The 100 – Recensione 6×05
Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di The 100!
Dopo diverse settimane in cui degli episodi capivamo poco e niente, finalmente “The Gospel of Josephine” fa ritrovare alla serie il senso e il ritmo serrato che l’hanno sempre contraddistinta.
Dopo i primi 3 appuntamenti in cui io uscivo dai 40 minuti così:
ecco che grazie a questo quarto episodio la mia espressione muta e quella che era un’iniziale confusione, adesso è puro e semplice shock.
Ad ogni modo ragazzi, bando alle ciance e cominciamo!
Lasciatemi iniziare in modo sobrio: i nostri in questa nuova luna si sono completamente rincoglioniti, le radiazioni gli hanno fritto il cervello e il primo della lista è Bellamy.
Quando ha iniziato a parlare come i terrestri, Josephine ha fatto una faccia che neanche io faccio agli esami universitari quando non so la risposta. Scherzi a parte, Bellamy aveva intuito che qualcosa non andava e cercava delle conferme, perché se aspettavamo la madre di Clarke, potevamo ibernarci insieme a Marcus.
Abby è più preoccupata di scongelare il suo amore che accorgersi che la figlia improvvisamente non ha niente a che vedere con Clarke (omicidi a parte).
Comunque, ringraziando il cielo (e con cielo intendo Harper e Monty), Jordan è riuscito a lottare contro tutti per comprendere il cambiamento di Delilah e finalmente ha ricevuto qualche risposta.
GRAZIE JORDAN.
Adesso che Bellamy è paralizzato e nelle mani di Josephine, c’è da chiedersi se anche lui farà la stessa fine di Clarke.
Da come ho potuto capire, dubito che Bellamy possa essere “sostituito” perché non ha il sangue nero, ma sul finale viene chiesto a Murphy se vuole essere immortale quindi non abbiamo certezze.
OCTAVIA BLAKE
La mia O merita sempre e comunque un capitolo tutto dedicato a lei perché le storie che la riguardano non solo sono bellissime ma io riesco sempre ad immedesimarmi.
Anche oggi infatti Octavia si dimostra una badass di prima categoria, forse anche un po’ troppo, perché la sua testardaggine l’ha quasi fatta sprofondare nelle sabbie mobili, ma ammettiamolo, è sprofondata con un certo stile.
Ogni volta che Octavia è in pericolo, quindi sempre, io perdo anni e anni di vita, infatti quando l’ho vista prendere fiato e andare giù nelle sabbie mobili, non respiravo neanche io, quindi Diyoza ha salvato entrambe.
Sarà la maternità, ma il generale sembra aver preso molto a cuore la sua partner e da una con il suo cuore di ghiaccio non mi immaginavo tanta ansia e tanta grinta per salvare quella che è alla fine una semplice conoscente.
Tutto questo spavento per poi scoprire che nulla è ancora finito, infatti le mani di Octavia hanno qualcosa di strano!
Cosa sarà successo sotto le sabbie mobili per ridurre le mani della ragazza in quel modo?
Per scoprirlo dobbiamo aspettare ben due settimane, quanto sono belle le pause?
SPOILER: molto poco.
-Sara