Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in un nuovo appuntamento con Movieland: obviously no spoiler! Oggi parliamo del film vincitore dell’Oscar al miglior film internazionale, ovvero Io sono ancora qui. Non si dovrebbe mai scrivere a caldo una recensione ma, mai come oggi, ho le idee molto chiare e le racchiudo in una semplice parola: bellissimo.
Io sono ancora qui

Questo film rappresenta esattamente ciò che intendo con il termine cinema: una storia realmente accaduta che strazia il cuore, ma che allo stesso tempo ti riempie ed esci dalla sala dicendoti che film come questo valgono il prezzo del biglietto.
Le vicende sono ambientate nel Brasile del 1971, in cui vige una rigida dittatura militare. La protagonista è una madre che si vede costretta ad affrontare la vita di petto quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da una terribile violenza.
Quando soffri e gioisci insieme ai personaggi sai che il film è qualcosa di più di una semplice pellicola impressionata, è un messaggio, un’emozione che ti prende e che ti porti dietro nei giorni seguenti. Questo film porta sul grande schermo una storia di cui si parla poco e niente e ti mostra come le guerre non si combattono solo con le armi, ma anche, banalmente, con piccoli grandi gesti. Ci mostra come davanti agli eventi avvolte catastrofici della vita possiamo scegliere cosa fare, fermarci a guardare indietro oppure elaborare tutto il dolore e poi fare il massimo possibile per rendere il futuro migliore. Come si suol dire: se hai solo limoni, fatti una limonata!
Un film che parla di lotta e resistenza, ma soprattutto un film che mostra come sia possibile reinventarsi e vivere una vita piena nonostante tutto e tutti. I sorrisi inaspettati del film ti fanno capire tanto non solo della pellicola ma, molto più in generale, della vita. La storia di una donna che avrebbe potuto chiedere vendetta ma ha preferito lottare per la verità. Una donna che avrebbe potuto lasciarsi andare allo sconforto totale ma ha scelto di lottare.
Film come questo fanno bene al cuore e al cervello, si impara molto del genere umano, con luci e ombre è chiaro e si imparano spaccati di storie passate e lontane. Questa è arte, questo è cinema!
Sara