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Riverdale – Recensione 2×06

Scusatemi per il ritardo, questa recensione di Riverdale stava rischiando di non uscire per imprevisti ma, per fortuna, eccomi qui pronta a torturarvi come sempre.

Direi che questa recensione potrebbe dividersi in due grandi sezioni ed è proprio quello che sto per fare.

La protagonista indiscussa è stata senza ombra di dubbio Betty, la mia amatissima bionda, uno dei miei personaggi preferiti che ha lo scettro, almeno per me, sta riuscendo ad oscurare la straordinaria Veronica Lodge e non è da tutti, davvero.

Come ogni regina che si rispetti ecco a voi il consorte, Jughead Jones, detto “L’eroe”, è talmente straordinario che non riesco a trovare le parole giuste per descriverlo ma, di certo, riesco a trovare quelle per sgridarlo dato che in questo episodio si è meritato parecchie brutte parole causate dalla rabbia.

Jughead Jones  

Parto direttamente dalle cose che non ho sopportato così via il dente, via il dolore e non ci pensiamo più.

P.s devo dire dove dovrebbe ritornare quel “Morning”? Mmmh…direi di no

Caro Jughead, la dolce Toni a che coccole si riferiva?

p.s no, scusa, ha fatto troppi sforzi fisici e deve rimettersi in forze?!

p.s questa mi è sembrata la faccia della colpevolezza, è successo qualcosa, qualcosa di piccolo eh ma qualcosa comunque, Jughead è trasparente, non può mentire ed infatti non riesce nemmeno con lo sguardo o i modi di fare o la posizione delle spalle

Ritornando alle coccole…caro Jug, a cosa si riferiva la tipa?

No, perchè qui c’è bisogno di chiarire, questa “cosa” non mi è andata giù e ho rischiato di lanciare il cellulare per aria e non mi pare il caso dato che poi dovrei iniziare a contattare le persone con i segnali di fumo.

Ci sono determinate situazioni che DEVONO essere risolte on screen, non esiste non vedere come sia trascorsa la notte tra quei due dato che è abbastanza palese che abbiano, almeno, dormito insieme da bravi fratellini o con l’accompagnamento di coccole audaci e baci, purtroppo non ci è dato saperlo e, ripeto, non mi sta bene, con le parole hanno lasciato intendere “qualcosa” ma non mi basta, ho bisogno di sapere e di vedere con i miei occhi altrimenti non sto tranquilla.

 

 

 

 

 

 

Altra cosa che non mi è piaciuta è la reazione di Jughead durante l’invasione del sindaco e della polizia nel Liceo del Sud, capisco tutto ma il viso e gli occhi di Jug hanno trasmesso qualcosa di troppo, sembrava quasi avessero portato in carcere sua moglie, quegli occhi erano invasi dal panico, dalla paura, era terrorizzato per la sua sorte, non voleva abbandonarla, per quanto possano essere legati è, decisamente, una reazione spropositata, Jughead stava per rischiare di essere arrestato e se non fosse stato per Archie sarebbe tornato indietro per salvare Toni, sapete benissimo che uno dei lati che più amo del re di Riverdale è proprio il suo altruismo ed il suo istinto di protezione, si farebbe in quattro per i propri amici ma dopo la notte trascorsa con quella ragazza viene da pensare che ci sia qualcosa in più soprattutto soffermandosi sullo sguardo di Jughead dietro il vetro della porta e quando cerca di divincolarsi per ritornare da lei.

 

 

 

 

 

 

Tra l’altro, okay, Toni ha affermato di preferire le ragazze ai ragazzi ma, effettivamente, ha baciato Jughead pur sapendo della fine recente della sua relazione con Betty, pur sapendo che il suo amico è innamorato perdutamente di un’altra ragazza e tu cosa fai? Lo baci e trascorri la notte con lui e, durante una chiacchierata, parli di coccole ma dichiari di preferire le ragazze? Okay, vuoi spiegarci meglio, almeno?

Tralasciando per un attimo il triangolo vorrei soffermarmi su Jughead come Vipera, sul rapporto tra lui ed Archie e tra lui ed FP.

Dall’inizio della prima stagione ho sempre desiderato vedere Jughead con quella giacca di pelle al comando, da vero leader merita il posto in cui si trova ed io non faccio che scalpitare continuamente.

Mi dispiace che i Jarchie abbiano litigato, nuovamente ma, alla fine, la soluzione di Archie si è rivelata essere la migliore dato che stavano rischiando di morire in quella gara clandestina e, per quanto sia stata una scena meravigliosa ed una scelta necessaria ai fini pratici, rischiava di trasformarsi in un massacro che, per fortuna, non è avvenuto.

Spero riescano a fare pace il più velocemente possibile, non riesco a guardarli separati.

Passando alla telefonata con il suo caro paparino, c’è bisogno che io dica quanto ho urlato in quella scena?

Son talmente belli che, sinceramente, dovrebbe essere illegali lasciarli ancora separati, i consigli di FP son sempre giusti, pericolosi e al limite della legalità ma sensazionali, abbiamo visto poche volte FP al comando delle Vipere e mi auguro di vederne ancora milioni.

(STO URLANDO ANCORA)

Jughead ha sicuramente rischiato con le Vipere e gli Spettri ma è ciò che amo di lui, la sua caparbietà, la voglia di cambiare il mondo, il suo esprimere sentimenti con gli occhi, il suo lottare e non arrendersi, senza queste caratteristiche il nostro re non sarebbe tale.

