
Fear the Walking Dead – Recensione 2×13
Non c’è niente da fare, le recensioni vanno scritte di getto appena si finisce l’episodio,anche se fossero le 02:11 di notte e il giorno dopo hai un esame da sostenere.
Si è il mio caso qual’ora ve lo stesse chiedendo, ho l’ansia a fior di pelle e “Date of the Dead” è stata un’ottima distrazione.
Episodio un po’ più spento rispetto agli altri ma non meno bello, mi viene da definirlo “riflessivo”, probabilmente si staranno gettando le basi per un finale a prova di bomba.
Iniziamo subito a parlarne:
In questo episodio abbiamo una singola storyline, riguardante i personaggi di: Travis e Chris.
Come sappiamo ormai da tempo immemore, Christopher è uscito fuori di testa e questo è semplicemente ennesimo episodio che ci conferma quanto oltre il ragazzo si stia spingendo.
Abbiamo modo di assaporare i momenti di crisi di un padre che vorrebbe salvare il figlio da se stesso ma non sa come, mentre Chris, che è sempre stato un ragazzo depresso a causa di un’accumulo tra scuola e famiglia, secondo me, attraverso la morte altrui, in qualche modo, riesce a non sentirsi vuoto.
Comunque i pezzi iniziano a ricomporsi, Travis ha raggiunto l’hotel e si è ricongiunto con Madison, anche se tra i due,le cose non vanno esattamente come previsto a causa dall’abbandono di Chris, il padre è tramortito dalle ultime parole di rabbia che gli ha lanciato mentre il Pick-up si allontanava.
cosa posso dire:
OTTIMA SCELTA DI TERMI, Chris è un personaggio importante per la serie ma ha la simpatia pari alla suola di uno scarpa usata.
Ho pregato fino all’ultimo che venisse ucciso o che si fosse suicidato ma purtroppo abbiamo ancora qualche possibilità di rivederlo nella serie a romperci le balle di fieno, quanto siete felici da 1 a 10?
Impossibile non dedicare qualche riga ad Alicia, che per ennesima volta, si dimostra un’attrice straordinaria, infatti la scena della rivelazione sull’abbandono del padre è stata drammatica al punto giusto.
Madison sta iniziando ad urtarmi il sistema nervoso con questo Nick, salta fuori ogni tre per due e ne parla come un santo sceso in terra, un figlio è sempre un figlio ma se hai questa grande nostalgia, molto semplicemente “VALLO A CERCARE”.
Concordo in pieno con voi, le difficoltà sono molte ma a parer mio volere è potere!
E se vorrete, come ormai sapete la prossima settimana ci trovate sempre qui.

