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Supergirl – Recensione 1×07

Human for a day! “

Umana per un giorno! “

Salve a tutti ragazzi!
Eccoci qui dopo una settimana intensa, costernata da tantissimi impegni, mi ritrovo qui a scrivere con una stanchezza stellare.


Eccoci qui a recensire il settimo episodio di Supergirl, che ho scoperto essere al 94° posto nel ranking delle serie più sui supereroi (qui la classifica completa-> http://www.ign.com/top/comic-book-heroes)!!!
Non so voi, ma io non so se essere felice che rientra fra i 100… oppure essere deluso della posizione estremamente bassa… Vabbè, vorrà dire che la faremo risalire noi!

 

Capita a tutti di avere una giornata storta, quelle dove ci sentiamo tristi e incapaci di fare qualsiasi cosa… ecco questi episodi servono a ricordarci che, se un eroe perde i poteri per un giorno siamo spacciati e la razza umana potrebbe arrivare all’estinzione, ma serve anche a farci vedere come siano vulnerabili e fragili i nostri amici in calzamaglia.
Come in ogni serie che si rispetti, proprio quando l’eroe perde i poteri succedono le catastrofi più grandi, e questo caso non è un eccezione, poichè proprio quando la nostra Kara si ritrova con un calo di zuccheri… ehm, volevo dire di Kryptonite!

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Ecco che iniziano a infiammarsi palazzi in tutta la città con annesse scosse di terremoto causate da un tizio con un nome che ricorda la marmellata (Jem), ma che fa paura come una ragazza appena uscita da una televisione.

Quanto sei brutto, AIUTOOOOOO!!!!

 

T-tornando a-a n-noi! (Sono scosso per l’incommensurabile bellezza di questo alieno marmelloso… ehm, gemmoso!)
Il cattivo di questa settimana è appunto l’uomo marmellata… no, intendevo Jemm: un alieno con una pietruzza azzurra in testa che gli permette di controllare la mente e le azioni di chi gli sta vicino.
L’idea che un qualsiasi essere schifoso possa controllare la mia mente, m’inquieta.


Ad affrontarlo però non sarà Kara, bensì gli agenti della DEO che, a quanto pare, non scrivono solo su un computer dei numeri a caso, ma riescono anche a impugnare un fucile e premere un grilletto.
Ah,alquanto notevole direi!

 

Mentre questo terrificante e apparentemente invincibile nemico si aggira per i corridoi bui e illuminati solo da flebili lucine rosse (perchè non installano generatori di emergenza più potenti?!), Kara è alle prese con le sue disavventure da umana.

 

Perde i poteri per 48 ore, prende l’autobus, il raffreddore e, continua a pensare a James! BASTAAAA com’è ostinata, neanche adesso che lui si è deciso di andare a convivere con Lucy, molla l’osso, anzi spinge ancora di più sull’acceleratore… perchè le donne sono così testarde a volte? E così, forse per via del karma o forse per le mie maledizioni, proprio mentre è fuori con James cade e si rompe un braccio, e viene aiutata proprio da lui, che doveva per forza togliersi la camicia.

Naturalmente, ricollegandosi con il discorso iniziale, questo piccolo inconveniente serve a Kara a fargli capire come si sente “inutile” (secondo sua definizione) senza i suoi poteri (grazie, Kara molto gentile e rispettosa verso gli umani) ma, serve anche agli abitanti della città a smettere di gridare al lupo. Da quando si sono verificati problemi, hanno sempre ricevuto l’aiuto di Supergirl, non hanno mai provato a agir, e, a ricordare loro che possono aiutare gli altri e diventare eroi ci pensano: prima Max Lord, poi Cat.

 

Il primo screditando la figura di Supergirl sottolineando il fatto che proprio nei momenti di bisogno scompare, mentre la seconda elogiando le doti di ogni cittadino e esortandoli a diventare eroi. Complimenti Cat, veramente complimenti.

 

Proseguendo la testardaggine di Miss Minigonna ritorna, nonostante il braccio rotto e l’assenza di poteri decide di andare sul luogo della strage per aiutare.
Ovviamente tutto ciò si rivelerà inutile, dato che non riuscirà a influire sui destini delle persone ferite, tanto che vedrà un uomo morire davanti a lei perchè Supergirl non l’ha aiutato.

