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Xo Kitty 2 – recensione: risate, amore e un pizzico di mistero

Xo Kitty 2 – RECENSIONE

Circa un anno e mezzo fa, avevamo lasciato la vivace ma incasinata Kitty Song Covey su un aereo, pronta a fare ritorno in America, dopo essere stata espulsa dal prestigioso liceo internazionale, con sede a Seul, KISS.

Quando però, il 16 gennaio, l’abbiamo ritrovata in “Xo Kitty 2”, fortunatamente abbiamo constatato la sua riammissione, ma anche la presenza di numerosi drama ancora irrisolti.

Poco prima della partenza, il ricco e viziato nemico-amico Min Ho le aveva infatti confessato il suo amore, ma lei lo aveva respinto, Yuri, amica per la quale aveva iniziato a provare un sentimento, si era invece ricongiunta con la fidanzata Juliana e infine, come se non bastasse, aveva scoperto delle novità su sua madre e sul periodo trascorso da quest’ultima in Corea, quarant’anni prima.

Date queste premesse, poteva aspettarci solo un gran caos, che però, esattamente come nella prima stagione, “Xo Kitty” ha saputo trattare con bravura, delicatezza, ma anche la solita leggerezza che la contraddistingue.

Connettersi con le proprie origini

Quando aveva scelto di trasferirsi per un anno in Corea, Kitty lo aveva fatto non solo per rincontrare il suo primo ragazzo Dae, ma anche e soprattutto per riconnettersi con le proprie origini, in particolare con sua madre, scomparsa troppo presto.

Ebbene, dopo aver, nella prima stagione, esplorato soprattutto le amicizie che Eve Song si era fatta quando, da adolescente, aveva vissuto la medesima esperienza della figlia, nella seconda, scopriamo anche che proprio a Seul, quarant’anni prima, la donna aveva ritrovato la parte della famiglia che – per via di alcune incomprensioni – non aveva mai avuto l’opportunità di conoscere.

Ed è così che, proprio riavvicinandosi a loro, Kitty scopre ancor di più le sue radici e rafforza alcune caratteristiche che la rendono unica, permettendo, nel mentre, anche a noi di conoscere meglio la cultura coreana, in tutta la sua bellezza.

In questa stagione però, non viene tralasciato nemmeno il presente, poichè tra un disastro e l’altro, l’impacciata Kitty rincontra il fidanzato di sua sorella, nonchè protagonista della saga “Tutte le volte che ho scritto ti amo” Peter Kavinsky, che nella sua breve permanenza in Corea, contribuisce a ricordarle chi è e da dove viene tutta la sua forza.

Un amore già segnato in partenza

I primi tempi dopo il ritorno di Kitty a Seul, a creare grande scompiglio nella sua vita – e in seguito anche in quella delle persone che la circondando – sono però i sentimenti che ancora prova per l’amica Yuri, i quali, nella prima stagione, le avevano permesso di scoprire meglio la sua sessualità e fatto lasciare Dae.

La situazione, per la giovane americana, infatti, inizialmente non è per nulla facile, visto che, per quanto si sforzi di non pensare a Yuri in quel modo, è costretta a convivere con lei e la sua fidanzata Juliana.

Ma il tutto degenera definitivamente quando, durante un momento di forte commozione, le due si lasciano prendere e si baciano, per poi pentirsene quasi all’istante.

Yuri infatti comprende di aver fatto un errore e di amare unicamente Juliana, ma quest’ultima, quando lo viene a scoprire, la lascia, mentre Kitty non desidera altro che riavere indietro la sua amica, tanto che, pian piano, il sentimento amoroso va a scemare.

Rimane però la bellezza di un amore, che per quanto già segnato in partenza, ha aiutato Kitty ha scoprire sè stessa e la sua sessualità.

Da nemici ad amici ad innamorati

Infine, nel marasma generale, in questa seconda stagione, vi è una persona che emerge come confidente di Kitty, mettendo persino in secondo piano sè stesso, pur di starle vicino e sostenerla passo dopo passo, ovvero Min Ho.

Il ragazzo ricco e viziato, che nella prima stagione, dopo averla mal sopportata per un certo periodo, aveva finito per innamorarsi follemente di lei, infatti, in questa seconda, nonostante il cuore spezzato, si dimostra un vero amico e nonostante tenti di dimenticarla, con i suoi dolci gesti conferma, episodio dopo episodio, di amarla davvero.

E alla fine, senza neanche rendersene conto, Kitty inizia a ricambiarlo, tanto che quella che, nella prima stagione, era prettamente attrazione, si trasforma in amore.

Il loro è uno slowburn d’altri tempi, tanto che non scatta nemmeno il bacio, ma mi ritengo comunque soddisfatta perchè la chimica e la tensione sono palpabili.

Senza contare che il tutto è ovviamente condito col poetic cinema classico dei k-drama.

Superfluo poi evidenziare come, ogni parallelismo con Peter e Lara Jean, ci convinca ancor di più di quanto loro siano costruiti per essere endgame.

Ma per averne la conferma, dovremo attendere la terza stagione, non ancora annunciata, ma piuttosto ovvia, visto il finale di questa.

In conclusione, “Xo Kitty” si conferma una serie carica di leggerezza e spensieratezza, ma in grado comunque di regalare grandi emozioni, quindi non vediamo l’ora di vedere come proseguirà.

VOTO : 8.5/10

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Giada

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