubbio il doppiaggio; la voce di Luca Laurenti calza a pennello e riesce a dare la giusta intonazione a quello strambo utensile che si ritrova improvvisamente ad essere un giocattolo.

Toy Story 4

Non mancano poi momenti di divertimento più cupo (insomma, pensandoci da adulti, quanti di voi sarebbero felici se il suo giocattolo prendesse vita?), un po’ come era già avvenuto nei film precedenti ma che in questo caso, con l’arrivo nelle sale de La bambola assassina ha fatto leva su un tipo di ‘giocattoli inquietanti’ un po’ diversi.

Toy Story 4

A riprova che il film è stato pensato per quella generazione di ragazzi cresciuti con le meravigliose avventure di Woody e Buzz, tra i giocattoli sperduti troviamo ricordi d’infanzia di tutti i ragazzi che sono stati bambini negli anni 90, come ad esempio le ballerine volanti.

Ma Toy Story non sarebbe Toy Story se oltre a raccontarci una storia incredibile e a donarci qualche risata non ci facesse anche piangere e riflettere un po’. E così il film ci insegna ancora una volta il valore dell’amicizia, di quella ritrovata, di quella che non abbiamo più e di quella che invece è sempre stata con noi. Ci insegna l’attesa. Ci insegna che dietro un comportamento all’apparenza spietato non c’è altro che un cuore spezzato spinto dal desiderio di non esserlo più. Ci insegna a lasciar andare, come aveva già fatto con il finale di Toy Story 3. E ci insegna che, non importa quanti anni siano passati e se ora facciamo finta di accompagnare i nostri figli al cinema a vedere il nuovo film d’animazione, ci troveremo sempre a versare qualche lacrima davanti allo schermo.

Perché inevitabilmente, sul finale, ci ritroviamo tutti a piangere e a salutare i nostri amici di una vita ed, in un certo senso, quell’infanzia ormai lontana che Toy Story 4 ci ha dato l’opportunità di vivere per un po’, ancora una volta.

Se volete acquistare i biglietti per andare a vedere Toy Story al cinema, dal 26 Giugno, potete farlo qui —> Biglietti

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Toy Story 4

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.