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The Originals – Recensione 4×11

Con il suo undicesimo episodio, “A Spirit Here That Won’t Be Broken”, The Orginals getta le basi per il prossimo finale di stagione (-2 episodi) che vedrà, come abbiamo sempre sospettato, nella piccola Hope il personaggio cruciale e decisivo per il destino della sua famiglia e della tanto temuta Ombra. Ma in che modo? Cos’è accaduto in questo penultimo strabiliante episodio? Non perdiamoci in chiacchiere e commentiamo insieme ciò che è successo questa settimana a New Orleans!

La famiglia Mikaelson si riunisce per ideare un piano d’azione che possa riportare in vita Elijah. Ciò che li spinge ad agire così in fretta non è solo la mancanza che sentono per il fratello/amante, ma anche il vero e proprio timore di perderlo per sempre: il ciondolo contenente l’anima di Elijah comincia a mostrare delle crepe, un chiaro segno che fa capire quanto poco tempo gli resti prima di morire definitivamente.


Come ben sappiamo, per farlo ritornare in vita c’è bisogno di un grande sacrificio, e quale miglior occasione di prendere due piccioni con una fava? Uccidere l’Ombra per riportare in vita Elijah sembra la soluzione perfetta che, ovviamente ma purtroppo, comporta le dovute difficoltà. Per ucciderla infatti c’è bisogno di un’arma impregnata del sangue di Hope, l’unico che può effettivamente causarle del male, ed anche se Hayley e Klaus sono inizialmente contrari a questa decisione, si rendono poi conto che non c’è altro da fare.
Anche la piccola sembra titubante, soprattutto perché teme che le sue gesta possano mettere in pericolo la sua famiglia ma la dolcissima e significativa conversazione con sua madre riesce a convincerla.

   
   
   
   

Con le dovute armi e la strategia messa a punto, un ultimo scoglio ostacola i Mikaelson: l’Ombra, intelligentemente, ha creato un totem che possa proteggerla in caso di pericolo e bisogna distruggerlo prima di dedicarsi a lei. Decide di occuparsene Rebekah che, chiedendo l’aiuto di Kol non immagina neanche lontanamente in che guaio si è andata a cacciare.


Il minore dei Mikaelson si è dimostrato subito pronto a tradire la sua famiglia per proteggere Davina, e per quanto possa capire il motivo delle sue azioni, allo stesso tempo penso che parlando con quella famiglia che ha ingannato senza pensarci su due volte, si poteva trovare una soluzione per salvare l’amore della sua vita e allo stesso tempo non mettere in pericolo nessuno.
Ad ogni modo, Kol si è fatto facilmente manipolare dall’Ombra che gli ordina di custodire a tutti i costi il totem altrimenti verrà fatto del male anche a Davina. Prima di occuparsi della sua missione, lascia delle chiavi alla sua strega facendosi promettere che se non dovesse tornare, c’è una macchina a disposizione per lei che dovrebbe usare per scappare via da lì.


Come dicevamo, Rebekah si fida totalmente del fratello, ignara di quello che sta succedendo e arrivata a destinazione incontra Marcel, anche lui appostato fuori la casa dov’è presente il totem. Tra i due continua a non scorrere buon sangue, la gelosia di Rebekah è palese e come al solito le loro conversazioni sono fatte di battibecchi. Ma, nonostante ciò, Marcel accompagna la vampira in casa non volendo lasciarla sola. Ed è proprio il suo essere un gentiluomo a farlo finire nei guai insieme a lei: Kol, trovandosi già lì, inizialmente cerca di convincerli che ha già perlustrato l’intera casa e che non c’è assolutamente nessun totem ma non riuscendoci, rivela il suo tradimento e imprigiona Rebekah e Marcel in una delle stanze grazie ad un incantesimo oscuro per poi scappare via.


Dall’altra parte della città, Freya ed Hayley si preparano per affrontare l’Ombra una volta per tutte. Le due donne non sono sempre andate d’accordo ma bisogna ammettere che ultimamente stanno formando una squadra eccezionale e le scene che le vedono come protagoniste mi piacciono sempre da morire.


