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Jessica Jones – Recensione 2×02

Salve a tutti, e benvenuti con l’appuntamento del lunedì di Jessica Jones, io sono Giusy, e sono un po’ emozionata siccome questa è la prima recensione che scrivo ma bando alle ciance, iniziamo subito.

L’ episodio si apre con una Jessica ancora sconvolta dai flashback avuti nell’ ospedale durante il primo episodio e come al solito cerca di affogare i suoi dispiaceri nell’ alcool, poi una mezza litigata con la barista, la nostra super-eroina preferita viene molestata da un ubriacone, e lì credevo davvero che quell’ uomo avrebbe fatto presto una capatina all’ospedale, ma mi sbagliavo.

Subito dopo aver trovato l’ indirizzo di Kozlov, grazie a Malcom, Jessica si reca a casa del dottore, ma sorpresa il dottore è morto, tra le varie persone che lo piangono troviamo un ex collega di una nostra conoscenza, Will Simpson. Isaac racconta di come Kozlov gli abbia salvato, e parlando con Jessica scopriamo che crede che sia stato proprio Will ad uccidere Kozlov.

Parlando di Whizzer mi è dispiaciuto tantissimo per la sua morte, ammetto che all’ inizio non avevo creduto che questo ragazzo fosse un “dotato”   e sapere che sia morto spaventato e impossibilitato di  difendersi, mi ha fatto davvero pena.

Trish, intanto, cerca di allacciare i rapporti con quella spina nel fianco di sua madre perchè, vuole ottenere delle informazioni da una sua vecchia conoscenza che potrebbe farle avere i fascicoli dell’ IGH. Secondo me non vale la pena passare del tempo con la madre perchè davvero è impossibile da sopportare spero davvero che compaia in meno possibile in questa stagione.

La Horgat in questa stagione non mi sta pienamente convincendo anche sono passati due episodi: in primis per il discorso poco femminista nella primo episodio contro la sua ex, scopriamo poi che a quanto pare ha un male incurabile, che potrebbe essere SLA, consideranno la spina dorsale sul scrivania della dotteressa.

La polizia continua ad indagare sulla morte di Whizzer, e Jessica chiede al suo sexy vicino di testimoniare in suo favore ma lui rifiuta, ma scommetto che questi due pomiceranno prima della fine del quarto episodio.

Trish, con tanto di spalla, Malcom, incontra tale Maximilian Tatum che scopriamo essere un produttore televisivo che all’ epoca di Patsy molestò Trish, dando tutta la colpa a lei oltretutto.

Ottima scelta quella di Netflix di inserire questa tematica dello show, dato i recenti sviluppi delle questioni Hollywoodiane, per usare un eufemismo, e dei movimenti Time’s up e MeToo.

Trish con l’aiuto di Malcom e alle spalle di Jessica decide riprendere Maximilian per poi ricattarlo, sul set scopre che fino a quel momento qualcuno l’ ha protetta, infatti Will l’ ha seguita e protetta poichè presa di mira a causa del suo programma radiofonico.

Due parole sul Will: nella prima stagione, questo ex soldato mi piaceva davvero, peccato poi a causa delle droghe sia impazzito.

Da lui apprendiamo che qualcosa è scappato dal laboratorio di Kozlov e sta dando la caccia ai chi osa investigare sull’ IGH.

Quest’ essere raggiunge Trish, Jessica che nel frattempo è andata in aiuto dell’ amica e Will, il soldato si sacrifica per far scappare la donna da cui era ossessionato e Jessica e subito dopo viene ritrovato morto con il collo spezzato e Jessica dice una farse che credo sarà la mia preferita della seconda stagione.

” Serve un mostro per fermarne un altro. Ma lui non era il mostro giusto.”

La recensione finisce qui, fatemi sapere cosa ne pensate, e scusate se mi sono dilungata troppo, ma parlerei per ore di Jessica Jones.

Alla prossima recensione con Federica!

-Giusy.

 

 

 

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Sono una nerd a tempo perso, Star Wars e la Marvel sono la mia religione, ma non disdegno il DCEU. Mi riprometto di non iniziare mai serie tv senza aver finito quelle che sto guardando, ma fallisco sempre.