"Dog Day Afternoon"
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Riverdale – Recensione 4×03 “Dog Day Afternoon”

“Dog Day Afternoon”, o meglio, l’episodio realizzato seriamente da cani e chiedo scusa ai canidi..

"Dog Day Afternoon"

Il punto è solo uno, la trama di Riverdale ha perso completamente la retta via, non riesce in nessun modo a riprendersi e la fine di questo terzo episodio della quarta stagione ha sicuramente confermato questa mia teoria.

Ma iniziamo dal principio anche se sapete che non seguo mai un ordine preciso, mi lascio trasportare dai pensieri sperando che riescano a portarmi ad un punto come succede di solito e, prima di tutto, vi lascio il link della sezione del nostro sito dedicata alle recensioni di Riverdale, nel caso vi siate persi le precedenti.

I filoni principali sono l’inserimento di Jughead alla Stonewall Prep, la creazione del centro sociale di Archie e Mad Dog, il cambio di cognome e di vita di Veronica Luna, ormai possiamo chiamarla così, e il disfacimento della Fattoria per mano di Betty e Charlie, tutte trame interessanti e che, potenzialmente, potrebbero davvero far risorgere Riverdale dalle proprie ceneri.

Purtroppo però Riverdale si sta distaccando troppo dalla realtà e si sta rendendo talmente finto da non essere possibile nemmeno nella visione immaginaria che è poi una serie tv e non riesco proprio a guardare gli episodi senza pensare che non abbiano più alcun senso.

"Dog Day Afternoon"

Jughead si è ritrovato nella tana dei leoni senza nemmeno immaginare dove sia finita davvero e sono stupita dal fatto che Betty non abbia percepito nulla di strano date le sue doti da detective e spia ma, a quanto pare, la storyline del nostro narratore deve proprio dirigersi verso una direzione che avrei voluto non spettasse ad uno dei miei personaggi preferiti. Una scuola privata non è necessariamente sinonimo di prestigio o conoscenza maggiore e, purtroppo, credo proprio sia questo il caso.

La Stonewall Prep mi trasmette una sensazione talmente negativa che forse non sarei nemmeno capace di spiegare. Percepisco pericolo e, se fossi un personaggio anche io, afferrerei Jug per un braccio e lo trascinerei via di corsa ma, sfortunatamente, non posso e, per fortuna, non sono in Riverdale.

Una guerra psicologica è difficile da sostenere ma Jug è un osso duro da sempre e tutti speriamo possa continuare la propria storyline senza abbandonarci in una maniera terribile…sempre che Bret non gli dia filo da torcere più del necessario.

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Per quanto riguarda Veronica, sembra sia diventata la banca di Riverdale in questo “Dog Day Afternoon”, ha fondi per tutti, credo nei progetti di tutti, può disfarsi dei beni della propria famiglia senza che nessuno le dica nulla, sfida il proprio padre come se non sapesse chi ha come genitore, non si preoccupa minimamente della propria madre e cerca di ripulire la propria figura.

Non voglio che Ronnie faccia questa fine, è un personaggio con un potenziale illimitato e viene sfruttata in un modo che non ritengo affatto giusto, le fanno solo avere idee per risolvere i problemi legati a quanto la figura maschile mezza nuda possa far riscuotere successo e soldi…dov’è finita la vera Veronica Lodge?

Credere che cambiare cognome possa ripulire la propria immagine è folle tanto quanto credere che il sangue, la famiglia possano decidere chi si voglia essere.

E si, per me non ha ragione nè RonnieHiram.

Archie, purtroppo e come al solito, è l’incoerenza fatta persona.

Prima convince Mad Dog a non reagire per non rischiare di finire dietro le sbarre e che poi come atto di ribellione esce dalla finestra di notte per organizzare una spedizione punitiva nei confronti di Dodger e di tutti quelli che facevano spacciare dei poveri bambini picchiandoli e torturandoli pur di ottenere ciò che volevano.

