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Blindspot – Recensione 4×14

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di Blindspot. A questo proposito, facciamo un esperimento?

Oggi niente recensione, oggi creiamo un “posto sicuro” dove scambiarci sinceramente le nostre idee e insieme pensare a che cosa abbiamo visto, perché io non sono affatto sicura di aver afferrato il concetto. Premetto, la Domenica, cascasse il mondo (l’assenza mia o di Martina) io e my partner in crime dobbiamo vedere Blindspot. In inglese, francese, tedesco, norvegese, slovacco… non ce ne importa nulla, la domenica È BLINDSPOT. Quindi, anche io che con l’inglese ci faccio un po’ a botte (a differenza di Martina che sta beatamente a Edimburgo e parla più inglese che italiano ormai) ho dovuto nuovamente guardare Blindspot sub eng. Non ho capito molto della trama ma ho capito che in materia sono una:

Ok sto esagerando, diciamo che ho capito ma senza Marti che dopo l’episodio mi ha aggiustato qualche pensiero avrei scritto tante, tante boiate, quindi se sbaglio qualcosa non è colpa mia.

Scherzi a parte ragazzi, l’episodio di oggi è stato indiscutibilmente bello e, come sempre, ci ha tenuti con il fiato sospeso fino alla fine, ma mi si è aggrovigliato il cervello per capirlo.
Senza Marty probabilmente avrei dato la colpa al mio inglese ma se anche my partner in crime ha problemi di comprensione e/o dubbi, posso permettermi di fare una critica alla narrazione dell’episodio. Vediamo di spiegare che cosa è successo in “The Big Blast From The Past” senza farmi prendere un aneurisma nervoso vi va? Ok allora cominciamo!

NEW YORK È IN PERICOLO!

Questo è l’unico punto fermo di oggi: la grande mela, tanto per cambiare, è sotto attacco. Stanno esplodendo delle bombe in determinati quartieri e la “logica” di esplosione ha ricordato al nostro team, per la mia gioia tornato al completo, un altro caso già archiviato.

CHE COSA È SUCCESSO?

L’esplosione delle “nuove” bombe è stata strategicamente posizionata in quel modo per far credere a tutti che il padre della ragazza che era stata giustamente accusata e condannata per gli attentati potesse passare come colpevole.
A vantaggio del nuovo attentatore abbiamo alcune delle prove che sono state alterate da un fantastico trio di teste di ca**o.
RIP STUART.

Un caso in cui non ci mette le mani Patterson e guarda che succede!

CIT. Martina.

45 minuti di applausi per Martina che con una frase ha iniziato e concluso una recensione.

Bene. Detto ciò proseguiamo con la fitta trama di oggi:
Il “nuovo” attentatore è uno “scagnozzo” di Madeleine che come il prezzemolo e il mercoledì sta sempre rigorosamente IN MEZZO.

Tirando le somme di questa parte di trama dobbiamo dire che Patterson deve lavorare h24 all’FBI e avere occhi ovunque, non può fidarsi di niente e nessuno.
Proibiamo a quella donna una vita sociale, tanto è l’unica persona sulla faccia della terra più sfigata di me con i ragazzi: uno morto, uno terrorista, uno che al primo appuntamento l’ha portata a fare il gelato e il bel ragazzo con cui si “divertiva” ma imparentato con Weitz …
Sta migliorando ma la questione è oggettivamente GRAVE, fare di peggio è una sorta di challenge.

Insomma Stuart, la Hirst e Weitz si sono coalizzati per alterare delle prove per condizionare la colpevole a confessare e ha funzionato, però con anni di distanza la situazione si è assolutamente ritorta contro il direttore dell’FBI che adesso è, letteralmente, un fantoccio di uno scagnozzo del grande nemico di questa stagione.

Che dite, mi sono spiegata? Ho capito tutto? Ho fatto qualche errore? Spero di no.

RAPATA

Dopo un caso così seguito in inglese una gioia mi doveva arrivare e infatti mi è stata consegnata sotto forma della mia amatissima ship TASHA ZAPATA & EDGAR READE.
No non è uno scherzo, oggi hanno dispensato non poche gioie i due piccolini e anche se dopo 2 anni ancora non hanno capito che devono “figliare”, come dice Martina, li vedo in sintonia, nonostante tutto.
Reade è verde di rabbia con Tasha e non saprei come biasimarlo, gliene ha combinate di cotte e di crude, ma parliamo di aria fritta perché è ormai chiaro al mondo che quei due si amano.

Tasha voleva sentirsi dire che doveva rimanere all’FBI e il fatto che Reade non abbia pronunciato quelle parole l’ha allontanata, ma alla fine SIAMO SEMPRE QUA.

I WANTED YOU TO STAY FOR ME

Che cos’altro dovrei aggiungere?

Chiedessero l’aiuto del pubblico o l’aiuto da casa ma questi due devono darci delle risposte, il tempo di tergiversare è scaduto.
Lei lo ama e glielo ha detto, lui per quella frase ha mandato all’aria un matrimonio e avete passato una notte che difficilmente scorderemo tutti.
Ora Reade ammette di rivolerla all’FBI e che farà di tutto per aiutarla a ripulire il suo nome …

Mi verrebbe da dire che non ci vuole l’FBI per capire che cosa sta succedendo qui ma sarebbe una perdita di tempo.

Prima di abbandonarvi per una settimana, volevo osservare il fatto che Shepherd riesce a romperci le palle anche dall’aldilà. Non si sa come ma non riusciamo a liberarcene!
Dopo 3 anni dietro ai tatuaggi di Jane adesso abbiamo una sorta di puzzle da risolvere e questo riuscirebbe, secondo Patterson (quindi è così), a sbloccare TUTTI i tatuaggi di Jane.
NEANCHE CANDY CRUSH HA TUTTI QUESTI LIVELLI CARA SHEPHERD, MA DETTAGLI.

Ebbene sì ragazzi, è giunto il momento di abbandonarvi e passare il testimone a Martina che sono sicura farà meglio di me la prossima volta.

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!