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Caso Weinstein: Anche Adelaide Kane racconta la sua storia

Dopo lo scandalo sul produttore di Hollywood Harvey Weinstain, accusato di molestie sessuali nei confronti di alcune donne, tra cui note attrici, è stato lanciato l’ hashtag #Metoo contro la violenza. In questi giorni, molte donne dello spettacolo stanno aderendo a questa campagna, tra queste anche l’attrice Adelaide Kane, che ha voluto raccontare la propria storia.

Adelaide Kane: “La prima volta avevo dodici anni”.

“La prima volta che qualcuno ha fischiato vedendomi passare avevo dodici anni, tornavo a casa da scuola con mio fratello“.

La giovane attrice, nota per il suo ruolo nella serie Reign, con un breve tweet, ha lasciato intendere che il suo purtroppo non è stato un episodio isolato.

“Non posso neanche contare quante volte mi hanno fischiato, sono stata seguita, toccata senza il mio permesso, intimidita o quante volte mi abbiano fatta sentire a disagio“

Quando una donna è vittima di abusi, tende, erroneamente, a sentirsi in colpa. Ed è proprio quello che anche Adelaide ha sentito dentro di se.

…non solo mi sono sentita a disagio, ma ho avvertito un senso di colpa per il comportamento altrui. Per come ero vestita o truccata, per il mio genere e anche per la mia professione…

“Sono stata molestata in felpa e senza trucco, e ad eventi in cui ero vestita di tutto punto. Nei bar, in strada e nelle caffetterie. Non va bene.”

“E non siamo sole. #Metoo”

La sua testimonianza dovrebbe essere d’esempio per tutte noi donne. Sono davvero orgogliosa di quello che Adelaide ha detto riguardo la propria esperienza, che donna! Come lei molte altre donne stanno raccontando le proprie storie attraverso l’hashtag lanciato da Alyssa Milano.

Chi sono le vittime di Weinstein?

Ecco i volti delle attrici, vittime di Weinstein.

Angelina Jolie

Anche lei ha rifiutato le avance di Weinstein e non ha più lavorato con lui.

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Ashley Judd

L’attrice è riuscita a “fuggire” da quella specie di uomo, facendogli credere che si sarebbe concessa solo dopo aver vinto l’Oscar.

 

 

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Gwyneth Paltrow

Weinstein non faceva altro che toccarla, così la Paltrow si confidò con il ragazzo dell’epoca, che era Brad Pitt. Il produttore la intimò di non farne parola con nessuno.

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Rose McGowan
Nel 2003, Harvey Weinstein raggiunse un accordo per 100000 dollari perché lei non raccontasse lo spiacevole accaduto. L’attrice accettò l’accordo.
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Cara Delevigne
Durante una telefonata con il produttore, le raccontò i suoi gusti sessuali e parlò delle donne con cui era stato.

 

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Kate Beckinsale

Weinstein si presentò nudo davanti a lei, ma Kate riuscì a fuggire dalla sua “trappola”.

 

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Asia Argento
Asia Argento ha raccontato di essere stata stuprata e di essersi sentita responsabile della cosa per non aver reagito.
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E la lista è ancora lunga. Speriamo che da questo brutto scandalo esca anche qualcosa di buono. Le donne devono imparare a dire le cose come stanno, senza aver paura e senza sentirsi in colpa, perché se una donna viene maltrattata, stuprata o anche peggio, la colpa non è del suo vestito un po’ troppo corto, o del suo rossetto rosso appariscente, ma è solo della mente malata di colui che compie queste azioni ingiustificate e perverse.  Quindi mi rivolgo a tutte le donne, non abbiate paura di denunciare il torto subito, fatevi avanti! Dimostriamo agli uomini chi è che porta i pantaloni! Unite ce la faremo!
#Metoo
                                                                                                                     Antonietta

 

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