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Game of Thrones – Recensione 8×03

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di Game of Thrones.
Oggi andremo a parlare di uno degli episodi più belli di questa serie e della televisione in generale.
“The long night”, la scorsa notte, infatti, ha guadagnato un posto nella storia del piccolo schermo.

Recensire un episodio come questo e rendergli giustizia è pressoché impossibile.
Parlare del lavoro fatto su ogni scena, su ogni singola inquadratura, dell’ansia MA soprattutto di un finale che ti lascia senza fiato per circa mezz’ora non è affatto semplice, eppure cercheremo di comunicare tutte le emozioni che hanno pervaso il corpo di tutti noi nei momenti più salienti.
Prima di iniziare a parlare dell’episodio però, lasciatemi fare una menzione, i primi minuti sono stati costellati da lunghe inquadrature dove non è stata proferita una parola, per fare questo e lasciarci incollati allo schermo con l’ansia che ci logorava dentro ci vuole veramente un maestro, quindi lasciatemi fare i complimenti a tutti quelli che hanno lavorato anche dietro la macchina da presa.

La battaglia è arrivata e non ha risparmiato nessuno, infatti uno dei momenti in cui il mio cuore ha smesso letteralmente di battere è stato quello legato a Lyanna Mormont.
Da sempre la bambina è vista come un simbolo di potere. Nonostante la sua permanenza in GOT è stata sempre altalenante, quando c’era si faceva sentire, e come se lo faceva.
Le sue parole di saggezza nonostante la tenera età ci hanno commosso in passato, ma oggi non servono parole per descrivere il livello di potere che una bambina come lei può aver raggiunto.

La morte ha avuto la meglio, ma prima di andarsene la piccola ci ha dato un’ulteriore gioia.
Tra le mani del gigante, prima di essere schiacciata, Lyanna è riuscita a conficcargli la sua arma nell’occhio e farlo cadere a terra esanime.
La più piccola dei soltati ha sconfitto il più grande dei guerrieri, un richiamo alla vecchia storia di Davide e Golia, ma la potenza della scena non va spiegata, va semplicemente vissuta.

Altri momenti di terrore sono stati quelli legati a colui che avremmo dato per morto migliaia di volte, Jorah Mormont.
Fino alla fine ha combattuto al fianco della sua regina e finchè non ha avuto la certezza che tutto fosse finito non ha avuto la benchè minima intenzione di morire e andarsene.
Lasciata sola per ovvie ragioni da Dragon, Daenerys ha avuto al suo fianco un un altro vero drago umano.
Dany che piange la morte del fidato amico con il drago che si accuccia in quello che sembra essere un abbraccio è stata una delle scene più belle e forti di questo episodio.

Inutile girarci attorno, è arrivato il momento di parlare di quel momento, di quell’esatto momento in cui Arya Stark salva il mondo dall’apocalisse e distrugge un esercito di estranei con annesso Re della notte.

Durante tutto l’episodio ai miei occhi Arya era un cadavere che camminava, è stata salvata più volte da qualcuno per fortuna, quindi quando l’ho vista tra le braccia del Night King, ho visto la sua morte.
Avevo già salutato Arya con un fazzoletto bianco, ancora scossa dalla morte di Theon, non ero pronta ad accettare la scomparsa della piccola Stark, ma mi ero arresa a quello che la scena mostrava.
Mai nella vita avrei potuto pensare che Arya avesse sconfitto l’intero esercito, salvato Bran e tutto il resto del mondo eppure è quello che è successo.

Game of Thrones oggi ci ha mostrato una guerra, una guerra molto diversa da quelle che vediamo di solito perché è sta dominata dalle donne di questa serie.

  1. Brienne a difendere le mura.
  2. Lyanna che sconfigge un gigante.
  3. Melisandre che salva parte dell’esercito permettendone la ritirata incendiando la trincea.
  4. Arya Stark che uccide il re della notte, l’esercito degli estranei, salvatrice di tutto il mondo, anche Bran che effettivamente poteva pure morire.

Non ci sono parole per descrivere l’atteggiamento di Bran in questo episodio, come non ci sono parole per parlare dell’episodio stesso.

Ringraziamo GOT per l’episodio #GirlsPower che ha mostrato al mondo che gli uomini possono essere più forti di noi fisicamente ma che siamo noi le vere guerriere. Ringraziamo GOT per un episodio pazzesco non solo a livello di trama, ma a livello di fotografia, luci, colpi di scena, suspance, dramma e tutto il resto, semplicemente tutto il resto.

La morte di Melisandre è stata il colpo finale e nonostante non sia mai stata una dei personaggi preferiti, penso che a nessuno piacesse, vederla svanire è stato un duro colpo.

In conclusione di una recensione che non dovrebbe esistere, perché, ripeto, parlare di “Long Night” dovrebbe essere illegale, commentiamo le scene tra Tyrion e Sansa.
I due ex sposini si sono ritrovati da amici e non esiste coppia migliore di loro. Sono entrambi saggi e divertenti, anche nei momenti di maggiore tristezza hanno trovato delle parole giuste in grado di farci sorridere.

Per questa settimana è tutto, Game of Thrones purtroppo torna, la troppo lontana, prossima settimana ed io non vedo l’ora di parlare con voi di quello che succederà.

Adesso c’è solo la lotta al trono e lo sapete:

 

When you play the game of thrones, you win or you die.

 

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!