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Blindspot – Recensione 4×18

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di Blindspot!
Prima di iniziare vi chiedo scusa per il ritardo, anche se probabilmente questa recensione uscirà prima dell’episodio in sub ita, ma per i nostri standard pazzeschi far uscire la recensione il MARTEDÌ è comunque “grave”. La colpa è come sempre di Martina che prima aveva la scusa della Scozia e del fuso orario per fare tardi, ma questa volta è in Italia quindi SHAME ON YOU. Dettagli, come ho detto diverse volte, Blindspot non esiste se a guardarlo con me non c’è la mia partner in crime.

Da queste prime sei righe avete capito che non andremo a vedere nei dettagli la trama e non solo perché il nostro blog, io e Marty in particolare, non è molto serioso recensioni parlando, ma perché dopo un minuto e 30 secondi ci avete messo la prima scena Rapata ed io ho smesso di comprendere.
Detto questo invito tutti coloro che hanno aperto la recensione pensando in un approfondimento della trama o qualche perla di saggezza che le uniche perle che troveranno sono chiamate JELLER E RAPATA.

Se volete intrattenervi con noi con questi presupposti, continuate pure a leggere altrimenti SHAME ON YOU.

COMINCIAMO! 

NEW YORK È SOTTO ATTACCO!

Lo sentite anche voi un brivido dentro ogni volta che sentite questa frase nell’episodio?
Quando the big apple is under attack matematicamente l’episodio ci porta gioie a livello di ship e adrenalina pura nella storyline.

Dobbiamo ammettere che oggi abbiamo visto una New York sotto attacco e con tantissimi morti a causa di un particolarissimo veleno, ma il team si è altamente stufato di sentirsi minacciato dalle morti che costellano da sempre la città in questa serie. Infatti tutta la questione sembrava essere grave ma allo stesso tempo molto tranquilla, non ci sono stati molti momenti in cui abbiamo pensato che le cose si stessero mettendo per il peggio, è sempre rimasto tutto sotto controllo.
Talmente tanto in controllo che Kurt non era minimamente interessato a risolvere il caso tanto quando a fangirlare – Martina mi correggerà questa parola perché dubito di averla scritta correttamente, anche se voi non saprete mai l’errore – sul padre di Patterson.

Tanto amore per lo scienziato che è sempre bello da vedere sullo schermo, ma io da lui voglio solo una cosa e continua a non darmela. Non pensate male: io Marty rimaniamo fedeli a Roman nonostante la sua morte (ALWAYS -Marti). La cosa che intendo è… IL NOME DI PATTERSON.

  • Honey
  • Kid

L’ha chiamata in 200 modi diversi ma mai con il suo nome!
Facciamo tornare lo scienziato solo quando sarà pronto – a Roma usiamo questo termine un po’ forte ma in questo contesto appropriato – a “sputtanare” il suo nome a tutti.

Insomma, tonando a noi, il padre di Patterson e la sua assistente erano coinvolti in qualche modo in questo attentato ma ovviamente erano del tutto innocenti e inconsapevoli delle morti e di come queste siano avvenute.
Patterson e la collega del padre hanno trovato un feeling che dall’inizio dell’episodio sembrava proprio non esistere e hanno ripagato i veri responsabili dell’attentato con la loro stessa moneta, riuscendo a salvaguardarsi grazie alle loro competenze scientifiche.
Avevate dubbi che alla fine Patterson avrebbe risolto tutto?

SURPISE!

Oltre questo, tanto per cambiare, anche in questo episodio, indovinate un po’ chi è risaltata fuori?

Shepherd

Non ce la facciamo a farla morire definitivamente, è peggio di un gatto attaccato alle palle! È deceduta, morta, due metri sotto terra, LASCIAMOLA LÀ!
No…
Sempre lei, in mezzo come il prezzemolo e il mercoledì.

BASTA.
PUNTO.
STOP.
NON TI DICO COSA CI HAI FRACASSATO …

Tra l’altro, la madre di Weller?
Siamo seri?
Siccome con il padre aveva un gran bel rapporto gli serviva rovinargli anche quello con la madre.
Io non ce la faccio più a tollerarla, ma sembra proprio che, purtroppo, dovrò farlo visto che escono membri di Sandstorm come escono i funghi, cosa strana visto che hanno anche detto:

Sandstorm non esiste più. Sono tutti morti o in prigione.

Emm… NO.
Credetemi, proprio no, ne esce uno ogni tre episodi in croce!

Detto questo rallegriamoci e parliamo delle gioie, ma le GIOIE VERE:

JELLER

Avete ormai capito che non sono mai stata una shipper Jeller accanita ma negli ultimi tempi il loro splendore illumina anche me. Oggi infatti abbiamo visto una delle loro scene più belle, o meglio, una delle mie preferite.
Il loro amore drammatico ci ha sempre preso di più nei momenti di difficoltà, gli “I love you” detti per paura di non poterlo più dire ecc… ma oggi c’è stata una di quelle RARISSIME scene in cui “amoreggiano” in tranquillità come marito e moglie generalmente devono fare.
Il loro matrimonio ha avuto più problemi che altro e vedere Kurt sorridere e prendere in giro Jane a lavoro è stato davvero speciale. Hanno saputo mettere da parte i problemi e i ricordi dolorosi di Jane in quella stanza piena di cimeli della vita di Remi e hanno riso e scherzato dando un calcio al passato.

Cosa aggiungere di più?
Ah si, ce l’ho:

REPATA

Non potete immaginare quanto faccia male scrivere REPATA e non RAPATA come li ho sempre chiamati io, ma dettagli, il loro splendore in questo episodio mi fa tollerare tutto.

  • TASHA CHE STORCE UNA MANO A READE
  • TASHA CHE PIANGE CONSOLATA DA READE
  • LEI CHE DORME A CASA DI READE

Zapata che vive ammettendo l’amore per Reade (anche se solo con gli occhi) mi uccide interiormente, mi devasta completamente l’esistenza.
I 3 punti sopra designano un po’ il percorso della nostra agente in questo episodio: sta dando il 300% per riconquistare la fiducia della sua squadra e trovare Dominic. I suoi occhi rossi da chi non ha chiuso occhio tutta la notte erano la prova lampante che veramente ce la sta mettendo tutta e il modo in cui ha parlato con l’agente dell’MI6 e la mentalità che ha ritrovato l’hanno salvata da un destino crudele. L’importanza di un supporto non solo emotivo, come abbiamo visto con Reade, ma anche fisico ha fatto la differenza tra la vita e la morte.

Sono la regina dei parallelismi, quindi non posso non farvi notare che se Tasha all’inizio si sveglia di soprassalto massacrando una mano a Reade, alla fine si accuccia sul suo divano avvolta da una coperta e…

BUONANOTTE FIORELLINO

Siamo gli unici shipper che ottengono una convivenza ancor prima del fidanzamento della coppia stessa, livelli di disagio ESTREMI.
Comunque, non posso riportare le esatte parole di Martina, ma quando si guardavano facevano “cose” con gli occhi, poi Reade ai fornelli per prepararle qualcosa di caldo…

La chiudiamo qui prima che finisce male?

Ehm…. mi sa di si, ma sta di fatto che a quel

WE ARE STILL FRIENDS

la risposta non può che essere, COL CA**O.

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!