Jamie Lee Curtis reagisce alle rivelazioni di Eliza Dushku in merito all’aver subito molestie sessuali
Eliza Dushku si è fatta avanti coraggiosamente per rivelare di essere stata molestata sessualmente da un coordinatore degli stunt sul set di True Lies quando aveva solo dodici anni
Jamie Lee Curtis, sua madre nel film, ha parlato delle accuse in un editoriale per l’Huffington Post:
Aveva condiviso quella storia con me privatamente qualche anno fa. Sono rimasto scioccata e rattristata allora e lo sono ancora oggi. Abbiamo tutti iniziato a renderci conto del fatto che i terribili abusi oggi comuni nei notiziari quotidiani sono in corso da molto tempo. Inconsciamente, questi rapporti spesso accompagnano le affermazioni dei perpetratori che, da adulti, quelli perpetrati ne hanno avuto una parte … La storia di Eliza ci ha ora risvegliati dal nostro sonno di negazione verso una nuova, orribile realtà. L’abuso di bambini. È una relazione complicata lavorare con i bambini mentre viene loro chiesto di fare un lavoro adulto con te in un campo adulto, circondato da centinaia di adulti che vogliono che si esibiscano per loro, e tuttavia sono ancora intrinsecamente bambini. Ho lottato con il mio ruolo di mentore, collega, surrogato e amico, e ogni relazione è individuale e unica. Siamo davvero amici? Siamo compagni di lavoro? I bambini non sono abbastanza maturi da riconoscere quella sottile differenza.
Jamie Lee ha, infine, aggiunto:
La verità ci renderà tutti liberi. Speriamo che questa libertà porti ad una nuova capacità di denunciare gli abusi e, quando si verifica tale abuso, di avere un’azione rapida e coerente, in modo che nessuno debba più attendere 25 anni perché la loro verità venga ascoltata.
E’ talmente doloroso accettare che tali realtà esistano che non seriamente che parole utilizzare, so solo che tutto ciò deve finire, i bambini sono gli esseri più intelligenti e al tempo stesso più innocenti e vanno tutelati e protetti, a qualunque costo. Ci sarebbe molto altro da dire ma finirei con scrivere un trattato quindi direi di concludere qui, per il momento.
Irene