Cos’è successo al Best Movie Comics And Games 2023
Il Best Movie Comics And Games del 2023 che si è tenuto sabato 10 e domenica 11 giugno a Milano si è chiuso sulle note delle canzoni di Cristina D’Avena con ben oltre 7000 presenze, tanto che è già stata confermata l’edizione del 2024! Noi eravamo presenti nella giornata di domenica e in questo articolo vi spiegheremo cos’è successo.
Best Movie Comics and Games 2023: il panel de L’amica geniale
Sia Margherita Mazzucco (L’amica geniale) che il cast di Mare fuori sono stati intervistati da Himorta (Antonella Arpa) e Giorgio Viaro, mentre Lorenzo Zurzolo (Niccolò in Baby, Daniele in Prisma) da Marta Perego. Tutti i protagonisti sono stati premiati con il premio della manifestazione, per via del successo delle loro serie e la loro bravura nei ruoli. Noi vi riporteremo alcuni dei momenti salienti di ogni panel.
Com’è arrivata Elena?
Mazzucco:
Elena è arrivata un po’ per caso, perché mi ricordo che facevano provini per tutta Napoli (nelle scuole, per strada) e mi ricordo che tutti i miei compagni di classe avevano fatto questo provino e io avevo 14 anni. Ho detto: “Va bene, dai, proviamo a fare questa cosa”. Faccio questo provino, me ne dimentico pure, perché ho detto: “Be’, figurati, non andranno mai a prendere me, non ho mai fatto recitazione”. E un mese dopo invece chiamano mia mamma e le dicono: “Guardi che Margherita è rimasta fra gli ultimi dieci, dovrebbe fare il provino col regista”. Mia mamma ha detto: “No, quella Margherita sta al mare con il padre, non fa niente” e loro hanno insistito. Hanno detto: “Guardi signora che è importante”. Sono andata a fare questo provino, ho conosciuto Saverio Costanzo (provino che mi ricordo è durato 3 ore) e poi dopo mi hanno detto: “Non ti abbronzare quest’estate, ci vediamo a settembre”. Un incubo. Ma mi sono messa la protezione 50 e sono andata al mare.
Il momento più difficile sul set de L’amica geniale?
Mazzucco:
Ce ne sono stati tanti, però mi ricordo che nella terza stagione avevo un po’ paura di fare la mamma, perché dovevo interpretare un personaggio di trent’anni mentre io ne avevo diciotto e non avevo mai avuto né figli né mariti, quindi era un po’ complicato. Abbiamo fatto tante prove con le bambine, che erano un po’ delle piccole sorelle. È stato difficile girare con dei bambini, erano piccoli. È stata una grande sfida: dovevo occuparmi della casa, della cucina, del marito.
Che rapporto avevi con l’attrice che interpretava Lila?
Mazzucco:
Subito c’è stata della chimica fra di noi. Abbiamo passato tutto il primo anno insieme, eravamo in hotel insieme; nessuno mi poteva capire meglio di lei, stavamo vivendo la stessa esperienza. Lei aveva pure un anno meno di me. Eravamo un po’ Lila ed Elena. Siamo così noi, siamo molto diverse, però c’era quella chimica sul set che serviva poi alla serie.
Quando vi hanno scelto ai provini avevano già visto in voi quei personaggi, quindi?
Mazzucco:
Sì, mi ricordo che lei (Gaia Girace, ovvero Lila, ndr) aveva già conosciuto altre Elene e aveva detto a Saverio (Costanzo, l’ideatore della serie, ndr): “Questa è Elena, secondo me”.
Il panel di Mare fuori
I rappresentanti di Mare fuori quest’anno sono stati Ivan Silvestrini (regista), Vincenza Ferrera (Beppe), Francesco Panarella (Cucciolo), Enrico Tijani (Dobermann) e Serena Codato (Gemma). Oltre a raccontare le loro esperienze sul set della serie italiana più amata attualmente, hanno salutato calorosamente il pubblico con foto e autografi. Teniamo a precisare in questa sede, fra l’altro, che ogni ospite della manifestazione si è reso disponibile per foto e autografi, in appuntamenti ufficiali o meno, a sottolineare il carattere informale e affettuoso dell’evento.