ALT (di recente dico spesso alt) non è che se non c’è una persona con dei poteri sovrumani moriamo tutti, solo perchè si è presa un giorno di ferie sono tutti spacciati.
Ok, capisco che la gente ci faccia affidamento, ma diamine 911 e pronto soccorso sono ancora agibili! Posso capire il caos del momento, ma neanche un medico nei paraggi o un kit di pronto soccorso… va beh! La scena comunque è servita a Kara per perdersi ancora di più d’animo e, convincersi che anche lei non è invincibile.
Ma nella scena, ci ho visto anche un po’ di similitudini tra la storia di Alex e suo padre…


Subito dopo, però, la ragazza decide di mettere alla prova i suoi non-poteri e entra in una ferramenta per sventare una rapina. Il gioco del “loro non sanno che io sono vulnerabile” funziona e il rapinatore si arrende, regalando a Jimmy un’immagine stupenda, che sicuramente concorrerà per il premio Pulitzer.

 

Finiti i momenti di falso-eroismo, i due tornano in ufficio dove Cat ha scoperto di aver un impiegato efficiente. E chi potrà essere se non lo sveglio Winn!


Dopo anni che lavora lì, il suo superiore si è accorto di lui e lo ha subito promosso a Iron Man della situazione: dove con una lattina e una graffetta, nella tana del lupo, riesce a mandare in onda Cat per cantarne quattro a Lord… Ho già detto che è fantastica?!

 

Ma, terminato questo momento di esortazione delle masse, torna il panico perchè esplode qualcosa: non si capisce se un tubo o un’impianto elettrico, al piano di sopra…

Winn fa la cosa che mi ha lasciato più perplesso… chiama i tizi del piano superiore e gli dice che li verranno a salvare per poi commentare che in realtà non potranno fare nulla… mi ha fatto accapponare la pelle questa cosa, e adesso vi dico il perchè.
Nel film “Molto forte, incredibilmente vicino”, quando il ragazzo sente le varie telefonate del padre fatte dalla Torre Sud in fiamme, in una si sente: “ci hanno detto che verranno a prenderci, ma so che non succederà”, ed è terribile come questo incidente nel palazzo si ricolleghi a quello dell’11 settembre… non so se sia un riferimento da cogliere, o solo una battuta piazzata lì… fatto sta che ciò mi ha turbato e non poco.


Alla fine del panico iniziale, James si decide di fare l’eroe e sale per la scaletta che si trova nella tromba delle scale, fino a raggiungere il piano dove c’è stato l’incendio e riuscirà a salvare le persone intrappolate!
Ma, quando è il momento di tornare al piano sicuro, avviene un’altra scossa e il ragazzo resta appeso alla corda dell’ascensore. Toccherà a Kara salvarlo, dopo aver recuperato i poteri perchè spinta da un motivo serio… Ah!Adesso si…. prima no,vero?!

 

Comunque lei riacquista i poteri e siamo tutti felici, tranne Winn!
Winn continua a tenergli il muso per l’ostinazione che ha verso James e, gli ripete costantemente che la fiducia nei suoi confronti sta diminuendo sempre più.

 

Mentre però succede questo, dall’altra parte della città, anzi sottoterra dove Hank e Alex stanno provando a sconfiggere Jemm e, la cosa si rivela alquanto difficile.

Alex finirà per trovarsi da sola con Hank in uno stanzino dove lei proverà a chiedergli informazioni su suo padre, finendolo per incatenarlo a un tubo, visto il perenne silenzio dell’uomo. Così, Alex affronterà da sola Jemm e riuscirà a fargli saltare la pietra azzurra in testa, ma non servirà a fermarlo.


Servirà Hank che, liberatosi dalle manette, riesce a stendere l’alieno.
Alex si stupisce non del fatto che abbia resistito al controllo mentale ma del fatto che si sia liberato delle manette.
Grande Hank!


Gli ultimi minuti sono quelli più emozionanti.
Si scopre che in realtà Hank non è umano, ma è un alieno muta forma con un nome impronunciabile, J’onn J’onzz! A quanto pare, deve la vita a Jeremiah Danvers!

Quando il suo pianeta è morto, lui è finito sulla Terra come unico e ultimo figlio di Marte, e, spaventato, si è rifugiato nella foresta del Perù. E’ stato scovato da Hank, che voleva ucciderlo, ma viene tratto in salvo  da Jeremiah che in cambio ci ha lasciato la vita. Così Hank passa da vero cattivo e J’onn J’onzz da nuovo eroe che vuole riformare la DEO dall’interno con l’aiuto della figlia del suo salvatore, al quale dovrà sempre la vita.


Ah, dimenticavo! E’ tornata ASTRAAAAA…

Che ansia questa zia, mamma mia.
La sua entrata in scena poi avviene sempre nei momenti meno opportuni, qui per esempio Kara si stava complimentando con Cat per l’ottimo lavoro di incoraggiamento svolto (lacrimuccia di tanto affetto), e mentre stava volando via… SBAM! Le salta addosso dicendole che non è ancora finita! Calmati un pochino tesoro… ci aspettano episodi carichi di rabbia e scontri tra donne!

 Gabriele

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.