Betty Cooper 

La 2×06 si apre con Betty che cerca di arrivare il più velocemente possibile all’hotel in cui alloggia Nick con i suoi genitori e, per sua somma sorpresa, il ragazzo è ancora vivo e, di conseguenza, il Boia non ha, stranamente agito.

Qui apro una parentesi sull’identità del Boia.

Me ne sono già occupata negli scorsi articoli dedicati alle news su Riverdale ma alle teorie già note se ne è aggiunta un altra che vede come volto nascosto dietro la maschera quello dello sceriffo, cosa plausibile a causa della scena finale dato che in prigione, in quella del commissariato, a quanto pare, dovrebbe esserci solo lui ed è proprio questo particolare che mi fa pensare non sia lui il Boia, sinceramente sarebbe davvero ridicolo e perderebbe di credibilità una persona che mi è sempre sembrata splendida ma, si sa, dietro le brave persone si nasconde sempre qualche torbida storia quindi, mai dire mai.

Ribadisco che, per me, il Boia non è lui, ne sono quasi certa così come lo sono del fatto che dietro tutto ciò ci sia il fratello di Betty, non materialmente ma la mente che ha architettato tutto è lui, ci potrei mettere la mano sul fuoco anche perchè che motivo avrebbe lo sceriffo di odiare Betty a tal punto? O di amarla in questo modo così profondo tanto da volerla proteggere? E’ davvero poco credibile su.

Dopo aver parlato del Boia devo, necessariamente, tornare a Betty che ha affrontato così tante difficoltà da avermi fatto innamorare di lei proprio come lo è Jughead ed è qui che voglio parlare dei nostri amatissimi Bughead.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Impiego un solo secondo per sottolineare il mio amore per questi due bambini bellissimi, non è seguire la massa, come potrebbe dire qualcuno ma è per scelta, molto probabilmente sono stati loro a scegliere me altrimenti non si spiegherebbe l’amore viscerale che ho per loro ma la certezza è che è bastato un piccolo e significativo dialogo tra i due per farmi perdere la testa ancor di più anche se dopo l’episodio ho avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa e, come vi ho detto all’inizio della recensione, sto parlando della mancanza di scene della notte tra Jug e Toni e, come vi sto dicendo adesso, la mancanza di un chiarimento on screen tra Betty e Jug dato che, sono tornati insieme ma non sappiamo come, siamo solo a conoscenza del fatto che la bionda abbia raccontato tutto al suo ragazzo in merito al Boia, io avrei preferito una scena come quella con Veronica ma, a quanto pare, doveva andare così.

Ho amato le scene dei Bughead, anche quella mentre Betty stava riparando l’auto ma le mie preferite sono sicuramente quella di cui vi ho messo le gif e quella in cui Veronica e Betty si son ritrovate nel covo tra Vipere e Spettri sotto gli occhi di Archie e Jug, è stata esilarante.

Arrivo al punto cruciale dell’episodio, la telefonata finale tra il Boia e Betty, quella in cui la nostra regina si è guadagnata anche lo scettro.

 

 

TUTTI IN PIEDI AD APPLAUDIRE LILI REINHART E LA SUA BRAVURA

Io sono sempre più strabiliata dal talento di Lili, riesce a farmi percepire ogni singola emozione di Betty ed ogni singola volta mi ritrovo scioccata ed orgogliosa di questa piccola grande donna, non riesco a non ringraziare Riverdale per avermi fatto scoprire questa magnifica attrice e straordinaria donna nella vita di tutti i giorni, l’amo follemente.

Sappiamo che Betty scoprirà l’identità del Boia, non ufficialmente, ovviamente, ma io ne sono convinta, così come lo sono del fatto che si troverà faccia a faccia con Chic Cooper.

Alzi la mano chi non ha sentito il respiro di Betty sul collo.

NESSUNO LO FARA’, CI POSSO GIURARE.

Non mi perdo in altre parole perchè mi ripeterei quindi concludo il tutto qui aggiungendo due bonus:

  • Madelaine è strepitosa e Cheryl anche, è il personaggio più enigmatico dell’intera cittadina, non so se riuscirò mai a capirla al 100%, ho amato il suo modo di fare con la madre e avrei davvero voluto prendere a schiaffi Penelope che ha comprato il silenzio di Nick vendendo quello di sua figlia, permettendo alla famiglia di Nick di acquistarla.
  • Il professore di Jughead che si è rivelato essere il Droghiere? Io mi soffermerei su questa rivelazione che non è stata messa lì tanto per, quella scena ha un senso, naturalmente e vi direi una cosa…secondo me ha a che fare con Chic Cooper, quel prof ha qualche collegamento con il caro fratellino perduto.

  • I Varchie non mi piacciono, non mi convincono, caso chiuso.

  • LA SCENA DELL’EPISODIO E’ STATA QUESTA, la gnoccaggine di questa ragazza è indescrivibile

  • La separazione dei Bughead è stata inutile, pretendo di vedere dei flashback altrimenti non perdonerò mai gli scrittori per questa superflua sofferenza.

Adesso concludo il tutto con il voto:

Voto all’episodio: 9, siamo, finalmente, giunti al 9 ma no ne avevo dubbi, è entrata in gioco Betty, non poteva essere altrimenti.

Vi ricordo che Riverdale è in pausa, ci risentiremo a fine Novembre, mi raccomando.

Remember: Karma is a bitch, tranquilli, della questione Hiram me ne occuperò prossimamente dato che non mi è piaciuto il “due pesi, due misure” sulla faccenda Nick/Cheryl, Nick/Ronnie.

Io come Ronnie, tutti i giorni.

Irene 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.