Le cose però non vanno come previsto e l’Ombra, essendo molto più forte, non da loro neanche la possibilità di battersi e le mette immediatamente k.o.
Entrambe cominciano ad avere delle allucinazioni, le quali riflettono le loro paure e insicurezze: Hayley affronta Jackson e inizialmente si fida di lui, non capisce che l’Ombra si nasconde dietro il volto dell’uomo che una volta ha sposato, ma quando il licantropo delle sue allucinazioni comincia a parlarle in un modo che non gli appartiene affatto, aggredendo Hayley sia verbalmente che fisicamente, l’ibrida si rende conto di chi ha avanti e comincia una vera e propria lotta con l’Ombra. Nel mondo reale invece, il nemico tiene in ostaggio Hayley, prelevandole del sangue ed iniettandole grandi dosi di strozzalupo.

   

Anche Freya è in preda alle allucinazioni, protagonista delle quali è Keelin: il timore più grande della strega è quello di ferirla o peggio, mettere in pericolo la sua vita per i problemi che costantemente deve affrontare insieme alla sua famiglia. Nell’allucinazione infatti Keelin si presenta inizialmente come morta e successivamente non fa che provocarla dando voce ai pensieri più brutti nascosti nell’inconscio di Freya. Ovviamente, anche stavolta, è l’Ombra a manipolare l’immagine di Keelin.


Alla casa abbandonata, Marcel e Rebekah hanno l’opportunità di trascorrere un po’ di tempo insieme, e da testardi quali sono preferiscono battibeccare piuttosto che parlare effettivamente di quello che provano. Sono interrotti da Klaus che, non ricevendo notizie da sua sorella o suo fratello, si precipita sul posto per capire cosa stia succedendo. Non lo aspettano belle notizie perché oltre al vedere sua sorella e Marcel imprigionati, viene informato dei piani di Kol, quel Kol che vuole farsi odiare ancor di più coinvolgendo l’unica persona pura ed innocente che merita solo cose belle dalla vita. Sto parlando proprio di Hope e delle scene che la vedono protagonista insieme allo zio: seppur parte della loro conversazione è stata esilarante e a tratti dolce, mettere in pericolo la nipote in tal modo è stato davvero subdolo da parte del minore dei Mikaelson.

   
   

Grazie alla potente magia di Hope, Kol le fa slegare un nodo fatto di corde che, una volta sciolto, spezzerebbe il legame magico tra l’Ombra e Davina così che quest’ultima possa essere finalmente libera.

   

Ma se anche solo si osa sfiorare Hope Mikaelson con un dito o tradire la sua fiducia, non si può non aspettarsi l’ira di papà Klaus che stavolta si riversa tutta su Kol. L’ibrido ha dato voce ai miei pensieri rimproverando il fratello di esser stato un perfetto idiota e di essersi fatto manipolare dall’Ombra che ha semplicemente giocato con le sue debolezze per ottenere quel che voleva. Anche se furioso all’inverosimile, Klaus non uccide il fratello com’era intenzionato a fare perché fermato dalle suppliche di quest’ultimo, o meglio da un nome in particolare: Camille.
“Cos’avresti fatto al mio posto se ci fosse stata Camille?” una semplice domanda, un semplice nome, una semplice persona lo fa vacillare e gli fa risparmiare suo fratello. Camille non c’è più da un po’ ormai, ma il potere (considerato come una cosa positiva e non negativa) che ha su Klaus è innegabile. L’amore di lui per lei ha ancora un gran peso in tutto ciò che l’ibrido fa e dice.

   
   

Grazie all’atto di pietà dell’ibrido, Kol riesce ad avere il suo happy ending con Davina. I due riescono a partire insieme e a lasciarsi alle spalle New Orleans e i suoi drammi (almeno per ora), per la felicità dei fan della coppia e dei non fan (almeno non avranno modo di combinare altri guai).


