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La verità sul caso Harry Quebert: lo scrittore del romanzo ha rivelato nuovi dettagli

Lo scrittore del romanzo “La verità sul caso Harry Quebert” ha rivelato ulteriori dettagli in merito alla data d’uscita della serie tratta dal libro e ai personaggi

“La verità sul caso Harry Quebert” con Patrick Dempsey e Ben Schnetzer nei panni dei protagonisti debutterà negli Stati Uniti molto probabilmente il prossimo autunno ed è stato proprio Joël Dicker, l’autore del romanzo a dichiararlo.

L’autore del best-seller è stato in Italia per presentare la sua ultima opera, “La scomparsa di Stephanie Mailer” ed in quell’occasione ha parlato anche della serie ispirata a “La verità sul caso Harry Quebert” in cui Patrick Dempsey interpreterà il letterato Quebert accusato dell’omicidio di un adolescente che amava mentre Ben Schnetzer vestirà i panni di Marcus Goldman, suo allievo e amico scrittore in crisi d’identità a caccia di una storia da raccontare.

Dicker ha dichiarato che la serie, già presentata in anteprima a Cannes lo scorso aprile, dovrebbe uscire in autunno e ha spiegato anche all’ANSA che grazie all’adattamento tv del romanzo ha “capito ancora più chiaramente quanto la mia scrittura non sia cinematografica. Non descrivo i colori, come è fatto il personaggio. Non è stato facile per il regista.”

Jean-Jacques Annaud, il regista della serie, ha dovuto lavorare molto con la propria immaginazione proprio come il lettore ed ecco cosa ha dichiarato Dicker ai microfoni del Corriere della Sera:

 

 

Mi dicono spesso che i miei romanzi sono molto cinematografici e infatti il regista Jean-Jacques Annaud ha ricavato dal Caso Harry Quebert una serie televisiva, con Patrick Dempsey, che uscirà quest’anno. Ma in realtà io non descrivo mai i miei personaggi. Non dico se sono biondi o bruni, alti o bassi, se portano gli occhiali. E nemmeno i luoghi. Per esempio, da nessuna parte ho descritto la casa di Harry Quebert. Si sa soltanto che è molto bella e costruita in riva all’oceano. Ma non mi soffermo a specificare il colore dei suoi muri. Lascio che il lettore costruisca un suo legame personale con il romanzo. Scrivo libri da condividere con i lettori, questa per me è la cosa più importante. Altrimenti, che cosa sarebbe un libro? Un insieme di pagine incollate una all’altra. Quando qualcuno inizia a leggerle, allora il libro esiste, perché ogni lettore crea le proprie immagini e si fa il suo film nella sua testa.

Il risultato finale è stato pienamente soddisfacente per lo scrittore che tiene a tranquillizzare il pubblico:

Ne sono stato sedotto fin dalle prime immagini. Quel che conta, secondo me, è la forza dei sentimenti che sprigiona. Certo, ogni lettore è libero di immaginarsi i personaggi o la casa sull’oceano come vuole, ma la versione di Annaud possiede quei sentimenti. Lo spettatore ritroverà nel film le sensazioni che ha provato leggendo il libro. Ne sono sicuro.

Anche durante l’intervista rilasciata al sito RavennaeDintorni, lo scrittore ha elogiato il regista francese:

La serie mi è parsa magnifica e sono felice che esca. Jean-Jacques Annaud ha fatto un lavoro straordinario. Oltre alla bellezza delle immagini e della fotografia, la forza di Jean-Jacques Annaud è l’aver saputo rendere nei personaggi e nei luoghi i sentimenti del libro. Penso proprio che i lettori non resteranno delusi e non si sentiranno traditi anche se l’aspetto fisico degli attori non corrisponde a quello che avevano immaginato leggendo il romanzo, perché Annaud è riuscito a cogliere i sentimenti che esprimono i personaggi e ha saputo renderli perfettamente. Questo significa che esiste un legame invisibile ma molto forte tra romanzo e serie.

Seguirete la serie?


Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.