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Riverdale – Recensione 3×08

Siamo giunti al mid-season finale di Riverdale, all’ultimo episodio prima delle pausa invernale e quindi ci risentiremo a metà gennaio ed io non sono poi così tanto soddisfatta da ciò che ho visto. Non fraintendetemi, l’episodio nel complesso è stato pure carino ma alcune cose sono state davvero imbarazzanti ed inguardabili tipo la cittadina in quarantena e tutte le dinamiche dietro a questo atto finale.

In questo ottavo episodio abbiamo, finalmente, conosciuto la sorellina e la madre di Jughead ed io me ne sono già innamorata, sono sicuramente due personaggi con un grosso potenziale se sapranno gestire bene le loro storyline, certo, è presto per crearsi un’opinione su entrambe ma devo dire che sono partite molto bene, sono molto toste e mi ricordano un po’ Alice e Betty ed ora si capisce come mai FP si sia innamorato di entrambe, ottima scelta caro papà Jones.

Una delle mie scene preferite è stata quella in cui Jellybean rivede il suo fratellone e corre ad abbracciarlo, si vede che si sono mancati tantissimo e che hanno bisogno l’uno dell’altra proprio come la cara JB ha bisogno del proprio papà, come ha fatto notare in una delle scene finali, sappiamo che Gladys l’ha portata via da Riverdale per i Serpents ma, a quanto pare, Gladys non è poi così distante da giri pericolosi anzi, è stata lei stessa a far fare una brutta fine a Penny, okay, non sappiamo quale ma di certo il coltello e il sangue sulle mani non ci pensare bene (per carità, Penny se l’è meritato ma Gladys non è come l’avevamo immaginata sin dall’inizio della prima stagione, soprattutto per il fatto che avesse lasciato FP e si fosse portata via la piccola) e quindi non si spiega l’allontanamento delle due da Riverdale ma spero ci vengano spiegati meglio tutti i retroscena, odio le vicende spiegate a metà ma, al tempo stesso, amo la suspance quindi voglio rivelino tutto a tempo debito.

Gladys ha suggerito la scelta giusta, ovviamente nessun vero amico vorrebbe sapere il proprio amico in pericolo ma, in questo caso, Archie è una specie di ricercato ed ogni persona che gli sta intorno rischia di morire ed è bene che il rossochenonèpiùrosso continui da solo e che, nel frattempo, i suoi amici risanino la situazione a Riverdale in modo tale da potersi riunire nel più breve tempo possibile e sono sicura che tutti faranno del proprio meglio affinchè si risolva tutto, soprattutto Jug, Veronica e Betty.

Un’altra delle mie scene preferite è stata quella in cui JB colpisce Penny salvando così Archie di cui è palesemente cotta, adesso mi sfugge quanti anni abbia la ragazza ma credo si aggiri intorno ai 12/13 anni o giù di lì, si è dimostrata essere impavida e coraggiosa, una vera tosta, diventerebbe sicuramente amica di Betty se la conoscesse e io spero accada davvero presto, mi auguro che le donne Jones ritornino a Riverdale perchè amerei sia un rapporto tra la sorellina di Jug e la donna che ama sia un confronto tra Gladys ed Alice che ci farebbe sicuramente rimanere con il fiato sospeso e ci farebbe correre a recuperare popcorn e patatine.

Ora, arriviamo alle cose che proprio non mi sono andate giù:

  • La quarantena
  • Le convulsioni
  • Hermione Lodge

Ma dove siamo finiti? In una specie di mondo mafioso soprannaturale ma solo in apparenza?

Beh, proprio così.

Hiram Lodge utilizzando la moglie è riuscito a chiudere un’intera cittadina ma solo per i propri scopi e, sinceramente, ancora strabuzzo gli occhi se penso che un Governatore si sia fatto convincere da un pinco pallino qualsiasi con una motivazione assurda e cioè che le convulsioni sia infettive e contagiose.

Ma chi ci crederebbe mai? Le convulsioni NON creano un’epidemia ma, a quanto pare, il Governatore è un’idiota e ci ha creduto.

Ora Hiram è davvero il Re, come ha detto Veronica solo nella cittadina di Riverdale quell’uomo è potente ed invincibile e, di conseguenza, il Re ha delimitato il proprio regno ma l’ha reso inaccessibile, nessuno potrà entrare e uscire e nessuno si intrometterà, SHORT LIVE THE KING.

