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Blindspot – Recensione 4×02

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati nelle nostre recensioni di Blindspot! La scorsa settimana la mano era quella della nostra Martina, la mia partner in crime, mentre oggi sarò io, Sara, a parlare con voi di questa immensa tortura chiamata “My Art Project”. Con Roman fuori dai giochi e Jane tornata Remi, non avrei mai creduto di poter apprezzare questa nuova stagione, eppure sta succedendo davvero.
Comunque, bando alle ciance e cominciamo a recensire!

Con soli tre anni di ritardo e Sandstorm andata in malora, l’ultimo superstite si è schiantato contro un’edicola, Remi si è ricordata dei suoi vecchi desideri e vuole ricominciare a mettere su tutta la baracca. Con tutto l’amore per la nostra agente, se mi fa evadere quella povera vecchia pazza della madre la uccido io con le mani con cui sto scrivendo questa recensione adesso. NON CE LA FACCIO, NON LA TOLLERO, non penso abbia fatto niente di giusto nella sua vita. Purtroppo liberarla è proprio l’obbiettivo di Remi che, tra una lamentela e l’altra per quanto la dolcezza di Kurt la irriti, sta agendo all’insaputa della squadra.

Quest’ultimo piccolo particolare ci riporta alla battaglia che io e Martina cerchiamo di combattere ormai da tempo: #NAGIOIAPERPATTERSON, ma di questo parleremo dopo.

Rich Dotcom

Una delle poche gioie di oggi ha un nome, Rich Dotcom, che come sempre ci allieta i minuti con le sue battute e la sua leggerezza.

I Jeller non possono più essere chiamati così e i Rapata è meglio non commentarli, quindi ringraziamo il cielo per Rich e Boston, che sono stati un vero e proprio spasso. Amo Boston come personaggio e sopratutto amo vedere Rich, come dice Marty, sotto mille treni per lui, ma non esistono termini di paragone, io sto con l’hacker tutta la vita! Penso che nessuno mai possa togliergli il posto che si è guadagnato di diritto, e tanto meno Boston, ma il fatto che ci abbia provato mi ha abbastanza infastidito.

NESSUNO PUÒ TOCCARE L’UNICA GIOIA CERTA DI QUESTO SHOW! La sua amicizia con Patterson e il rapporto che sta nascendo con la squadra sono bellissimi e niente e nessuno rovinerà mai tutto questo!

IL CASO DEL GIORNO

Siamo al secondo episodio e New York City non è ancora sotto attacco, che costa sta succedendo?
Scherzi a parte, al secondo episodio della sua prima stagione da personaggio regular, Rich riesce a risolvere un tatuaggio senza neanche l’utilizzo dei computer.
Sì, Boston ha aiutato molto, ma l’occhio era quello del nostro informatico, quindi il merito va tutto a lui.
Scopriamo un’altra organizzazione segreta non autorizzata nella quale “lavora” un ex criminale convinto che la sua famiglia sia stata sterminata in una esplosione. Remi utilizzerà tutto ciò contro l’uomo per farsi dare i dati delle prigioni della C.I.A., ma per farlo deve avere del tempo da sola con Boris, come lo otterrà?

PATTERSON. 
Dopo la prima volta in cui le due ragazze sono state prese e portate incoscienti in una località segreta Patterson ha sviluppato un antidoto a questo gas che rende incoscienti, e avrebbe anche funzionato se Remi non avesse sostituito il suo medicinale con dello zucchero.
Grazie a questo scambio abbiamo davvero rischiato che Remi convincesse Boris a dargli tutti i file delle prigioni, ma per fortuna la squadra è arrivata prima. Non avrei retto 20 episodi con la pazza.

JELLER – RAPATA

Non so con che coraggio ho scritto il nome di questo paragrafo, ma dobbiamo affrontare la realtà. Jeller parlando ci possiamo andare a buttare da un ponte, per i Rapata basta mettersi a croce su una tangenziale trafficata e morire schiacciati da una macchina. Morti dolorose ma non tanto quanto vedere queste due (ex) ship insieme.

Remi si lamenta con il suo Roman immaginario di quanto Kurt la infastidisca, ma è sempre Remi ad avvicinarsi e dargli un bacio. Poi si gira con una faccia disgustata ma nessuno l’ha costretta a farlo, quindi non sto capendo esattamente di cosa si lamenti. È la regina delle scuse, se si vuole allontanare (almeno fisicamente) da suo marito basta dirgli che è terrorizzata di morire e non penso proprio che lui non capisca, quindi, Remi, non è che tutto questo odio tu non lo provi? Boh.

E poi, fatemi capire, ci avete massacrato le palle di fieno di flashback di Remi quando era Jane, ed ora non succede il contrario? Qualquadra non cosa!

Per quanto riguarda gli altri due, a Roma si dice,

NAMO MEJO CHE ANNÀ DE NOTTE…

Tasha è bipolare, come minimo, è l’unica spiegazione.
Non vuole capi, vuole essere libera e si sente l’Arrow della situazione, ok, lo accettiamo, e poi sgobba come neanche Cenerentola?
La matrigna cattiva è Madeline, che una parte di me ha ama per aver avvelenato Blake, e Tasha è letteralmente la figlia della serva.

Vi sembra la Tasha che abbiamo sempre amato quella?
NO.

Keaton preoccupato di Tasha?
ASSOLUTAMENTE NO.

Anche qui qualquadra non cosa. Secondo me Tasha lavora per qualcuno, non mi chiedete chi, ma sta facendo tutto per lavoro.
Secondo me non è mai stata licenziata dalla C.I.A. e il fatto che Keaton abbia ribadito proprio in questo episodio di averla licenziata conferma la mia teoria.
La C.I.A. la licenzia e poi ci vuole fare una chiacchierata? Ma dove?
Secondo me questa ragazza non è pazza come sembra, e se ha salvato una bimba impaurita in un armadio è ancora la Tasha buona che conosciamo tutti noi.

Spero solo che la verità venga a galla presto e non solo per il mio bene ma anche quello di Reade, che quando ha saputo dell’aereo ha perso 10 anni di vita.

Detto tutto ciò, io che ero convinta di non aver molto da dire rispetto all’episodio e ho scritto un papiro egiziano, vi do appuntamento alla prossima settimana con la recensione della nostra Marty!

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!