Marcel e Rebekah riescono ad uscire dalla casa in cui erano imprigionati dandole fuoco e, finalmente liberi, danno sfogo anche ai loro pensieri e sentimenti. Si urlano in faccia tutto quello che non si sono riusciti a dire fino a quel momento provandosi infine a dirsi addio una volta per tutte. Ma certe emozioni, certi desideri, non si possono controllare e Rebekah e Marcel proprio non riescono a restare lontani l’uno dall’altra, nonostante tutto. Il loro bacio è stato un momento del tutto inaspettato per quanto mi riguarda, ma al contempo magico e bellissimo. Sto tornando ad amarli come una volta, spero solo che non ripetano il “tira e molla” che li ha sempre caratterizzati perché dopo un po’ diventa estremamente noioso. Sono sempre a favore dell’angst perché ammettiamolo, ci vuole, ma amo le cose originali e non ripetitive.

   
   
   
   
   

Le due grandi donne, Hayley e Freya, riescono a sconfiggere l’Ombra affrontando i loro demoni interiori e mettendo fine alle allucinazioni avute fino a quel momento.
Collaborando riescono, anche se in tutt’altro modo, a raggiungere l’obbiettivo prefissatosi uccidendo una volta per tutte il nemico, o almeno credono di esserci riuscite.


Una volta a casa, la strega si adopera immediatamente per riportare in vita suo fratello Elijah e lo fa con l’aiuto di Klaus. Quest’ultimo nota però qualcosa di strano in lei: Freya è chiaramente triste, soprattutto quando si nomina Keelin, e ho paura che la tortura psicologica, e non solo, inflittale dall’Ombra possa avere conseguenze sulla loro relazione. Temo che Freya possa allontanarla, sempre se non lo ha già fatto, per proteggerla. Esperienze passate con questo telefilm ci hanno insegnato che non è di certo la soluzione giusta, spero vivamente che nel prossimo episodio approfondiscano la questione anche perché la mancanza di scene Freelin si fa sentire.


Di positivo c’è che finalmente Elijah viene riportato in vita, quindi se tutto andrà secondo i piani, dal prossimo episodio dovremmo rivederlo e per questo non sto più nella pelle!


Hayley decide di non essere accanto al suo uomo quando si risveglierà, la troviamo invece sul conosciuto pontile con delle birre mentre si confida a Jackson, alla brava persona che era e che gli manca. L’esperienza delle allucinazioni provocatole dall’Ombra l’ha fatta riflettere su se stessa, sulla sua vita e su quella di sua figlia. Hayley vuole preservare l’innocenza e la purezza di Hope ma non può farlo se la piccola continua ad essere coinvolta nelle orribili faccende che ruotano sempre intorno alla famiglia Mikaelson. Adesso però sa come potrà riuscirci, sa cosa deve fare per salvare l’anima di sua figlia, ed anche se non ci è stato detto la mia teoria è che saranno coinvolti in qualche modo Caroline e Alaric con la loro scuola per bambini con poteri soprannaturali.

   
   
   
   

Purtroppo né l’ibrida né nessun’altro sa che l’anima della piccola Hope è ormai già compromessa: uccidere l’Ombra poteva mai essere una cosa semplice e scontata? Ovviamente no. Il nemico, prima di morire, è riuscito a collegarsi ad Hope e ad ospitare il suo piccolo corpicino. Non è stato chiaramente spiegato il come, ma credo che c’entri qualcosa l’intruglio che ha bevuto prima di essere attaccata da Hayley e Freya.


Ricollegandoci a quello che avevo scritto ad inizio recensione, Hope Mikaelson avrà davvero un ruolo cruciale nella battaglia contro il nemico e adesso che l’Ombra fa parte di lei, non so proprio come faranno per sconfiggerla una volta per tutte.
A proposito di ciò e delle tante altre cose successe in questa puntata, mi farebbe immensamente piacere leggere qualche vostra teoria. D’altronde, tentare di formularne qualcuna è l’unico rimedio all’agonia generata dall’attesa per il prossimo episodio, nonché penultimo di questa quarta stagione, intitolato “Voodoo Child”.
In ogni caso, vi saluto e vi aspetto la prossima settimana con la nuova recensione di The Originals. Non mancate!

                                                                                                                                           – Federica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.