Come vi sentite a essere parte di una storia che è così importante per così tante persone?
Ferrera:
Premesso che non ce l’aspettavamo, ovviamente, Mare fuori è diventata una responsabilità, perché sta passando un messaggio molto importante: ci sono persone che scrivono di intraprendere corsi da educatore grazie a Mare fuori, genitori che ringraziano perché hanno fatto vedere la serie ai propri figli i quali hanno capito che basta uno sbaglio per rovinarsi la vita… A questo punto, ci tocca continuare.
Codato:
Allora, a parer mio è un grandissimo onore proprio questo: il poter far passare dei messaggi così importanti. Il personaggio di Gemma parla di una storia molto delicata e importante a cui bisogna dare voce. È un onore poter mandare questi messaggi, poter parlare di cose che ci stanno a cuore.
Poi l’attrice ha parlato del personaggio di Gemma:
È impegnativo impersonificare così tante donne, perché purtroppo ogni giorno c’è una storia nuova (di violenza, ndr). È stato molto complicato per me entrare in questo personaggio, perché ero piccola e forse non capivo molto bene come funzionasse il mondo (l’attrice aveva 17 anni all’epoca, ndr). Tutti mi chiedono: “Hai parlato con persone che hanno sofferto questo, che sono state vittime?” Purtroppo io non ho avuto il coraggio, non volevo disturbare, non volevo tirare di nuovo fuori questo, ma ho parlato con ragazze che sono state accanto a donne che hanno sofferto questo, che l’hanno visto da fuori, anche perché volevo capire come il pubblico avrebbe reagito nei confronti di Gemma. Quella rabbia che vedi, che anch’io provo quando guardo le mie scene (“Che stai facendo, Gemma?”), volevo capirla appieno.
Quali sono le cose che vi chiedono più spesso?
Ferrera:
“Pirla, Beppe, pirla!” E poi: “Ma Ciro è vivo?” L’unica cosa che mi viene chiesta dalla mattina alla sera. Io ormai ho deciso di rispondere così: “No, Giacomo Giorgio è morto, non si può fare”. Quindi vado direttamente sulla morte dell’attore.
Dal pubblico è poi arrivata una domanda riguardante i flirt sul set a cui ha risposto Silvestrini:
Secondo te, a livello statistico: prendi tutta questa bella gioventù ormonale, li metti tutti insieme in un posto, li shakeri tutto il giorno chiedendogli di provare emozioni forti l’uno per l’altro… qualcosa sarà pur successo, magari non quello che pensate voi però. Fra l’altro, di certe cose nessuno di noi sa la verità fino in fondo tranne i diretti interessati, quindi mi sento di escludere che non sia successo niente. Magari sono accaduto gli intrecci fra i più insospettabili, ma dovete capire, in ogni caso, che se queste cose venissero fuori, i ragazzi verrebbero tartassati dai media, quindi cerchiamo di farci gli affari nostri.
Il panel di Baby
Chi è per te Niccolò e quanto di te è emerso nel personaggio?
Zurzolo:
Niccolò è un ragazzo che si tende a mettere questa corazza da duro, ma che poi nasconde un sacco di fragilità. All’inizio ha paura di mostrarle, ma maturando le tirerà fuori. C’è molto di me in lui, perché anch’io tendo un po’ a fare il figo per nascondere le mie fragilità.
Rispetto alle sfumature di Daniele, invece?
Le mie sfumature sono molto contraddittorie fra loro: in alcuni momenti mi emoziono molto, in altri sembro molto sicuro di me invece; a volte sono una persona che tende a fidarsi subito, a volte mi chiudo in me stesso. Credo che ognuno di noi abbia dentro miliardi di sfumature, basta andarle a cercare.
Voi eravate presenti al Best Movie Comics And Games del 2023? Ditecelo nei commenti!
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Erica
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