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13 Reasons Why – Recensione 2×13

Ciao ragazzi, eccoci qui a parlare dell’ultimo, criticatissimo ultimo episodio di 13 Reasons Why.

Ne ho sentite davvero di tutti i colori prima di arrivare a questo episodio, mi ero spoilerata alcuni degli avvenimenti più shockanti quindi diciamo che sono partita abbastanza prevenuta nei confronti di questo Addio, titolo originale Bye.

Contro ogni aspettativa devo dire che l’episodio nel complesso mi è piaciuto e ho trovato l’intera stagione molto più gradevole rispetto alla prima (per l’evoluzione e l’approfondimento dei personaggi che era stata tralasciata nella prima stagione) ma gli ultimi cinque minuti hanno rovinato tutto.

Hanno rovinato 13 (quasi) episodi  molto belli e voglio iniziare a spiegarvelo con una lista dei perché mi ritrovo a dirvi questo:

  • Perchè Clay è rimasto con la pistola in mano ad attendere l’arrivo della polizia? Non poteva gettarla a terra e rientrare (okay, avrebbero trovato le impronte ma sempre meglio di rimanere lì, con la pistola in mano, no?) oppure poteva nasconderla. Inventarsi qualcosa. Ma rimanere lì, fermo, che senso ha avuto?
  • Dov’era Tony? Due minuti prima era al ballo e due minuti dopo in macchina. E soprattutto, conoscendo i rischi che corre per essere stato ammonito due volte, perché è sempre lui che deve mettersi in queste situazioni quando tutti hanno la macchina?
  • JESSICA! CHE COSA FAI? L’ho amata per l’intera stagione e tifavo moltissimo per lei ed Alex, per quanto fosse chiaro che lei amasse ancora Justin e la cosa possa essere comprensibile non ho apprezzato affatto il modo in cui si è comportata. È stata lei a baciare Alex e due minuti dopo lo ha abbandonato per andare da Justin. Non si fa.
  • E Justin… ho amato anche lui e capisco che liberarsi da una dipendenza non sia semplice ma dopo tutto quello che è successo, possibile che lui continui a commettere gli stessi errori? Prima non aveva nulla da perdere ma ora ha davvero molto in ballo.
  • Perché Clay deve essere sempre il salvatore del mondo?
  • E perché di mille canzoni esistenti, devono mettere proprio quella che siamo sinceri, la maggior parte del pubblico non aveva mai sentito prima di vedere 13RW.
  • E riguardo quella scena, perché la Liberty High è piena di ragazzini psicopatici? Sono ragazzini e sono in grado di fare cose terribili. Ciò che ha fatto Bryce e ciò che ha fatto Monty… beh, ne parleremo tra poco.

Parliamo prima delle cose positive che questo episodio ci ha regalato. È stato un addio, una sorta di inizio dopo la fine (dato che la vera fine di questa stagione è stata lo scorso episodio, con la fine del processo) tant’è che vediamo Clay terminare quel tatuaggio cominciato nel primo episodio.

Se inizialmente lui riesce a farsi solamente una virgola, segno che non è pronto a “mettere un punto” a quella storia, ad Hanna, ora finalmente riesce  a farlo, in tutti i sensi. Mi è piaciuto molto il discorso alla sua veglia, il modo in cui ha ammesso di amarla e ha capito che può lasciarla andare, pur continuando ad amarla (mi dispiace solo abbia usato le parole di Skay, per farlo) e mi è piaciuto il suo addio con Olivia Baker. Forse, se davvero si fossero conosciuti quando Hanna era ancora in vita, le cose sarebbero andate diversamente e allo stesso modo, se avessero trovato prima la sua lista di “11 ragioni per non farlo” in cui Clay compariva ben due volte.

Ho apprezzato anche il fatto che i genitori di Clay abbiano deciso di adottare Justin, cosa che comunque mi aspettavo praticamente dal primo episodio (anche se, in vista di una terza stagione, non so se saranno ancora della stessa idea quando scopriranno -perché sono certa che lo scopriranno- che si fa ancora di eroina) e i momenti di spensieratezza al ballo. Fare qualcosa da normali teenager era ciò che avevamo bisogno di vedere ad un certo punto. Niente drammi, niente stupri, niente risse, niente morte. Solo un gruppo di ragazzi che si divertono e che  tornano a sorridere dopo tutto ciò che è successo nella loro vita.

Ma ovviamente non siamo in un film Disney ed in 13 Reasons why le cose devono sempre prendere una piega drastica ed è qui che entra in gioco Tyler e quella scena.

Innanzitutto devo dire che mi sono sentita profondamente dispiaciuta per lui. È un ragazzo problematico e proprio qualche episodio fa ci era stato dato un indizio sul fatto che, se non fosse stato seguito costantemente, avrebbe potuto avere dei problemi, e il programma che aveva seguito sembrava davvero aver funzionato e avergli dato una prospettiva diversa della vita. Ma la Liberty High School sembra popolata da mostri, non da studenti, e tutto quello che ha guadagnato gli è stato strappato via, con la forza in un atto che non ha nessuna giustificazione.

Un atto dettato solamente dalla violenza. niente di più. Una violenza inaudita e priva di fondamenta, guidato dalla rabbia e dalla voglia di avere un capro espiatorio. Non vi parlerò nel dettaglio di quella scena che ha sconvolto molti di voi e che è stato chiaramente un tentativo dei produttori di far parlare ancora di più di questa serie, di shockare lo spettatore ancora una volta, così come aveva fatto nella scorsa stagione con lo stupro di Hanna e con la scena del suo suicidio. Era una scena che avremmo potuto evitare, potevamo evitare che Tyler venisse trattato in quel modo e che volesse quasi emulare Tate Langdon di American Horror Story facendo una strage a scuola (che tra l’altro era stata la mia prima ipotesi quando ho sentito parlare di questa ipotetica scena shockante) e che è solo un’espediente per la prossima stagione. Credo che senza questo elemento la stagione sarebbe potuta terminare in modo migliore, ricevendo il consenso di molti più fan.

Nel complesso comunque la stagione non mi è dispiaciuta, anche se i cattivi non hanno pagato per le loro azioni e sono certa che continueranno a non farlo nell’eventualità di una prossima stagione.

E voi cosa ne pensate? E soprattutto, qual è la vostra opinione su quella scena tanto discussa!

Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina facebook. Noi vi salutiamo e vi invitiamo a seguirci ancora, chissà che l’anno prossimo non saremo nuovamente qui per parlare con voi della terza stagione.

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.