Vicino all'Orizzonte - Recensione
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Vicino all’Orizzonte – Recensione

Ciao ragazz* e benvenuti nella recensione di Vicino all’Orizzonte, film tratto dall’omonimo bestseller internazionale di Jessica Koch, che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima a Roma, grazie a Team World.

Inizio subito col dirvi che non si tratta del classico young adult a cui siamo stati abituati negli anni. La storia, infatti, si basa su un’esperienza vissuta realmente dalla scrittrice del romanzo e tratta quindi di personaggi ed avvenimenti reali, che riescono a rendere Vicino all’Orizzonte una pellicola ed un romanzo ancora più struggenti.

Recensione Vicino all'Orizzonte

Vi anticipo subito che purtroppo, a differenza delle altre recensioni in anteprima, questa non sarà spoiler free in quanto il punto focale della trama è qualcosa che ci è stato tenuto nascosto per farci vivere la storia e la scioccante rivelazione insieme a Jessica.

Se non avete ancora visto il film o letto il libro e non volete rovinarvi la storia, vi invito a fermarvi qui.

Recensione Vicino all'Orizzonte

Cominciamo questa recensione di Vicino all’Orizzonte, dall’inizio del film quando i due ragazzi si incontrano e basta un gioco di sguardi per far scoccare la scintilla e far innamorare i telespettatori.

Danny, interpretato da Jannik Schümann, è un ragazzo bellissimo che riesce a far breccia nel cuore di Jessica, interpretata da Luna Wedler, facendole immaginare di essere di fronte al principe azzurro in persona.

Il rapporto tra i due scorre velocemente nella prima parte della storia, dimostrando presto a Jessica che Danny non è poi perfetto come crede.

Per buona parte della prima metà del film, Danny ricorda molto il classico bad boy al quale tutto è permesso; ci troviamo spesso di fronte a dei suoi repentini cambi d’umore o avvenimenti sospetti, che la protagonista lascia correre senza porre troppe domande.

Ma per quanto, ad un primo impatto, Danny possa sembrare il classico cattivo ragazzo dei film romantici, c’è molto dentro di lui che lo rende diverso da qualsiasi altro protagonista e che, ad un certo punto del film, ti porta a capire perché Jessica lo amasse così tanto, nonché il motivo di quei cambiamenti d’umore, all’apparenza così insensati.

Piccoli indizi su ciò che nasconde vengono seminati per tutta la pellicola, dalle cicatrici sulla schiena al non volere che lei tocchi la sua ferita, ma la rivelazione è comunque profonda ed incredibilmente dolorosa, soprattutto se pensiamo che Danny non è un personaggio di fantasia, ma esiste realmente.

Danny è sieropositivo, e questa non è neanche la cosa peggiore che gli sia mai accaduta. Il suo passato e ciò che lo hanno portato ad ammalarsi, sono molto più terribili della sua malattia.

Proprio per questo, Vicino all’Orizzonte ti porta ad osservare le cose con un’altra prospettiva, a guardare la vita con occhi diversi e a godere di ogni attimo, perché non tutto è scontato ed il tempo, spesso, scorre più veloce di quanto immaginiamo. Proprio come accade a Danny e Jessica, che si ritrovano a dover vivere il loro amore a pieni polmoni, consapevole che il tempo a loro disposizione non è poi molto. Ed infatti, tra giornate meravigliose, compleanni e un amore in grado di strapparti l’anima, ciò che sembrava essere un incubo irrealizzabile comincia a materializzarsi tra i due innamorati, con tutta la sua terribile inevitabilità. Le cose cominciano presto a degenerare, portandoci di fronte a qualcosa che forse, dal trailer, non avremmo mai immaginato: l’imminente morte del protagonista.

Ciò che mi è piaciuto e che ci tengo a dire in questa recensione di Vicino all’Orizzonte, è il modo in cui Danny si è battuto per far sì che Jessica continuasse a vivere la sua vita e fosse felice, nonostante l’inevitabile fine che lo attende. La sua risposta al se muori tu, muoio io è stata uno dei momenti più forti del film, e credo che Jessica Koch volesse dimostrare proprio questo a Danny, ovunque lui sia. Lei è andata avanti, si è sposata ed ha avuto un figlio, ma non ha dimenticato Danny. Danny è sempre nel suo cuore e grazie a lei, continuerà a vivere per sempre nelle pagine del suo libro e nelle battute di Jannik.

Per questo, nonostante Vicino all’Orizzonte sia una storia d’amore tra due adolescenti e cominci con quello che ha tutta l’aria del bel tenebroso bad boy è molto, molto di più. È una storia che merita di essere raccontata; una storia che parla di anime spezzate e di un amore in grado di superare ogni cosa, persino l’orizzonte.

Vi ricordo che il film esce oggi, 24 ottobre, in tutte le sale italiane e che potete trovare il romanzo in tutte le librerie, edito da Piemme.
Lo avete già visto? Andrete a vederlo?
Lasciateci i vostri pareri qui sotto! E, se non lo avete ancora visto ma avete intenzione di andare al cinema, ricordate di portare con voi una scorta di fazzoletti!

Veronica

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