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Grey’s Anatomy – Recensione 14×12 | The Redheads Diaries

Come ogni settimana, siamo tornati con la nostra recensione di Grey’s Anatomy, e sono pronta a festeggiare con voi il primo episodio nel quale non ho pianto e non ci sono state tragedie irreparabili (o quasi)!

L’episodio, intitolato “Harder, Better, Faster, Stronger” è stato pieno di emozioni per il semplice fatto che sentivo la competitività e la voglia di creare qualcosa di nuovo e rivoluzionario, la forza e l’entusiasmo che, sinceramente, mi sono mancati, con tutti i drammi passati in questa quattordicesima stagione. Lo scorso episodio è stato davvero duro, ed infatti le conseguenze si sono sentite questa settimana.

ORA, INIZIAMO!

DOCTORS

Cosa potevamo aspettarci dai nostri medici se non il meglio? Devo ammettere che ho amato tutte le proposte ed i progetti che hanno presentato, potrebbero davvero cambiare e soprattutto salvare la vita a tantissime persone. Ovviamente ci sono dei progetti che ho amato di più per la loro originalità e la loro funzione, in primis quello di Arizona e Meredith.

Non dico che tutti gli altri sono inutili, ma questi due mi hanno colpita particolarmente, perchè sono, diciamo, i più inusuali e all’avanguardia, e quindi mi soffermerò principalmente su questi due.

ARIZONA

Come ho detto prima, il suo progetto è stato, secondo la mia opinione, il migliore. La motivazione che l’ha spinta a proporlo mi ha rotto il cuore, ci è rimasta così male per Karin e per tutte le mamme che muoiono nel momento che dovrebbe essere quello più bello della loro vita. Nessuno dovrebbe mai morire di parto e lasciare i figli senza una mamma con la quale crescere, ed è proprio questo che Arizona vuole evitare, e la amo troppo per questo (non che prima non lo facessi, ma vabbe).

La scena che ha avuto con April è stata altrettanto straziante, ha finalmente ammesso che non è stata colpa sua, e soprattutto nemmeno colpa di April, che povera piccola si è spezzata a metà dopo lo scorso episodio.

Spero vivamente che riesca a portare avanti il suo studio e a risolvere le complicanze durante il parto, salvando un sacco di mamme e bambini.

Il bacio tra Arizona e Carina era totally unexpected e OMMIODDIO QUANTO MI SONO MANCATE. Sono troppo carine,  non riesco a reggere la loro tenerezza e sorta di relazione che hanno, e poi, diciamocelo, la nostra Arizona si merita un bel po’ di felicità!

GUARDATE CHE PICCINE CHE SONO!

JACKSON

Alloooora, che dire? Amavo il suo progetto originale, quello della pelle spray, appena l’ha detto ho pensato subito “oddio che roba stupenda!” e pensavo, e volevo, che andasse a fondo con la sua ricerca e trovasse finalmente il modo di crearla e fare ciò che ama. Non appena è apparsa mamma Avery ho intuito avrebbe lasciato il suo progetto per seguire il caso con Katherine.

Non dico che questo secondo progetto non sia altrettanto bello e soprattutto molto utile, ed aiuterebbe certamente un sacco di persone, evitando interventi inutili, ma secondo me doveva continuare per la sua strada e dimostrare una volta per tutte di non essere vincolato dal suo cognome e da Katherine, soprattutto.

Era partito sin dall’inizio con la sua idea ed il suo progetto, era un sacco entusiasto e finalmente in gioco, come diceva lui. Si meritava di inseguire quello che ama, ed ovviamente seguendo questo altro caso salverà e cambierà moltissime vite, ma secondo me non voleva realmente farlo.

MEREDITH

Vabbe, ma noi ancora siamo qui a parlare di lei?

Anche se all’inizio non aveva un progetto, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata con qualche fantastica idea che avrebbe fatto rimanere tutti a bocca aperta. Ed eccola, in sala operatoria ad operare la sua paziente senza milza con la mia piccola Josephine Brooke Wilson, tutto sembra normale, ma ecco che scoprono mini milze sparse per tutto il corpo della paziente, e a Meredith si accende la lampadina sopra la testa: PROGETTO SU MINI FEGATI CHE SI RIGENERANO DA SOLI.

Meredith è così geniale che ha fatto rimanere stupita anche me, sono rimasta a bocca spalancata non appena ho visto e scoperto in che cosa consisteva il progetto suo e di Jo. E a proposito di Jo, amo alla follia il rapporto che si sta creando tra le due. Da che non potevano vedersi e sopportarsi, eccole girovagare in giro per l’ospedale a pianificare il progetto, il loro progetto.

Un problemino è però sorto: il brevetto. Ne la Grey ne la Wilson ci hanno pensato, ed ovviamente non sono in possesso del brevetto per iniziare il progetto. Questo direi che è un vero problema, che spero riusciranno a risolvere perchè sarebbe un vero peccato ed uno spreco se non riuscissero a portare a termine i loro mini fegati.

E comunque queste due mi hanno fatta lacrimare.

ALEX E AMELIA

Poveri piccini.

Il loro progetto era uno dei più utili e che avrebbero aiutato un sacco di persone, prima di tutti Kimmie, ma non hanno passato la selezione.

Dico io, siamo seri? Avete accettato tutti i progetti e non il loro, che si tratta di un intervento molto meno invasivo sul cervello che salverebbe la vita a miliardi di persone, oltre che essere un intervento super all’avanguardia?! Senza parole.

Loro due si meritavano di passare tanto quanto gli altri “gruppi”, se non di più, e ci sono rimasta veramente male, ma soprattutto quello che mi ha colpita sono stati i loro sguardi consapevoli di aver fallito e di aver fatto sperare una ragazza senza avere una soluzione in mano.

Guardate che amori che sono tutti quanti, che festeggiano ed esultano felici di essere passati.

Li amo.

E poi guardate loro due:

TUTTO QUESTO NON É AFFATTO GIUSTO.

Loro meritavano molto di meglio, Kimmie meritava molto meglio. Sono sicura, comunque, che la nostra Shepherd riuscirà a trovare una soluzione altrettanto cool e all’avanguardia, la soluzione perfetta che salverà comunque la ragazza.

Adesso possiamo piangere tutti insieme fino al 2 marzo, visto che la serie si ferma per le Olimpiadi. Come potrò vivere sana di mente fino al 2 marzo non lo so, ma comunque penso di darmi al rewatch, giusto per non farmi mancare nulla!

 

-Miriana

 

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.