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Evan Peters: ‘Essere Kai Anderson è stato impegnativo’

In American Horror Story Cult, Evan Peters ha dato il meglio di sé interpretando uno dei personaggi più deliranti mai visti in American Horror Story.

In un’intervista rilasciata a Collider, Evan Peters ha spiegato quanta pressione si sentisse addosso al solo pensiero di dover imparare  le battute, senza avere neppure un attimo di respiro. L’unica soluzione possibile era quella di fare ciò che Ryan Murphy gli aveva chiesto così vagamente, soltanto poco tempo prima l’inizio delle riprese.

“La sola cosa che mi disse all’inizio fu che sarei stato il capo di una setta. E questo fu più o meno tutto. Non sapevo nulla sulle questioni politiche, e non sapevo nemmeno che avrei dovuto interpretare tutti quei personaggi. Rimasi un attimino scioccato da tutto”.

Uno dei motivi per cui Evan Peters era tanto nervoso al pensiero di questa stagione, deriva dal fatto che avrebbe dovuto interpretare ben sei personaggi (Gesù compreso). Questo ha significato dover apprendere molte più battute di quante ne avesse mai memorizzate in ciascuna stagione precedente.

“Lui  ha davvero visto cose che non avrei mai pensato di recitare nella mia vita, con nessuno dei personaggi che mi ha fatto interpretare. E poi, recitare nel ruolo di Kai è stato ovviamente molto intenso…. L’incredibile quantità di dialoghi che mi è stata data era piuttosto scioccante. Non sapevo se sarei stato capace di memorizzare tutto. In qualche stagione ho avuto lunghi pezzi da recitare, ma in questa erano molto consistenti in ogni episodio”.
“Dopo l’episodio 8 e 9, pensavo che avrebbero passato la palla a Sarah, che non avrei avuto molti dialoghi e sarebbe stato un gioco da ragazzi. Invece se possibile ce n’erano anche di più! E poi, con l’episodio 11, ce n’erano ancora di più dei precedenti. Ero sotto choc. Non sapevo in che modo sarei stato in grado di farcela. E’ stata un’esperienza davvero scoraggiante. Ma ce l’ho fatta. Dovevo soltanto alzarmi in piedi e farlo. Non c’era tempo di pensare”.

-Giusy.

 

 

 

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Sono una nerd a tempo perso, Star Wars e la Marvel sono la mia religione, ma non disdegno il DCEU. Mi riprometto di non iniziare mai serie tv senza aver finito quelle che sto guardando, ma fallisco sempre.