Movieland: obviously no spoiler – Estranei
Altro giro, altra corsa! Eccoci tornati con Movieland: obviously no spoiler per parlare di Estranei, un film che ancor prima di uscire era già stato decretato come un successo per la presenza di Paul Mescal e Andrew Scott. Un cast pieno di stelle per un film che ha sicuramente tanti pregi, ma sopratutto tanti, troppi, difetti.
Estranei
Entri al cinema pensando di vedere una romantica storia d’amore omosessuale e invece ti ritrovi davanti un saggio illuminante sulla malattia mentale. Scherzi a parte, non ho letteralmente mai visto un film che spiega così bene la dissociazione. A tratti vengono i brividi e l’angoscia perché cadiamo anche noi in quel mondo e quando ci viene strappato via viviamo la stessa frustrazione del protagonista. Andrew Scott è stato impostato in modalità devasto: grazie alla sua interpretazione intima colpisce al cuore della gente prendendolo a mazzate, mentre Paul Mescal è un abbraccio caldo nel quale è sempre un piacere rifugiarsi.
A mio avviso, diverse note dolenti come l’ovvietà del finale, già scritto prima della metà del film e la troppa distorsione. Chiarissimo che stiamo parlando di malattia mentale, ma è un film che fa perdere la concezione del reale e a volte io stessa mi perdevo all’interno della narrazione e questo mi portava a subire un po’ il film concedendomi qualche distrazione. Inoltre permettetemi di dire che non condivido il mondo in cui è stata rappresentata la comunità LGBTQ+: diciamo che almeno uno dei due sarebbe potuto essere rappresentato un pochino più stabile mentalmente e meno che mai ho apprezzato la conclusione sulle note di The power of love.
Il film è stato apprezzato tantissimo da Mymovies, quotandolo 3,94 e dalla critica, ma personalmente non condivido a pieno l’entusiasmo per una pellicola certamente ben fatta, ma che in più di qualche aspetto avrebbe potuto fare qualcosa di meglio. Molti apprezzano il perdersi completamente dentro la pellicola, ma personalmente preferisco una narrazione più lineare.
Estranei sicuramente invita a riflettere e pone l’accento su tematiche complesse raramente esplorate nel mondo del cinema: questo, nonostante il mio parere, lo rende unico nel suo genere.
Sara