"To Die For"
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Riverdale – Recensione 4×15 “To Die For”

“To Die For”, quindicesimo episodio della quarta stagione di Riverdale che, finalmente, ha rialzato un po’ il livello dell’intera stagione che stava rischiando di farmi addormentare per noia.

"To Die For"

Per fortuna l’episodio mi ha totalmente fatto rimanere vigile, attenta e…fortemente soddisfatta perché, come avevo detto e pensavamo tutti, il nostro eroe è vivo e riuscirà ad incastrare quei quattro sbruffoni della Stonewall Prep.

Jug poteva mai morire? Ovviamente no ma se proprio devo fare un appunto in merito alla storyline…cari sceneggiatori, avreste potuto mantenere il mistero per più episodi e costruire una storia più forte dietro alla “morte” di Jug in modo tale da lasciarci con la suspance per molto più tempo e non risolvere tutto in “To Die For”.

 

Naturalmente si tratta comunque di ragazzi quindi è plausibile il non poter escogitare un piano più complesso e macchinoso di questo ma, a livello di narrazione, avrei preferito un’altra opzione, quando elimini il mistero da una storia cala anche l’interesse e l’aspettativa e non va bene, non in un poliziesco/giallo/thriller.

Avevamo previsto bene anche il ruolo di Donna che è la vera mente pensante del piano ed è anche un’assassina, a quanto pare, visto e considerato ciò che ha detto di Jonathan, colpevole di non aver svolto il proprio compito a dovere e cioè il ricoprire il sasso con il sangue di Jughead.

Cara Donna, voglio tanto sapere cosa nascondi oltre una chiaro disturbo ossessivo e manipolatorio/prevaricatore che ha bisogno di essere curato in qualche modo…quale sarà il suo segreto? Come si chiamerà davvero? Che non sia dolce né di nome né di fatto l’abbiamo capito tutti ma…chi sarà?

Che sapessero tutti tutto in merito alla questione di Jug era chiaro, le reazioni sono state troppo strane per non esserne al corrente e, sinceramente, sgamabili dal primo momento, se proprio dobbiamo dirlo.

Mi è dispiaciuto molto però che Alice, la madre di Betty, si fosse convinta della colpevolezza della figlia perché “sapevo che sarebbe successo”…okay, i geni del serial killer sono nel suo DNA ma non è detto che debbano per forza scattare, guardiamo Charles che sta utilizzando questa, come possiamo dire, predisposizione per catturare gli assassini cercando di entrare nelle loro menti perché, purtroppo, ne è capace anche a causa di quei geni.

Betty ha sempre avuto questa oscurità e dalla prima stagione stiamo avendo dimostrazioni di questo suo lato ma credo che la ragazza abbia bisogno solo di essere amata e capita e che necessiti una risoluzione per questo problema che POTREBBE, e sottolineo il condizionale, farle compiere gesti a cui non penserebbe nemmeno lontanamente e mi auguro proprio che la sua storyline possa proseguire nel miglior modo possibile e che riesca a tenere a bada la propria oscurità con i giusti metodi.

Ed ora arriviamo ad una questione che SPERO, e sceneggiatori guardatemi, NON ABBIA MAI UN SEGUITO dopo “To Die For”.

I Barchie non sono un’opzione possibile, non stanno bene insieme, non si completano, non sono fatti l’uno per l’altra, non potrebbero mai durare e NON SI SONO MAI SCELTI perché NON SONO LA SCELTA GIUSTA.

Archie è la prima cotta di Betty ma Betty non lo è per Archie, inutile girarci intorno, l’unica ragazza di cui si sia mai innamorato è Veronica e, se anche dovessero lasciarsi, non sarebbe Betty la scelta giusta.

Poter vedere sullo schermo dei cellulari di entrambi durante “To Die For” ci ha permesso di notare che tra i due c’è qualcosa di irrisolto che deve risolversi ma non nel senso in cui si potrebbe pensare.

Quel bacio ha fatto scattare la nostalgia ma non ha riacceso dei sentimenti, il pensare a “cosa sarebbe potuto essere se” provoca emozioni, è normale, è umano ma io sono dell’idea che ciò che non è stato semplicemente non doveva essere altrimenti sarebbe successo.

Devono esplorare questa emozione, questa nostalgia che son sicura non avrà un risvolto o meglio…non dovrebbe.

Ma siamo in Riverdale e tutto potrebbe succedere…in nome della shipwar…sentite il mio essere contrariata, eh?!

"To Die For"
Solo questo conta, solo e soltanto questo, non riescono a stare lontani, si amano, si conoscono profondamente e niente e nessuno può separarli

Per quanto riguarda l’ingannare Donna facendole credere che Betty e Archie stessero insieme è stata una mossa geniale funzionale per ciò che hanno intenzione di fare e cioè rimettere in carreggiata i Barchie…stiamo a vedere cosa succederà sperando non facciano danni.

E diciamolo…Jug/Cole…quanto ci siete mancati.

L’unica nota un po’ negativa di “To Die For” è stata la cattiveria di Cheryl nello scattare una foto a Betty e Archie mentre si baciavano, ad averla diffusa e ad averla fatta vedere a Veronica, sapete che io apprezzo la sincerità ma in quel momento è stata altamente fuori luogo perché sono certa che lei e Toni non fossero al corrente del piano.

Ho adorato il fatto che Alice abbia iniziato a girare un documentario sull’omicidio/sparizione di Jug, il suo spirito di detective e di giornalista mi hanno sempre affascinato molto quindi sono contenta che vengano messi a frutto.

Voto all’episodio: 8 e mezzo, ci stiamo risollevando, finalmente.

Alla prossima settimana miei cari tesori e tanti auguri a tutte le Donne…vi aspetto più tardi per una articolo tutto dedicato a voi e, intanto, vi lascio il collegamento al promo del prossimo episodio.

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.