Movieland: obviously no spoiler – Perfect Days
Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in Movieland: obviously no spoiler, che è ufficialmente diventata una rubrica! Per questo periodo sfornerò appuntamenti su appuntamenti per riuscire a mettermi in pari con le uscite del cinema. Una volta recuperati i film di cui vi voglio parlare, vorrei arrivare a far uscire gli appuntamenti una volta a settimana. Tornando a noi, per questo appuntamento ho scelto di parlarvi di un film che ha entusiasmato la critica ma non troppo me: sto parlando del gioiellino giapponese Perfect Days.
Perfect Days
Questo film può piacere o non piacere, ma di certo ha un grande punto a suo vantaggio: lo stile clamoroso e una profondità tale che non serve neanche spiegarla a parole. Abbiamo, tuttavia, anche dei lunghissimi momenti di silenzio e a larghi tratti il mio pensiero era questo: “Tutto bello, ma quindi?”
Diciamo che quando guardo un film, se si sceglie di inserire una storyline, mi piacerebbe che questa venga esplorata e non buttata in mezzo e poi lasciata morire in sospeso. Alla fine della pellicola, uscendo dalla sala, ho guardato la mia amica e le ho chiesto se aveva notizie sull’uscita del secondo episodio, perché davvero, io, ancora oggi, sto cercando delle risposte!
A distanza di tempo credo che il regista non volesse approfondire certi temi e certi personaggi perché avrebbe distolto il nostro sguardo da quello che voleva essere il vero e proprio significato profondo del film, ma c’era una potenza tale in alcune scene che non spiegare letteralmente niente è a parer mio un peccato!
Con Perfect Days entriamo nella routine quotidiana di un’addetto alle pulizie nei bagni pubblici di Tokyo, Hirayama e impariamo ad apprezzarne pregi e difetti. Wim Wenders sembra urlarci addosso che il giorno perfetto non esiste e anche se cerchiamo di rendere controllabile la nostra vita, qualcosa di diverso succede ogni giorno e noi possiamo solo imparare a reagire agli eventi che si susseguono. Impariamo inoltre ad apprezzare le persone per quello che sono, con luci ed ombre perché così come non esiste un perfect day, non esiste la persona perfetta. Ciò che rende perfetto il genere umano è proprio il difetto.
Sara