Scusatemi ma quando ci vuole ci vuole.

Hermione Lodge ha praticamente messo in scena la sottomissione della donna, l’essere manipolata da un uomo senza scrupoli, l’essere incapace di prendere da sola le proprie decisioni, l’avere una dignità, l’avere rispetto per se stessa, insomma, ha distrutto la figura della donna e mi sono vergognata io per lei, spero faccia qualcosa per ribaltare la situazione ma, sinceramente, ormai non mi aspetto più nulla da Hermione, proprio nulla. Eppure all’inizio dell’episodio, dopo le convulsioni avute dalle Vixens, mi è sembrato di vedere la donna di sempre…a quanto pare mi sono sbagliata oppure…oppure Hiram l’ha minacciata in qualche modo.

Vogliamo poi parlare di Penelope Blossom che finge di avere le convulsioni mettendosi d’accordo con un contatto visivo con Hermione ed Hiram e proprio nel momento in cui c’è anche Ronnie nella stanza…ma non si vergogna nessun adulto in questa città? Sono tutti davvero imbarazzanti.

C’hanno creduto tutti, tranquilla Penelope…tranquillissima

La scena in cui Ronnie e Cheryl hanno quasi fatto affogare Penelope nello sciroppo d’acero m’ha fatto ridere e godere come non mai, Penelope Blossom è viscida, è una donna che non può nemmeno essere definita tale ed è una madre pessima, insieme ad Hiram è sicuramente il peggior genitore.

Ho ancora due argomenti di cui parlare prima di chiudere la recensione ma, non temete, non mi dilungherò troppo, non è il caso.

Betty è stata la regina dell’episodio, ha convinto Ethel e l’ha fatta ragionare, finalmente, è riuscita a far scappare tutti i pazienti delle Sorelle della Pazzia e ha anche scoperto come è nato il gioco maledetto e, sinceramente, credo mi faccia più paura il motivo per cui è stato creato che il fatto che si sia diffuso anche al di fuori di quelle mura, non posso credere che delle persone che avrebbero dovuto aiutare dei bambini in difficoltà abbiano costruito la loro identità e la loro vita sulla paura e non sulla speranza, quanto si può essere meschini, crudeli e senza umanità nell’alimentare una paura e darle anche un volto? Io non ho parole. In ogni caso, Betty è stata straordinaria, senza di lei non so che fine farebbero tutti ma seriamente eh.

La speranza è arrivata alla fine dell’episodio con la Regina dei Grifoni e qui abbiamo raggiunto il picco più alto del trash…credo che questo sia stato il finale più folle di tutti insieme alla scelta di inserire la quarantena ma speriamo che il freddo aiuti tutti a ritornare con un po’ di sale in zucca.

Concludo con le Choni che sono state molto ma molto tenere, hanno deciso di vivere insieme e non potrei esserne più felice, ci regaleranno tante belle scene e spero di vederne davvero tante dato che fino ad ora ne abbiamo sempre avute poche, Cheryl è davvero innamorata della sua T.T. e noi siamo sempre più innamorati di loro e del loro amore.

Jughead ed FP non possono entrare nella cittadina e le donne Cooper si ritrovano senza i loro uomini ed io mi sto già disperando ma dal promo del prossimo episodio possiamo vedere che in qualche modo riusciranno a ritornare a casa dato che Betty e Jughead sono insieme ma come faranno?

P.s dimenticavo una cosa importante, Archie e Fred mi hanno fatto commuovere, spero con tutto il cuore che possano riabbracciarsi presto, l’uomo ha bisogno di suo figlio e Archie del padre, almeno ha il suo cane con sè, ha un po’ di famiglia con sè.

p.p.s Gladys che pensa che Jug e Archie siano una coppia…no scusatemi ma loro solo BROMANCE EH.

Io vi lascio e fino a gennaio non dovrete più sentirmi per mio sommo dispiacere.

Cheryl qui sono io

Voto all’episodio: 7

Buone feste cari lettori e mi raccomando divertitevi, riposatevi, mangiate e amate, sperando che il nuovo anno sia meraviglioso (o anche solo minimamente piacevole) e che ci regali gioie e salute.


Irene

 

 

 

 

 

 

 

 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.