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Fear The Walking Dead: intervista a Daniel Sharman


Il nostro Daniel Sharman, Troy Otto nella serie Fear The Walking Dead, ha rilasciato un’intervista sul sito ufficiale della AMC dove parla di Troy e di cosa accadrà nel ranch ora.

La parola a Daniel

  • Considerando tutti i personaggi forti che ci sono, chi è al comando adesso che Jeremiah è morto?

È difficile per tutti capire in che posizione sono. Sono tutti manipolati da Madison, ma la cosa interessante è che lei non ha bisogno di essere una leader. Sta facendo un gioco davvero intelligente di manipolazione, non per diventare un leader simbolico ma un personaggio forte. Vedremo come i manichini saranno manipolati da tutti i membri delle famiglie che cercano di sopravvivere.

  • La “comunità” ovviamente si sente diversa, ora che Walker e la Nazione sono arrivati. Il nemico è ancora rappresentato dagli Infetti, oppure sono loro?

Penso che ciò che gli autori hanno fatto davvero bene questa stagione è che hanno usato cose come l’ego e la gelosia per costruire un mondo dove gli esseri umani saranno sempre esseri umani. Ogni volta che una sorta di grande disordine si crea, gli umani trovano sempre un modo per vincere. Quello che è grandioso degli scripts è che gli umani hanno difetti, sono incasinati. Gli esseri umani manderanno sempre tutto a put***e, e questo è veramente interessante per me. Possiamo fallire. Penso che la serie esplori quello che succede quando porti la natura umana al limite, e quello che gli umani faranno una volta che la civiltà collasserà.

  • Come si sente una persona come Troy ad essere prigioniero nella sua stessa terra?

Per Troy, tutto questo è un’incubo. […]. È un tempo incredibilmente interessante per Troy. Si è confrontato con le sue paure e con le cose che ha imparato e che sono state impresse in lui da quando era bambino. Ci sono alcune dinamiche interessanti da esplorare. Le sue ideologie ora vengono messe alla prova. In qualche modo, sta imparando più che ogni altro personaggio

  • Puoi condividere qualche dietro le quinte della scena in cui a Troy viene chiesto di consegnare le sue armi?

Ciò che nello specifico ricordo di quella scena è lavorare con Frank [Dillane]. C’è stato un bel periodo di tempo dove vivevamo nello stesso posto a lavoro. […]. Nell’arco di due giorni abbiamo passato ore e ore a rompere vetri e a saltare e a sparare, ma quello che volevamo veramente raccontare era la storia di questi due ragazzi che hanno avuto un’educazione davvero diversa. Questi due uomini dovrebbero essere fuori nel mondo, dovrebbero andare all’università, eppure sono lì in questa situazione di vita-o-morte e cercano di sopravvivere. Volevamo che la relazione fosse più importante di qualsiasi altra cosa. Ci siamo divertiti. Con tutte quelle lunghe ore, è stato divertente.

  • Prima che Nick confessi ciò che ha fatto durante la sparatoria, Troy pensava veramente che la morte di suo padre fosse un suicidio o ha sempre avuto i suoi dubbi?

Penso che l’abbia sempre saputo. Ha sempre sospettato che ci fosse qualcosa di estremamente sbagliato perché non corrispondeva all’idea di suo padre. Qualcosa non quadrava. Quando Nick gli dice che è lui ad aver ucciso suo padre, il suo primo pensiero è “Oh, quindi sei qui perché ti senti in colpa. Questa presa di posizione non vuol dire niente”. Per me, ha sempre saputo che Nick fosse colpevole. Penso che la sua delusione più grande sia che il coraggio che ha visto non volesse dire nulla. Gli esseri umani hanno sempre deluso Troy e ora, qualcuno che sembrava avesse delle ragioni genuine per essere coraggioso – che è ciò a cui Troy da’ valore – è improvvisamente messo in discussione.

  • Cosa significa il fatto che Troy abbia chiesto a Madison di accompagnarlo al suo esilio? Cosa lo attira a lei?

Il fascino che prova verso Madison è estremamente profondo e complesso. Vuole così tanto che sia Madison ad accompagnarlo per le ovvie ragioni di sicurezza, ma anche perché vuole poterla guardare e avere un ultimo momento con quel qualcuno con cui ha giocato questo gioco di scacchi per così a lungo. Penso che l’interazione alla fine riguardi Troy che depone le armi e dice “Sono stufo di giocare a questo gioco. Possiamo metterlo da parte per un secondo?”. Lei non lo può fare, e questo è un altro grande tradimento e perdita per Troy. Lei non può sistemare niente anche se hanno giocato a questo per tanto tempo e hanno perso entrambi tanto.

  • Puoi guardare un cucchiaio allo stesso modo dopo la tua prima scena con Kim Dickens?

[Ridendo] No! Quando io e Kim ci sedevamo per mangiare sul set, la zuppa era decisamente fuori dal mio menu per un po’. Ha decisamente rovinato i cucchiai per me.

Miriana & Martina

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.