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Ma sei impazzito o cosa, mio non caro Archie?

Si potrebbe pensare che la morte del padre l’abbia scioccato ma noi che seguiamo Riverdale dalla 1×01 sappiamo benissimo che Archie è sempre stato così.

L’unica cosa positiva è che ha deciso di aprire il Centro Sociale per salvare Riverdale e per restare nella città che l’ha visto nascere e che non abbandonerà mai come il padre e, finalmente, anche Molly si è convinta a non ritornare a Chicago rimanendo così con il figlio per aiutarlo con le questioni legali/burocratiche legate al Centro appena attivato.

Sono molto felice della scelta di inserire un Centro Sociale per evitare che i ragazzi finiscano nelle grinfie dei malintenzionati, è un’iniziativa fondamentale ed importante soprattutto nei luoghi in cui la criminalità la fa da padrone. Una delle poche cose positive di “Dog Day Afternoon”  e di Riverdale.

Giungo alla fine alla trama collegata a Betty e alla Fattoria.

"Dog Day Afternoon"

 

 

 

 

 

 

 

 

Betty ed Alice in “Dog Day Afternoon” si riconfermano essere i due personaggi più ben fatti e meglio scritti di tutto lo show. Sono coerenti, profonde, determinate, si fanno valere, non si arrendono, lottano, rischiano pur avendo paura e sfidano se stesse, i propri limiti ed il mondo che le circonda. Riescono a trovare soluzioni nelle situazioni più disperate e non demordono nonostante i problemi evidenti e seri. Non si fanno scrupoli e riescono ad ottenere ciò che vogliono.

Betty ne è stata un esempio lampante mentre cercava di disinnescare una bomba installata sulla povera Polly.

Sono felice di aver rivisto, finalmente, Alice in azione anche se non mi aspettavo uccidesse Edgar così a sangue freddo, senza tentennare ma agendo in modo preciso e calcolato per salvarsi e per salvare dei poveri seguaci deboli e sofferenti.

Non vedo l’ora di gustarmi una scena tra Charles ed Alice, madre e figlio possono viversi e spero con tutto il cuore che FP riesca a riconquistare la donna che ama e a fare il genitore insieme a lei.

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In ogni caso, non credo che questa sia la fine della Fattoria, anzi, Evelyn è ancora in circolazione e non si arrenderà così facilmente, purtroppo, non è migliore rispetto ad Edgar che non credo sia davvero morto, nonostante l’averlo visto a terra inerme. E se fosse davvero “asceso”, sinceramente, sono molto delusa dell’epilogo scelto per questo villain.

La fine di un villain è direttamente proporzionale al grado di cattiveria dello stesso.

Voto all’episodio: 6 e mezzo, niente di straordinario.

Bonus:

  • Un razzo…ho seriamente visto un razzo e un Edgar con un costume misto tra i Cugini di Campagna, David Bowie e John Travolta? Non credo di avere le parole giuste per esprimermi al meglio, sono imbarazzata io per chi ha avuto la brillante idea di inserire un elemento simile.
  • Le VHS alla fine di “Dog Day Afternoon”…siamo finiti in 13 Reasons Why e non lo sapevo?
  • Moose, povero Moose, non riesce a riprendere in mano la propria vita per un mucchio di cretini che non vedono l’ora di ridicolizzare un proprio compagno di scuola…c’è solo da vergognarsi, purtroppo

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  • Cheryl è finalmente venuta allo scoperto e mi auguro che Toni possa aiutarla perchè vedere un topo nutrirsi del corpo putrefatto di Jason e poi Cheryl cercare di ricucirlo con un filo rosso…mi ha seriamente devastata.

Per la recensione di “Dog Day Afternoon” è tutto, alla prossima settimana, miei cari lettori, spero di avervi tenuto compagnia.

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Irene

 

 

 

 

 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.