The Walking Dead – Recensione 6×01

Come la prima volta!

Da Domenica è partita la nuova stagione dell’amatissima serie tratta dal fumetto di Robert Kirkman incentrata su dei sopravvissuti ad un’apocalisse zombie. “ Come la prima volta “ ( titolo originale : “ First Time Again “ ) è il titolo della première con una durata più lunga, rispetto alle altre.
In questa recensione della prima puntata, andremo a vedere cosa ci ha convinto e cosa no.
Attenzione per chi ancora non avesse avuto tempo di vederla, in questa trama saranno rivelati spoiler inerenti ad essa!

La narrazione riprende dopo il finale della stagione precedente, con un sostanzioso uso dei flashback : i primi frame, appunto scorgono la scena finale dove Morgan si presenta ad Alexandria da Rick con il volto insanguinato. La sesta stagione si avvia con una descrizione di una serie di dialoghi e azioni per raccontare le relazioni intercorse fra i vai personaggi, in particolare appunto come ho descritto sopra, la relazione fra Rick e la comunità di Alexandria.
Rick scoprirà con Morgan un’enorme cava piena di “ vaganti “ ( walkers ).

 

In quel modo Alexandria ha tenuto a bada i non morti, però questi ultimi hanno trovato una via di fuga. Rick ed i suoi compagni escogitano un piano per deviare il loro percorso dalla cava ad un altro punto, costruendo un sentiero lastricato di lamiere e usando gli spari per indirizzarli nella direzione stabilita ( i walkers sono sensibili ai rumori )!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il piano sembrava funzionare … finchè qualcosa va storto! Un rumore simile ad un clacson ha portato fuori strada i vaganti!!!! Chi ha azionato quel suono che ha attirato il famelico gruppo verso Alexandria?

Vi lascio una meme stupenda fatta da ” The Walking Dead – Italia “.

 

 

 

 

 

 

 

Si nota subito, sin dal prologo, una ricchezza. Ad esempio in “ Come la prima volta “ troviamo una scena con gli zombie mai vista finora. Tutti i non morti messi in una cava riprodotti anche in COMPUTER GRAFICA. Ma non è solo questa la ricchezza alla quale si allude, ma anche una scelta differente di narrazione. La stagione 6 dello show, come anticipato dai produttori, sarà quella dei flashback ed una puntata che sarà interamente costruita con salti in eventi passati. I flashback, in questa puntata sono stati usati in modo massiccio servendo una determinata logica. La puntata è costruita su una vicenda principale nel presente : ovvero il dirottamento degli zombie dalla cava ad un altro posto, e su varie vicende del passato con un cambio di colore ( bianco e nero ) sulla composizione grafica.
Il bianco e nero serve a collocare l’azione nel passato, sorprende però il fatto che fotograficamente sia piattissimo, senza un lavoro di luce adeguato! Ciò sorprende visto che The Walking Dead non è una serie “ low budget “ da non potersi permettere una maggiore attenzione cromatica nei flashback. Il ritmo tra presente e passato è “ troppo “ spezzettato : ogni tanto la noia prende il sopravvento, poiché l’azione adrenalina è poca, poiché si sono basati più sulla narrativa.

In conclusione questa premiere è davvero diversa dalle altre, rispetto anche soprattutto alla bellissima e folgorante stagione 5. Si capisce già che ci saranno nuovi e vecchi temi che potrebbero far nascere degli sviluppi interessanti ed importanti!
Domanda … Tornerà la “ Ricktrocazia “ dittatoriale?! Se c’è un “ protagonista “ di questa premiere, è solo Rick! Tutti lo seguono, anche Dianna … non ufficialmente ma sostanzialmente ha abdicato e pare che la cosa “ giusta” , coincida sempre con quello che fa il nostro Rick. L’unico che si poneva dei dubbi e poteva creare grattacapi, è stato morso in faccia ferocemente da un walker. Una direzione che servirà a creare il conflitto più volte anticipato della stagione : quello tra il leader Rick Grimes ed il suo cosidetto “ amico “ Morgan, personaggio che finalmente avrà il suo vero spazio in una serie dov’era comparso sin dalla prima puntata. Il resto della compagnia ormai è accennato!!! E’ presto però tirare le somme perché la serie ha lasciato ancora il giusto spazio per l’attesa e la possibilità di nuovi cambiamenti e nuovi coinvolgimenti.

Gabriele