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Blindspot – Recensione 4×13

Buongiorno a tutti ladies and gentlemen e ben tornati in una nuova recensione di Blindspot! Ebbene sì, ho ri-testato la pazienza della mia partner (in crime), dato che nel weekend ho fatto una piccola gita, ma anche i sub si sono fatti aspettare, quindi per questa volta darò la colpa a loro. Però neanche questo poteva fermarci, infatti abbiamo deciso di guardare Though This Be Madness, Yet There Is Method In’t con i sub eng (Sara, I’m proud of you ♥) e ora sono qui, quindi iniziamo!

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Questo episodio ha assolutamente rispettato gli standard di Blindspot, infatti mi ha tenuto con il fiato sospeso per 40 minuti. Da quando Madeline ha annunciato che il suo piano malvagio era quello di far schiantare l’aereo che sarebbe dovuto servire come nuovo Air Force One sono entrata in uno stato di ansia che, ad essere onesta, non mi ha ancora abbandonata del tutto. Sì, poveri passeggeri e tutto, ma a me interessava di Tasha e Boston! Quando ho visto che si trovavano in un edificio cosparso di esplosivo ho veramente temuto il peggio. Per fortuna che quella pazza non sospettava di nient- AH NO, perché Del Toro ha deciso improvvisamente di farsi vivo. Grazie tante amico, ti preferivo sotto forma di un telefono.

Comunque non che ce ne fosse bisogno, ma tutta questa storia mi ha dato un motivo in più per odiare Madeline: HA INTERROTTO LA VACANZA DEI JELLER. Jane è praticamente resuscitata settimana scorsa, lei e suo marito si meritavano un po’ di relax. E okay, l’inizio del loro viaggio sembrava veramente la trama di un film dell’orrore, ma almeno erano felici e insieme. Volevano anche accendere una candela per Roman, ma non sono riusciti a farlo perché sono stati trascinati in ufficio. Vi sembra giusto? No, non è giusto. Quindi, Madeline, non vedo l’ora che tutti i tuoi piani vadano in fumo e tu venga arrestata e sbattuta in prigione. Quando succederà, dovremo ringraziare:

(NA)TASHA ZAPATA

L’abbiamo odiata tutti per parecchi episodi, e anche se non la perdonerò mai per aver suggerito a Blake di uccidere Roman, devo riconoscere che l’impegno che sta mettendo in questa operazione è notevole. Sara aveva ragione, è sempre stata dalla parte dei “buoni” e ora si sta facendo in quattro per provarlo. Il team è al corrente di tutto ora, ma lei ha la convinzione che tutti la odino, quindi non ha problemi a lanciarsi in missioni suicide senza rinforzi, e non ci pensa due volte prima di rimanere in un edificio pronto ad esplodere. E a proposito, quella scena mi ha DEVASTATA. Era pronta a morire, e non per salvare persone a caso su un aereo, ma per dimostrare che di lei ci si può fidare. Quando ha detto a Boston:

Go on, you still have someone who cares about you.

e poi:

If something happens, tell Reade…

mi si è leggermente spezzato il cuore. Per rendere il tutto più doloroso, poi, Sara mi ha ricordato del parallelismo con una scena in cui è Edgar quello che non è sicuro di farcela e chiede a Naz:

Make sure to tell Zapata…

MA CI RENDIAMO CONTO? I Rapata sono una delle coppie più perfettamente devastanti (in tutti i sensi) ancora DANNATAMENTE NON CANON di tutto il mondo della televisione, fight me. Ah, per chi non ricordasse la scena di cui sto parlando, potete vederla al minuto 0:52 di questo bellissimo video della mia partner in crime (io vi consiglio di vederlo tutto perché SÌ):

Ah e poi vogliamo parlare della reazione di Edgar quando, mentre era al telefono con Boston, ha sentito l’esplosione? O, meglio ancora, di quando Boston è tornato senza Tasha e lui era preoccupato, e lo è diventato ancora di più dopo che lei gli ha telefonato per dirgli che sarebbe andata a Zurigo da sola e lui si è opposto chiamandola NATASHA?!?!

Se quei due non diventano canon entro la fine di questa stagione lo faccio schiantare io un aereo, ma al posto di DC metto come destinazione la casa degli sceneggiatori.

BOSTON

Direi che un paragrafo intero se lo merita anche lui: Boston è stato strepitoso in questi ultimi episodi. Mi è sempre piaciuto il suo personaggio, e non c’è stata neanche una volta in cui i suoi battibecchi con Rich non mi hanno fatta morire dalle risate, per non parlare della sua reazione quando ha visto Jane. Era terrorizzato ma allo stesso tempo confuso, poveretto. 

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Ora ci ha dimostrato una volta per tutte che non è da meno rispetto a Rich in quanto ad abilità informatiche e anche se per ora ha deciso di sfruttare la sua ritrovata libertà stando un po’ da solo, io spero veramente di trovarlo come series regular nella prossima stagione di Blindspot. Rich impazzirebbe, già me lo immagino.

JELLER

Lo so che un po’ ve ne ho già parlato, ma la reazione dei due sposini alla notizia che Jane è finalmente libera dall’avvelenamento da ZIP è stata troppo bella per non inserirla:

I told you it’d be okay, and now it’s over.

QUANTO LI AMO. Sono la tenerezza fatta a coppia, ogni momento che ci regalano è custodito per sempre nel mio cuore. Vorrei poter dire che finalmente avranno un po’ di pace, almeno nella loro vita privata, ma dopo il gentile regalo d’addio di Shepherd non ne sono così sicura. La psicopatica ha lasciato a Jane un altro puzzle da risolvere, simile ai suoi tatuaggi. Qualcosa mi dice che nuovi guai sono in arrivo, ma non riesco ad immaginare cos’altro l’ex colonnello potesse avere in serbo per sua “figlia”. E a proposito di figlia, io mi sto ancora chiedendo che fine abbia fatto Avery. Non fraintendetemi, si sta benissimo senza il suo personaggio, ma trovo strano che sia stata parte fondamentale della scorsa stagione ma che non si sia degnata di farsi viva neanche quando sua madre era morente su un letto d’ospedale. Bah.

Niente ragazzi e ragazze, anche per questo appuntamento è tutto! Vorrei dirvi che ci ritroverete qui settimana prossima, ma purtroppo per la recensione della mia partner in crime dovrete aspettare… l’8 MARZO. Sì gente, non sto scherzando, Blindspot è di nuovo in pausa. I produttori sono da denuncia, ma we’re all in this together, supereremo anche questa attesa. A presto!

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Martina