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American Horror Story: 1984 – Recensione 9×06

Ciao ragazzi e benvenuti nella recensione dell‘Episode 100 di American Horror Story.

Episode 100 American Horror Story

C’è chi l’ha amato e chi si aspettava decisamente qualcosa in più da un episodio così importante, che ricorda questo avvenimento speciale persino nel suo stesso titolo, ma a prescindere da quale sia la vostra parte, è stato un enorme traguardo per la fortunata serie di Fox.

Mi sembra quasi ieri, che leggevo su Twitter opinioni interessanti su una nuova serie e sulla sua prima, intrigante stagione, Murder House, e invece sono trascorsi ben nove anni e cento episodi da allora e, seppur con i suoi alti e bassi, American Horror Story continua ad appassionare i suoi spettatori anno dopo anno.

Ma cosa è successo nell’Episode 100 di American Horror Story?

Innanzitutto, dopo episodi ed episodi a vivere sempre la stessa notte, non solo ne siamo usciti ma abbiamo persino fatto un bel salto in avanti, ritrovandoci molto distanti da quella notte e dagli avvenimenti terribili avvenuti a Camp Redwood. I nostri protagonisti sono cambiati, le loro situazioni lo sono e, per quanto sembrino ormai tutti ben lontani da quella notte, nessuno lo è davvero. Insomma, quanti film slasher abbiamo visto che peggiorano le cose proprio nel momento in cui crediamo che i protagonisti ne siano finalmente usciti?

I morti vivono senza regole, come in Murder House e Hotel.

Episode 100 American Horror Story

Lo abbiamo già visto accadere e, ancora una volta, i morti che continuano a camminare sulla terra non hanno riguardo per la vita umana, consapevoli di non avere né regole né conseguenze per le loro terribili azioni. Persino Xavier, che sembrava essere l’unico davvero buono del gruppo, tanto da sacrificare la sua vita per salvare quella di Margaret, nella morte si riscopre cattivo, ormai consapevole che essere buono non porta altro che morte.
Così, insieme alla sua nuova fiamma, si divertono ad uccidere tutti i curiosi che sbarcano a Camp Redwood, alla ricerca del brivido che solo un luogo maledetto come quello può dare loro.

Ray, al contrario, che sembrava quello più incline all’oscurità, nella morte è diventato colui che non vuole tutto questo e che tenta, inutilmente, di difendere le povere ed inconsapevoli vittime dei due amanti, ma senza successo.

Se ne vedranno decisamente delle belle ora che una folla intera è in arrivo sul posto e che, soprattutto, la causa della maggior parte dei decessi sta per rimettere piede dove tutto è cominciato. Che anche Margaret diventi uno dei fantasmi del luogo?

Episode 100 American Horror Story

A proposito di Margaret, la sua è stata sicuramente la storyline che mi ha lasciata più perplessa di tutte. Ha finito con lo sposare l’uomo che credeva di aver ucciso (un matrimonio di ‘convenienza’ per entrambi) e con l’accantonare il suo istinto di uccidere per darsi alla vendita di case legate agli omicidi. Ed è proprio tra queste case che vediamo l’unico collegamento con le stagioni precedenti: tra i suoi acquisti c’è anche Biarcliff, il terribile manicomio di Asylum.

Il suo tour degli orrori sta per portarla nuovamente a Camp Redwood e, molto probabilmente, sta per trascinarla nuovamente alla notte degli omicidi ma forse, questa volta, non sarà lei l’assassina a sangue freddo.

Il Night Stalker e Mr. Jingles come Thelma e Louise.

Qualche episodio fa abbiamo scoperto che Mr. Jingles non era il vero cattivo della stagione e che, in realtà, era solamente un uomo finito nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Dopo essere fuggito in compagnia di Ramiretz, i due continuano il loro viaggio insieme: un viaggio decisamente sanguinoso, a causa delle continue uccisioni di Richard che, all’ex Mr. Jingles non vanno a genio.

Quest’ultimo non è cattivo, non lo è mai stato davvero e tutto quello che vuole è ricominciare e, per un po’, sembra quasi riuscirci, tra una VHS e l’altra. Ma non ci vuole molto che Benjamin comprende quanto il passato non possa mai davvero abbandonarti e questo, come Richard (aiutato dal diavolo), lo porta nel luogo in cui tutto ha avuto inizio, colmo di rabbia per quella vita che desiderava e che non potrà più avere. Particolarmente simbolico il rumore delle chiavi che stringe tra le dita, che gridano allo spettatore: Mr Jingles è tornato!
Il suo tentativo di riscatto dalla vita non ha funzionato e lo ha riportato esattamente al punto di partenza… solo io ho visto dei collegamenti con la storyline di Dexter?
Ma ora che è consapevole di chi è, come andranno le cose? Continuerà ad uccidere senza pietà, per vendetta, oppure no? Voi cosa ne pensate?

Veniamo poi ad uno degli avvenimenti più importanti dell’episodio:

L’esecuzione di Brooke.

Non importa che fosse innocente e che l’unico crimine che ha commesso non era altro che legittima difesa, Brooke è stata dichiarata colpevole e, per questo, condannata a morte nel carcere di San Quentin, in California, uno dei carceri peggiori del mondo.

Più di una volta Richard cerca di portare la nostra Final Girl dalla parte di Satana, continuando a ripeterle che donarsi a lui riuscirà a salvarle la vita, ma nonostante la paura e la rabbia per una condanna ingiusta, aggravata dalla consapevolezza che la vera colpevole è dietro ad un vetro, a guardarla morire, Brooke non cede all’oscurità e accetta la sua fine, senza lasciarsi corrompere, dimostrando di essere forse l’anima più pura presente quella notte (nonostante le parole dure rivolte a Richard su Montana, sappiamo che non l’avrebbe mai uccisa se non per legittima difesa).

La scena della sua morte è molto intensa, silenziosa e quasi dolorosa, tanto che siamo portati a credere che sia davvero finita così per lei… e invece no. Ma non è il diavolo a salvarle la vita, bensì qualcuno che conosciamo molto bene. La domanda è perché? Perché Donna ha deciso di salvare Brooke? Sappiamo bene che voleva utilizzarla per studiare Mr Jingles nel suo habitat ma ora? Stava solo cercando di fare la cosa giusta ed espiare i suoi peccati oppure è un altro il serial killer che vuole studiare ora?

Una cosa è certa, qualunque sia il motivo sono certa che nel prossimo episodio la rivedremo a Camp Redwood in compagnia di Brooke.

Nel complesso comunque, l’episodio mi è piaciuto anche se avrei preferito avere qualche collegamento in più con le stagioni precedenti, essendo particolarmente importante e significativo. Nonostante questo, continuo ad apprezzare l’atmosfera slasher anni 80 di American Horror Story: 1984 e, nonostante sia stata meno evidente in questo episodio, sono certa sia stata solo una preparazione al prossimo che ci preannuncia grandi cose.

Voi cosa vi aspettate da questo ritorno a Camp Redwood? E soprattutto, vi è piaciuto l’Episode 100 di American Horror Story?

Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook. Io come sempre vi do appuntamento alla prossima settimana, sempre QUI, con una nuova recensione di AHS, non mancate!

Veronica.

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