La famiglia di Avicii rompe il silenzio sulla sua scomparsa

Il 20 aprile il giovane artista svedese Avicii è stato ritrovato senza vita in Oman, in un primo momento le cause del decesso sembravano collegate alla malattia che di cui soffriva da diversi anni.

La famiglia, a distanza di una settimana, ha rotto il silenzio stampa rilasciando un comunicato per fare chiarezza sull’ accaduto: “Tim non poteva più andare avanti. Voleva trovare la pace, ha lavorato a ritmi che lo hanno portato a livelli di stress estremo”.

Ora si attende un nuovo rapporto sulla scomparsa di Avicii che gli inquirenti stileranno a causa delle recenti dichiarazioni della famiglia, mentre l’ombra del suicidio aleggia sulla scomparsa dell’ artista ventottenne.

“Il nostro amato Tim era in continua ricerca, un’anima artistica fragile alla ricerca di risposte a domande esistenziali. Un perfezionista che ha viaggiato e lavorato duramente a un ritmo che lo ha portato ad uno stress estremo. Quando ha smesso di essere in tour, voleva trovare un equilibrio nella vita per essere felice e poter fare ciò che amava di più: la musica. Soffriva dei suoi pensieri sul significato della vita e sulla felicità. Non poteva più andare avanti. Voleva trovare la pace. Tim non è stato creato per essere una macchina; era un ragazzo sensibile che amava i suoi fan ma evitava volentieri i riflettori. Lo ameremo per sempre e siamo tristi perchè ci manca. La persona che eri e la tua musica manterranno vivo il tuo ricordo per sempre. Ti amiamo, la tua famiglia”.

-Giusy.