Movieland: Obviously no spoiler – Inshallah A Boy
Poter parlare di film come Inshallah A Boy è uno dei motivi per il quale ho voluto creare una rubrica come Movieland: Obviously no spoiler. Difficilmente mi lascio andare a commenti molto positivi sui film, ma questo è davvero speciale.
Inshallah A Boy
Inshalla a boy è una pellicola importante da guardare al giorno d’oggi e il fatto che io ci sia letteralmente incappata per errore fa capire in che mondo viviamo: non è affatto un film di cui si è sentito minimamente parlare o che si trova nei maggiori cinema, è una pellicola dimenticata dal mondo e non se lo merita affatto! È un film drammatico che racconta la vita di una donna che combatte per i suoi diritti e per proteggere sua figlia.
Veniamo catapultati in una cultura distante anni luce e fortemente condizionata dall’aspetto religioso, ovvero l’Islam. Vengono affrontati temi quali la morte, l’aborto, la ribellione, la sessualità e la grande differenza culturale tra uomo e donna, non a caso Inshallah a boy è la traduzione di “Se dio vuole maschio”.
Tante tradizioni sono un pugno allo stomaco, tante affermazioni rasentano la follia totale ma si ha la consapevolezza che le cose possono cambiare se si fa sentire la propria voce. Il film è un grido di speranza e non propone una totale rottura con il passato, anche perché sarebbe utopica al momento, ma vuole iniziare con dei piccoli passi per dare un minimo di libertà di scelta e dignità a chi non ce l’ha.
Il film non annoia mai, inizia a bomba e non molla quel ritmo neanche per un secondo. Si susseguono una serie di eventi che lasciano la bocca aperta e la tensione è palpabile per tutta la durata del lungometraggio che non molla, neanche per un secondo, lo spettatore, dandogli un respiro di sollievo solo e soltanto una volta raggiunti i titoli di coda del film.
Fate del bene a voi stessi e fate in modo di recuperare questo piccolo grande gioiello cinematografico!
Sara