Aladdin: polemica contro la Disney per alcune comparse “abbronzate”
Fa discutere di nuovo il remake live – action di Aladdin, targato Disney e diretto da Guy Ritchie, che aveva già subito una brusca battuta di arresto durante il casting per la difficoltà di trovare, per i ruoli dei protagonisti, due giovani attori di etnia mediorientale ed abbastanza sconosciuti, in modo da non mettere in secondo piano Will Smith, a cui era stata affidata la parte del genio. Il problema sembrava essere stato risolto ingaggiando Mena Massoud per la parte di Aladdin e Naomi Scott per quella di Jasmine, ma adesso bisogna porre rimedio ad un’ulteriore questione, sempre di natura razziale.
A quanto pare, alcuni attori del film avrebbero raccontato ai media inglesi di aver visto delle comparse indiscutibilmente bianche in fila davanti alla tenda del trucco pronte a farsi scurire la pelle per sembrare a tutti gli effetti dei mediorientali. Un certo Kaushai Odedra avrebbe dichiarato ad un giornalista del Sunday Times:
La Disney sta diffondendo il seguente messaggio: il colore della tua pelle, la tua identità e le esperienze che hai vissuto non sono nulla che non possa essere controllato e cancellato.
La Disney, a questo punto, avrebbe risposto precisando che solo 100 comparse sono bianche, a fronte di 400 – 500 indiani, arabi, africani, asiatici e così via, specificando, inoltre, che il piccolo gruppo in questione sarebbe stato assoldato solo per scene complicate o rischiose. In più, avrebbe affidato ad un portavoce la seguente dichiarazione:
Abbiamo messo molta cura nel raggruppare uno dei più ampi e variegati cast mai visti sul grande schermo. Era fondamentale che ci fosse diversità sia nel caso degli interpreti principali che delle comparse, e solo in un pugno di occasioni, quando c’era bisogno di abilità particolari o erano in gioco la sicurezza e il controllo (apparati di effetti speciali, controfigure e animali da gestire), ci siamo affidati a persone che dovevano essere amalgamate alle altre.
Non sarebbe arrivato nessun commento al riguardo da parte del regista Guy Ritchie o dal produttore taiwanese – americano Dan Lin – che con la sua Lin Productions sostiene economicamente il film insieme alla Disney ed alla Mark Platt Productions –, ma ciò non esclude che potrebbe accadere in futuro.
Erica